Paola Piccolo

Daniza grida che se potesse ancora - un'orsa! un'orsa!- vorrebbe ritornare...

Avrai sentito il crescere del…leggi…

Più che la direzione, d'ogni vento,
avrei voluto capire le intenzioni.
Mentre mi guardo vivere e mi accado
(perché sempre accade qualcosa d'imprevisto)
tutto questo io possiedo,
dal puro- finto- legno di due scuri.

Un Mig e un…leggi…

Si è rubato tempo al tempo.
E lui con fare abbreviato e disinvolto
sa fingersi braccato tra le incidenze della natura cosmica.
Ma accade comunque e senza disperarsi
del suo Avvenire,
che abbia inglobato secoli o secondi,
che sia irrevocabile,…leggi…

Di straforo, da una finestra di fronte.

Una lampada curva su un bureau in buona fede,
una d'Orsay calcinata alla seggiola
l'altra in bilico su ramaglie di gerani
e l'ombra coriacea di una tenda che fluttua al davanzale.
Poi rischia l'oltre.…leggi…

Certo, non starei qui a chiedermi
-perché io?-

Tanto era facile divisare il mistero
che ricusava qualsiasi negazione.
Quando cominciai a sentirmi un dio,
quello che genera frutti
e sacrifica il sonno
per ninnare i suoi astri.
Assai poco…leggi…

Delirio di occhi che guardano alle spalle,
l'inverno ha già il piglio di un fiore.
Presto la terra gerbida avrà respiri d'erba
tra vampe di papaveri e di viole.
E un muro di pietra vestirà la dismisura
della sua…leggi…

È poca cosa la mia donna, appena un respiro.
Ma ha cuore di tempesta e occhi di faro per i miei naufragi.
Ha cosce forti e fianchi poderosi
e nel suo grembo il sole e le stagioni,
il tramandarsi sicuro e possente della vita,
come la terra…leggi…

Di evidenza in evidenza
la luce guercia si perverte
alla lusinga della possibilità.
La notte.
È tutto ciò che immagini che sia,
il credere senza un orizzonte fermo,
ad ogni libero pensiero.
E non temere l'insipienza del…leggi…

All'ombra dei platani,
due amanti abbracciati.
Sognano...

Ma quanto può levarsi ciò che ha radici nella terra?

Sono il principio,
amante d'ali.
Rampa di forme in smania di colori,
di giorni facili, a fior di memoria.
Camaleonte…leggi…

La mano che separa,
che congiunge,
che sceglie.
Le cose.
Sul palmo teso
all'intreccio di linee già segnate
in bilico d'istante
due pietre, due piccole valanghe.
L'una tonda, umana,
combinazione casuale d'iride,
opalescenza…leggi…