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Ventola raffaele
Le 550 poesie di Ventola raffaele
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Hai visto questo oceano di silenzio
che straborda dalla bocca dell’infinito?
è una nebbia che invade il respiro
nel cupo battito che rimbomba in gola.
Ci sono cuori là fuori
dove si condensano meriggi rubati al vento,
collane di muti passi
in
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In ginocchio
sul trespolo di un nuovo giorno
prego al vento:
E sono nenie
che ritornano dove i tuoi passi baciano la terra.
la notte distesa sui sonni sfatti
reclama ancora fiato
mentre folle
lascia scie di pianti di stelle
sui fiori
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| Nuje ca priamme sule pe cunforte
e c’abbracciamme ‘a croce ‘e chesta vita
sapimme lassà ‘o viento fore ‘a porta
pure si ‘o friddo forte s’è accanito.
Na gioia ogni tanto fa vulà ‘o pensiero
sfioranne ‘o mare ca me sonno ‘a sera.
Lasse vulà sti
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| Quanti mari senza onde
vivono sui freddi pianeti del cosmo:
forse erano pianti del vento
che cercavano amori caduti dalla spalla del cielo,
granelli di stelle dispersi nel freddo di un inverno,
angeli di neve
aggrappati agli occhi del tempo,
oasi
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Ho lasciato una voce cadere tra le foglie
perché il vento la potesse portare fino a te
nel suo ultimo disperato volo verso l’inverno.
E ho contato le lune, nei meriggi di marzo
cesellando parole
nei cortili allungati dalle ombre delle
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Stasera ‘a luna pare ‘na lampara
ca cu nu raggio janco vase ‘o mare
e st’uocchie tuoje me fanne accussì male
quanne t’assiette sola miez’ê grare.
Nun siente cchiù ‘a voce de criature
che cantano ll’ammore ‘e chesti mmure.
Stanne vacante: ‘O
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Giacciono inermi i miei pensieri
vaporosi deserti di lacrime e fiato
incarcerati fra muri silenti e mutilate ore.
Ecco dove si infrange lo sguardo triste d’un uomo
sui brandelli di luce che trafiggono
gli scudi dell’anima.
E’ una conta di stelle
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Siamo aquile rinchiuse dentro scatole di vetro
con le ali incatenate in spirali di tormenti
dividiamo senza requie questi avidi momenti
con la mesta convinzione di guardarci da oltre un metro.
Passeggeri fuori corso di una guerra senza
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Negli occhi del cielo
c’è disegnato il viaggio dei gabbiani,
piccole virgole alla deriva di un tramonto,
arcobaleni di solitudine
in rotta verso isole ignote.
Respirano il vento,
nei polmoni polvere di luna
e vele ripiegate sopra un
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Un arcobaleno di note
viene giù dalle tue mani
pioggia orizzontale di suoni
che magnifica l’istante
e invade le mie aride rive.
Non ti fermare alla porta del cuore
sorprendimi di melodie
in questa mesta realtà
che mi attanaglia l’anima.
La musica
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Ti cercai ...
tra le pieghe del tempo
coi miei occhi smarriti nel vento,
tra gli istanti vibranti che portano al cuore,
nelle onde confuse del mare,
sulle ali di stelle lucenti...
nei miei sogni piú belli.
E una sera d’estate
con sirene che
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C’è un nido nel palmo di un fiore
un cuore posato sul ciglio
pesava di lacrime asciutte
nascoste tra foschi presagi.
Tu prendilo e fanne bandiera
stendardo sulle guglie d’avorio
il vento spazzerà ogni paura
dai volti seccati di pianto.
Non trema
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Nasciamo eterni
ci scopriamo vulnerabili:
fiori di mandorlo sotto un temporale
fogli di luce in balia dei venti.
Abbiamo occhi ricolmi di guerre
e pensieri volti all’infinito;
Cavalieri erranti rifugiati nelle proprie paure.
Siamo storia scritta
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Si scioglie questo arcobaleno di passi
come nebbia leggera
sulla tela della sera
e sono piume ad agitare il mare
il girovagare del mondo intorno al niente...
la marea che mi squarcia dentro.
Vivono come superstiti in trincea
ricordi... nella
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Non mi girai a guardare il mare
mentre ti allontanavi... vela tra le onde
fra i sussulti sfrangiati d’azzurro.
Ho ancora la tua ultima carezza
sul mio arido viso
che non asciuga
quando il sole propaga il suo nettare d’oro
oltre i colori dei
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-Sei diventata siccità
nel bel mezzo del temporale
oasi di pace
tra i gorgoglii lenti dell’inverno.
E’ cosi breve il tempo
quando cerchi di scappare dal mondo che ti circonda
quando cerchi rifugio in te stessa
come una primula che si china negli
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Ventola raffaele.
Indirizzo personale di Ventola raffaele: raffaeleventola.scrivere.info
Ho sognato mondi inesplorati
vaste campagne colme di ulivi
ed il mulino che bagnava di vita le rose.
Ho sognato il Natale
il vestito buono, il regalo da scartare
al riparo di un albero addobbato di speranza.
Ho sognato la tua mano che mi
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C’erano strani voli
nell’aria pesante di gennaio
farfalle con ali di gesso
scandivano un silenzio
nella forgia del cielo.
Un urlo spazzò via il sentiero
un ultimo salto nel vento
al di là delle nuvole
portò con sè le fragili foglie
verso cime di
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Buongiorno principessa
che vivi in un castello di rabbia
accerchiata da balli di filo spinato
dove crescono fiori senza stelo.
Buongiorno principessa
aggrappati a questa flebile voce
fanne corda di violino
per rallegrarti l’anima
quando anche le
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Scivola come seta sull’acqua
questa luna d’alabastro
ignara di ogni inverosimile follia
che arma il cane di dormienti fiammelle
sospese nelle tenebre
e scuote le coscienze
come panni stesi al vento freddo dell’inverno.
Non ci sono più oasi dove
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Saprei scriverne cento
di questi ossimori consumati ai bordi
ma li perderei
per sempre
nel mio ordinato disordine.
Potrei scrivere salti di luce nel buio
pennellate di cobalto sulla cupola del cielo
per spargerli nell’intero universo
come
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Avevo bisogno di ritrovarmi,
restare solo
come un fiore nel deserto
soffiato dal vento,
in quell’attesa dal peso leggero
che ti cammina dentro
rimodulando i sensi.
Avevo bisogno
di ricordarmi di respirare...
ogni volta che il mare
muore
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Cade come polline
questa leggera tristezza
insieme all’ultima pioggia d’autunno
posandosi sui resti di una lettera strappata
che non vuole smettere di urlare
le sue parole al vento.
Inonda gli argini fino a bagnarmi l’anima
e le mie radici non
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Collassa questo tempo labile
in labirinti irti di silenzi
che si infrangono sulle mie nude scogliere
distruggendo trincee
come onda di tempesta.
E mi risucchia
in vortici di molteplici dubbi
dove non trovo finestre ad aggiungere luce
ma nebbia
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Rifiorisci autunno
nel palmo di un diario abbandonato
che custodisce parole silenziose...
aurore sussurrate sottovoce.
Soffia sui rami stinti
col tuo lento, nostalgico respiro
cadranno come petali i colori
ad ossidare i viali dei miei
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Non pensare che la notte abbia un abito solo
lei vive di sogni, proprio come noi.
Nasce nella solennità di un silenzio
dal palpito dell’ultimo raggio di sole,
si poggia sui rami a guardare gli amanti
che passano soli... inseguendo le stelle
e
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Non andartene stasera
adesso che la pioggia batte forte i denti
e si nasconde sotto i terrapieni.
Oggi le nuvole hanno il candore di un abbraccio
e ruotano in un soffio di vento
come antichi carillon.
Ne sento la straziante musica
che mi
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Eravamo fili d’erba
impronte invisibili nei riflessi di sole
sguardi impauriti
sulle balze bianche dell’inverno.
Eravamo carezze di vento
e lacrime di pioggia
abbracci d’ombra
nei fienili d’autunno.
Eravamo il racconto che cela la notte
il
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Guardami, disse la luna
mentre si specchiava nel mare,
riesco a sentire le tue sinuose forme
senza mai toccarti.
Da troppo tempo ti osservo,
seguo le tue stagioni,
I tuoi lunghi inverni
e le tue meravigliose estati.
Forse non te ne accorgi,
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Al capezzale
del tuo azzurro immenso
sono sestante che non trova porto
gabbiano solitario controvento...
nei picchi di cobalto
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550 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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