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Rosaria Catania
Le 375 poesie di Rosaria Catania
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Incatenati a ricordi
fra gracili germogli
olezzan di putrefazione
per estenuanti battaglie...
eran carni sdradicate
dai loro affetti.
Da pianti di bimbi circondati
inconsapevoli vittime
annusati, scherniti, umiliati
come carne da macello di
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Quando ieri ne facevo un fascio
nel veder lamentele e domandar picchì
fresca la serata
le cicale cantavano
e l’aria starnutiva l’odor dell’estate
l’amor ne godeva
uva e fichi rintra o cannistru faccievunu bedda mustra
come quadro
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Nel silenzio la leggerezza esalta
s’accompagna aggrappata ai sogni
piccolo universo di versi astratti
scritti di getto fra illusioni e realtà
un immaginario fantastico astrale
regala quell’oppio amoroso che stordisce
occhi d’adolescente si perdono
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Verità di vita
sul piacere di libertà e crescita
son luce, acqua, aria e vento
nell’universo di Venere, Marte e Saturno
l’amor fisico sazia
ma non basta
fiorisce, trasforma, esiste e nutre
sete che libera le viscere
un’insieme di odori e
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Scriveva poesie
nel suo cuor tenero
quando la realtà
ne fece saltar il sapor della musica
regole di doni
in esuberanti storie
creatività in un rifugio
di fumo e alcool
un piedistallo di melodie toccanti
vibranti tocchi di note dolenti
omonimo
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Giorni d’allegria
carnevale la
festa più
pazza che ci sia
tutti in maschera
divertimenti
coriandoli stelle
filanti
Pulcinella Arlecchino
e Brighella
vanno in giro
per le piazze
ballando e scherzando
distribuendo
risate e
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Violentata ammazzata
sepolta lapidata
Donna... tu
Da quel giorno
non vi fu pace
in quell’arida giornata di pioggia
han rubato l’anima tua
svuotandoti
hanno ucciso una donna
rosa strappata al respiro del sole
estirpata con brutalità
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S’allontanano le parole
tornano alla storia
son parole scelte
masticandole s’addormentano
impigliate stanno
tra costole e sciami di fame
sull’epigramma dello sguardo affamato
L’occhio tace
timido muto annuisce
rovesciata dimora perturbante
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Un filo di luce
si fa spazio
dove il senso
del respiro
soffoca
mani tozze
di un nostalgico
ricordo
da cancellare
lutti mai sepolti
coglievi in me
petali di corallo
buttandoli al vento
nei campi
di grano
sussurravo
respiri di
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Gli orrori hanno un sesso
una mano persa
fra schiaffi e sberle
cultura diritti doveri
non son conosciuti
Stupro violenza
un’arma da guerra
sorteggiate come pedine da gioco
son esseri senza anima
spose bambine
mamme nonne
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Ho chiuso la porta
lascio fuori la mia vita
rimango sola dentro di me
non vedrò la luce
voglio sentire il cuore
piangere di dolore
sanguinare lacrime d’amore
affogare le pene
nel buio delle radici
cercherò di trovare la luce
per rinascere
e
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Mutevole stagione
saranno lunghi singhiozzi
sul vento ingrato pungente
morde il languore sulla foglia secca
e muore il sole sulle pietre
soffocate da mosaici di luce offuscata
son radici di bellezza arcaica
si sperdono oltre le nuvole grigie
e
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| Prima ancor che arrivi l’inverno
ottobre dorato
va lui col suo enorme manto
verso il mezzogiorno rossastro
pellegrino mesto
oltrepassa la soglia nella deserta alba
svanisce quel lievito nervoso
sulla nervosa dei gusti peccati proibiti
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| Destriero luminoso
sull’autunno settembrino
cavalchi a gran zampate
fuggevole birichino
sugli alberi intrecci coriandoli
per poi spogliarli al tuo audace vento
saran specchi su pensieri riflessi
e sul nuvoloso cielo disegnar sogni
carrube olive
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Stasera all’imbrunir
s’è accesa una nuova stella
giovane e bella
guerriera d’amore
notte
sarai un canto di sirena
il sole splenderà
oltre il triste addio
la rossa estate
germoglierà gerani nell’orto di pace
e fioriranno rose nel rosario
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Immaginar di trovare
il tuo cuore impigliato
tra i rami di un albero
sperare in un soffio
di vento
Viviamo in una torre
di Babele
siamo sole
per vincere la guerra
Sei costretto a perdere
qualche battaglia
a volte
la gente può
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Rosaria Catania.
Indirizzo personale di Rosaria Catania: rosariacatania.scrivere.info
Muto guardingo
se ne sta sol solo a rimuginar
aneddoti ricordi parole
son solo chiacchiere
discorsi scivolati andati
un andar e viene senza sosta
immagini volti sorrisi smorfie
pensieri allegri e tristi
vanno oltre quella linea
un brusio quasi
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| Un angolo d’ illusioni
lascerà scivolar lentamente
un misto d’incredulità
faran da cornice alla camicetta rossa
allacciata in vita
ed un paio di blù jeans blu cielo a gamba d’elefante
entrar nel tunnel di quel magico mondo
veder un film je
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| Inciderà sulla roccia morta
mistica dell’ultima speranza
follia a cielo aperto
su canestri svuotati
un’ altra cruda verità
demolisce l’eternità
e sulla crudele rabbia
ne consumerà l’essenza
sulla nuda ed inerte domanda
Perché
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| Sei tu che l’hai detto
eri tu che lo volevi
eri e sarai un grande
Non per crear un caso
un Vincerò ed hai stravinto
su carta d'inchiostro era inciso il tuo amore
e ne profumava di lirica e passione
Sognavi cantavi pregavi
la sulla
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| Senza nessuna catene e incertezze
faremo a meno del mare
ci rimarrà un pugno di sabbia
e ci scivolerà lentamente fra le dita
un anno è già passato
in una vita avvolta in un granello dorato
il giorno lo si sente
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Sol solo se ne sta sul palco
ad aspettar
gli applausi
son finiti
nella giungla
e ne fan da scarpetta
fra infidi sconosciuti
saran bolle di notte
a ciel sereno
a tutti capitan
di usarli spesso
e con piacere
se ne starà
zitto zitto
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Vagando nelle
frontiere misteriose
si pensa
che al di là
dell'orizzonte incantato
non hanno un involucro
materiale
ma solo occhi
che vedono
il portale di Dio
inizio di Luce
che ci guiderà
in un viaggio
dove il cielo e la
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Era noto a tutti
quella che recitava versi
"mangia mangia"
"ca crisci ranni ranni"
rallegravan campagne
e sul luccicar di occhioni sgranati
le guance si arrossavano di sudate e risate
salti di fossa e mosca
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In un quel dì la mente va
oltre l’orizzonte del non so cosa
un desider speranzoso
rotola come sasso nel fosso
fa un capitombolo
sbatte inciampa scivola
e poi si ferma stordito
rumor sbadigli bisbigli
mosconi grossi quanto cavalli
un gran
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La notte parla al silenzio
il silenzio parla alla notte
il giorno sta in silenzio
scruta sussurra mormora
un pozzo senza fondo
una voce d'aiuto
sei nato in un'epoca
sbagliata
vergogna notturna
senza respiro
l'indifferenza
inghiotte
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Son giganti posizionati al sole
destino appoggiato al muro
un real tender di mano
gettarne all’orizzonte
quella tregua che fa alzar il pugno
sarà un abbaiar di cane
sul lontano scorrer del tempo
si disfa il silenzio in un vento caldo
frenetica
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Tutto inghiotte la terra
si muove sussulta trema
manca il respiro
paura...
sospiri nel vuoto
sotto le macerie
preghi implori la salvezza
speranze infrante
vite spezzate
aria luce
l'impetuoso boato ti avvolge nel più tremendo
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Nell'ombra tacita
son giorni di primavera
s'attende sulla calma
del buon mattino
crudel sprezzante
sul tango di protesta
ritratto d' abitudini
son parti dell'essenza
sulle maschere di calze velate
indosserai il nuovo
cucito a punti
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Respirar l’aria di primavera
son sguardi di pace
se io fossi luna tu saresti terra
frescura rassicurante nella notte
e calor di giorno
un paracadute portato dal vento
atterrato sul mare azzurro di Sicilia
sei la mano che mi salva e
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375 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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