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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Anna Piccirillo ov
Le 121 poesie di Anna Piccirillo ov
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Forse è perché sei tutta una poesia
che non riesco a scrivere di te,
o serafica città del Poverello,
che sfidi il tempo e il mondo
con l’ostinata voglia tua di Pace.
Quali parole o quale verso
potrebbero accrescer la
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Soffio, vento di ponente
che spezzi la foschia della calura estiva
e lasci trasparire pennellate
di un indicibile tramonto settembrino.
Soffio, brezza amabile
che sfiori la mia pelle
e sul viso e sulle spalle dai sollievo
all’afa che soffoca il
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È vuota ormai la sala
nella notte che avanza verso l’alba.
Ombra di fumo
e acro sentore di vite sudate.
Ancora un disco
suona l’indolenza di bandòleon
che tagliano le note come lame.
I due si affrontano:
“Balla solo per me.
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Duro resi il mio cuore come roccia,
impenetrabile era il volto ad ogni turbamento
né inumidivo gli occhi per alcun sentire.
Le gioie d’amore non mi potevano scalfire
e mi vantavo d’essere tetragono al dolore.
Ma tu arrivasti, Amante
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Spirito di Luce, vieni,
scendi nel profondo e illumina la mia oscurità.
Spegni la superbia della mente
e l’orgoglio del cuore,
inonda tutti i miei sensi con il tuo bagliore,
solleva l’anima mia protesa verso Te.
Spirito di Luce, sussurra
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Qual è il confine tra finito ed infinito
mi sto chiedendo mentre guardo il mare,
quest’acqua trasparente, cristallina,
che mi scivola furtiva tra le dita.
L’ondoso moto perpetuo non si arresta,
non ha un inizio e non vedo la sua meta,
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Ancora scriverò l’Amore,
scenderò da questa giostra impazzita,
mi fermerò per qualche giro a respirare vita
per poi riprendere con slancio la salita.
Ancora canterò l’Amore,
sfiderò di questo cielo il freddo e
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Ave, Maria, madre del silenzio,
che custodivi in cuore parole taciute,
insegnami a meditare la Parola
che nel tuo grembo prese forma umana
e fu il più bello tra i figli dell’Uomo.
Ave, Maria, vergine e sposa,
aiutami a germinare in
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Sollevo il viso verso l’orizzonte,
socchiudo gli occhi all’imbrunire;
tardivi raggi del cocente sole
filtrano tra le ciglia,
giù fino a riscaldarmi il cuore.
Come fruscio di seta sulla pelle
mi sfiora il vento tiepido dal
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È sceso fino agli inferi il Dio morto per noi
per liberare Adamo dalle catene antiche:
«Svegliati, tu che dormi,
sorgi dalla tua morte e Cristo ti illuminerà!»
Anche per te è quel grido!
Credi, contro ogni
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E fuori era notte... poi il gallo cantò...!
Ecco, il tuo Volto non ha più umana parvenza,
è intriso di sputi, di sangue e di sudore,
gli occhi son bracia di lacrime arse
asciutte sorgenti per il tuo gran dolore.
Sei orrendo
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Desiderasti ardentemente mangiare questa Pasqua
con quelli che ti furono più cari
e già presagivi quei momenti amari
che ti avrebbero travolto nell’angoscia.
Lasciasti a tutti loro un memoriale
che fosse anche per noi di
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Ti presentasti al mondo come Re di Pace
pronto ad offrirti qual vittima d’amore;
ma l’odio, che brama solo distruzione,
trova in Amore l’acerrimo nemico
da annientare con spietata avversione.
Secondo le abitudine del tempo antico
cavalcavi un
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Corpo e Sangue di Cristo
il pane e il vino.
Pane fragrante
vino inebriante
Al palato sei dolcezza
sacramento di salvezza.
E mentre ti assaporo
in silenzio io Ti adoro
Incomparabile nutrimento
lo lasciasti in testamento.
Elisir di
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Come Venere sorse dalla spuma del mare
saturo di tempesta il suo fragore;
rigettata da una conchiglia fracassata,
simile a perla nera salmastra luccicava
illuminata dalla luna al suo chiarore.
Balbettava parole senza senso,
ciò che
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Tra il serio ed il faceto
voglio considerare che oggi nulla
è più noto e sbandierato di un segreto.
Un dì era costume di ogni fanciulla
tenere un diario chiuso da un lucchetto
dove serbava i sogni d’amore con costanza
ben
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Per sempre I nodi del destino (Riflessioni) |
Sete d’amore (Gonxha) "Con l'orlo del suo abito l'amore sfiora la polvere. Pulisce le macchie da strade e sentieri e poiché ne ha la forza ne ha anche il dovere" (Madre Teresa di Calcutta - Spiritualità) Menzione speciale |
Vivo di poesia Tema Libero |
Acerbo fiore di negata giovinezza
più non coltivi i sogni dell’amore
né di qualche romantica carezza.
Illusa libertà nel denudare il corpo
mentre incateni l’anima alle ambizioni
di chi ti diede la vita e la beltà
e
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Signore, non ti curi del mio affanno?
Come canna al vento io sbatto tutto l’anno.
Perduta tra le cose della vita,
il tuo aiuto sarà cosa gradita.
Tu mi sorridi con benevolenza,
mi chiami per nome con somma pazienza.
Pronunzi con amore il
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Febbraio corto, fiacco e riottoso
spende i suoi ultimi spiccioli di inverno:
si azzuffa il sole tiepido con minacciose nuvole,
sbuffa tormente gelide, vomita pioggia e grandine
e tarde nevicate imbiancano il tappeto erboso.
Ma ho già
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Preziosa per me la tua amicizia,
è l’intima certezza senza fine
di una presenza che rinfranca il cuore.
Tu sei saggezza nella mia follia,
nella mia serietà sei leggerezza,
sei l’aria pura dell’eterna primavera
che dà colore a
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Quando scende l’ombra quieta della sera
e il giorno tumultuoso si assopisce,
al silenzioso ristoro ognuno anela e spera.
E pace io cerco accanto a Te, Signore,
all'abbraccio sicuro del tuo sguardo benigno
ti apro il mio cuore traboccante di
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Non al tuo capo circonfuso di luce,
né al tuo volto che irradia diamante.
Non al tuo sguardo, oceano infinito
di cristalline trasparenze,
né alla tua voce profonda e soave
che ha sussurrato decisa il mio nome.
Non al tuo cuore
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Non trovo vecchi amori tra i sorrisi dell’anima,
quelle son cicatrici che hanno indurito il cuore,
né vincoli di sangue che mi incatenano
quando vorrei lasciare tutto per fuggire via.
Solo uno sguardo affiora, soltanto un viso,
di te
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Pilù, il cucciolo randagio,
camminava adagio adagio
per le strade di Nettuno
senza guardare in faccia a nessuno.
Se ne andava in cerca di un fosso
per nascondervi il suo osso
che leccava con dovizia
come fosse una gran delizia.
“Ma
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Riconducimi nel deserto e parla di nuovo al mio cuore.
Leva forte la tua voce di sottile silenzio
oltre il vento mondano, impetuoso, che copre ogni altra voce.
Vinci il frastuono di voci maliarde
che gracchiano insieme il vacuo rumore del nulla
che
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Com'era romantica la pioggia nel passato
se costringeva due cuori innamorati
a riparare dentro ad un portone
e lì, nella penombra sconosciuta,
ci scappava qualche bacio appassionato.
Anche l'inverno traeva l'allegria
dalle corolle
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Tra luce e tenebre ancora si dimena
questa fredda notte di gennaio
che ormai sta per sfumare
verso l'alba di un mattino nuovo.
Rapita dalla mistica atmosfera
in questa piazza che ha il nome di San Pietro,
aspetto che arrivi il mio momento
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Non trattenetemi!
Sento irresistibile l’impulso di correre,
di slanciarmi verso questo mare asciutto
e farmi lambire da flutti sabbiosi.
Voglio raggiungere la duna più alta,
scoprire l’universo oltre la sua cresta bionda.
Nudi i piedi non
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Contempli lo splendore degli astri con lo sguardo perso,
cerchi algoritmi al sincrono che fa girare l’universo.
Non sei pago di stare ad osservare
l’imperscrutabile immensità del mare.
Della terra rabbiosa ammiri la forza
che sprigiona
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Quando ho riconosciuto la tua voce
che dal profondo nulla mi chiamava,
mi son voltata e ho guardato il cielo,
ho letto il mio nome tra le stelle
che il tuo dito disegnò nel firmamento
e Tu chiami per nome ad una ad una.
“qôl
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121 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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