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Stefano Medel
Le 104 poesie di Stefano Medel
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Fuggire,
voglio
fuggire,
da un sogno
all'altro;
chiudere gli occhi,
sprofondare nel buio,
in mondi
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Ahia amore,
ci ho un dolore,
che mi parte nel ginocchio,
e la gamba duole non poco;
posso venire zoppicando,
col
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Pioggia,
plana,
monotona
e ridondante;
stille si
frantumano,
si sfrangiano,
in mille gocce
vitree;
sul selciato
e
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Siamo qua,
siamo qua,
stiamo qua così,
così;
ma senza la base, eh!
senza la base,
senza la base,
non si
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È un brutto affare,
questa vita,
dove tutto passa,
dà un gran daffare;
e le cose di oggi,
sono già
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E sai adesso,
sai
Cosa fò,
mi chiudo in casa,
fin quando non lo so;
stacco le spine,
stacco la
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Senti un po',
ma tu lo sai,
ci pensi,
ci indovini
almeno un po',
quanto sei per me;
quanta mancanza che ho di te;
mi
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Parole,
bla
bla,
che cadono
sul foglio,
che riempiono la pagina,
colmano lo schermo;
parole,
che butto fuori,
alla
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E che cavolo
Mia cara,
sei sempre
più esigente,
e stai a chiedere
di più
di più;
e tra un po'
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Se potessi
Fermerei il nastro,
il nastro di tutto
quanto,
di tutto questo
pazzo mondo;
fermerei la ruota
del
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Mi son cadute
Le parole,
le ho perse,
sparpagliate,
qua e là;
le avevo un momento fa;
erano parole,
per
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Sottile neve sul cortile,
strato tenue,
copre il prato;
cielo diafano bianco,
incolore,
ignoto futuro;
freddo
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Albero vecchio,
proteso
a grattare il cielo
terso e bianco,
d'inverno;
mucchi di foglie,
a ridosso
delle radici;
e
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Stò seduto in disparte,
e guardo la gente passare;
indaffarata,
assillata;
svelti transitano,
avanti e
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Avanzo
Ramingando nel mio giorno;
nel meriggio morente;
salendo per un pendio,
vedo squarciarsi
il diaframma delle
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Ho visto i tuoi occhi
Grandi,
universi in piccolo,
puntati su di me,
inquieti vivaci;
ho visto il tuo sorriso,
e ho
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Scivola flemmatica,
e ritmata,
neve e ghiaccio,
nella sera buia;
e crepuscolare;
sento il fruscio,
dei fiocchi,
sento
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Notte
termosifone,
acceso,
dispensa
il calore sacro,
che vince il buio
freddo
della stanza;
fuori
gelida
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Guardo in alto,
la torretta muraria,
mattoni rossastri
vetusti
e invecchiati;
i colombi,
trovano rifugio
tra gli
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Mi siedo un attimo,
prospiciente
al cortile;
grosso spazio,
terra intorno,
erba bassa,
stantia,
infreddolita,
e
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Mi desto
con il raggio
del mattino,
che si insinua tra
l'asse della persiana,
ferita nel cuore,
dolore interno,
mi
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Viale
D'alberi
Induriti
E scuriti dal freddo,
si tendono al cielo
sgombro
e slavato,
graffiando l'aere;
piante che
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Quando non ti vedo,
sempre più m'inghiotte,
la sabbia mobile,
della solitudine;
le ore si fanno lente e
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Tutto è cambiato,
niente è eterno ed immutabile,
e domani non sai dove sarai;
ogni cosa finisce come
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Buio intorno,
ombre lunghe nella notte,
la strada appare,
illuminata dalla luce saettante
dei fari,
che frugano nella
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Tokio
Incanto di cristallo,
luci,
neon
caleidoscopiche lampade,
multicolori,
arcobaleno
metropolitano;
vie
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Tra poco,
albeggia,
tutti pensieri
si accavallano,
e diventano
un ridda di figure,
di ricordi,
di spettri,
in una
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La mattina,
tranquilla,
ora di uscire,
la gente per strada,
gli studenti, con
le uniformi;
la colazione che sa di
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E le ore vanno,
rotolando lungo
la notte novembrina,
si dissolvono
si sciolgono,
come la trama
d'un film in bianco e
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Alba,
il nero della notte,
si fa tenue,
evanescente
alone,
cantano
gli uccelli il nuovo giorno
che arriva;
fugando la
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104 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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