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boschini daniele
Le 57 poesie di boschini daniele
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E' così che l'alba
non mi lasciava finire
io di te potevo soffrire
le mani l'argento
fra quei capelli
un giorno vent'anni
sono stati più belli
ridevano gli occhi
gridavano al sole
come il giorno passavano
sono mille parole
ma
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Come un petalo
vibravi al pregustare
d'un venticello,
qualcuno rubò
il tuo polline
e lo cosparse
tra campi e fiori
mentre in cielo
gli uccelli annunciavano
il grande sole,
la primavera era arrivata
ma ora tu petalo
te ne dovrai
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La tristezza mi avvolgeva
tutto era cupo
come una giornata autunnale
il lamento delle foglie
al proprio ingiallire
il canto d'un corvo
il fischio serrato d'un
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Un debole fuscello
rubato dal vento
così fischiava
il suo lamento
eran dolci petali
così profumati
nell'aria qualcosa
non ci aveva cambiati
ma la rugiada
di primo mattino
così scendeva
a capo chino
io con la mano
ho teso
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Cercavo un posto
dove poter ricordare
il sogno d'un bimbo
che sta per giocare
le mani di un uomo
che chiese perdono
e nel cielo maldestro
un rombo di tuono
ma questo gioco
sembrava al tesoro
questo è il ricordo
tu fosti oro
davanti
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Così mi fermai
l'acqua più pura
sentivo il sapore
questo è il mio viaggio
in cerca d'amore
il volo soave
di un dolce fringuello
questo è il mio canto
son menestrello
ma in fondo a quel lago
ho visto il tuo viso
gli
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Ai piedi di ogni albero
vi sarà una nuova vita
una goccia di rugiada
bagnerà la mia mano
io sentirò il profumo
di Luglio e di grano
il vento soffiare
fra i miei capelli
sono come cavalli
imbizzarriti e ribelli
ma su
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Come le onde si gettavano
io sentivo
il loro fragore
avrei voluto abbracciarle
avrei voluto amarle
vorrei essere la sabbia
e sentirle dentro di me
ma tutto questo
non sarà che un sogno
dove la stagione
potrà finire
ed ogni
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L'ultima ora
scoccò l'orologio
forse un trucco
o un sortilegio
ma quando il tempo
sembrava ribelle
io pregustavo
patate novelle
era negli occhi
un gusto un po' antico
guardavi nel mondo
che ti aveva ignorato
una piccola luce
poteva
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In quel granello c'era il mondo
su quella spiaggia un cerchio rotondo
scaldata dal sole bagnata dalle onde
un bimbo giocava con biglie rotonde
il tempo passava come un ciclone
noi due innamorati per una stagione
ma in quell'albero che sono
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Sulla tua mano
ho scritto il mio cuore
questo che fu un pegno d'amore
profumo d'incensi e certosini
qui s'incrociarono
i nostri destini
ma quale luce
sui nostri visi
tra quelle labbra
i nostri sorrisi
il tempo è finito
nel nostro
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Come una stella
brillavi nel cielo
il sogno più bello
sotto un lenzuolo
eri per noi
un gioco perduto
parole di bimbi
che han profanato
non era amore
neppure discordia
come guardavi
senza memoria
ma il ricordo
i giorni più
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I miei pensieri
come un lamento,
sono come foglie
cullate dal vento,
come campi immersi di grano.
Il sole scaldava
quella tua mano,
ho sentito un urlo
che gridava dolore.
Quanti pensieri
morivano nel cuore,
ma forse un giorno
ritorneranno
tra
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Le nubi destavano
il mio dolce sapore
quella primavera
di mandorli in fiore.
Le strade sapevano
di dolci profumi
tra quelle mani
prelibati limoni.
Questo è un giardino
o il paradiso
quando accarezzai
quel tuo fantastico viso.
Le
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Ho parlato col vento
ho cercato quel sole
ma sulla nuda terra
ho seminato parole
cresceranno come grano
invecchieranno come l'argento.
Un vecchio raccontava
respirando cemento,
dimmi o uomo,
forse contro natura,
da solo lottavi così fra
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Umili semplici
così vagabondi
ai bordi di strada
di questi due mondi
di una galassia
un poco turbata
le stelle nel cielo
una luna opaca
accanto ad un fuoco
aspettando il mattino
La mano tenderemo
al nostro destino
e forse un
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a boschini daniele.
E' come volare
su conturbanti sorrisi
le fiamme bruciavano
i nostri paradisi
io così d'innanzi
ad una selva oscura
l'inferno più nero
per una congiura
brucia o Caronte
quel che ne rimane
le fiamme dell'inferno
per anime
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Eri così tra le lenzuola
che mordevi il mio cuore
e tutto questo
per un'ora d'amore
ed io tra il cielo e le stelle
così sfioravo questo tuo corpo ribelle.
Questo il profumo
di una storia finita
tu come sabbia
scivolerai tra le
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Le giovani danze
hanno da fare
così ti muovevi
sembravi volare
un tuffo nelle nuvole
in quel cielo perso
qualcuno gridava
saremo l'universo
saremo come gente
che ha voglia di sognare
l'ultimo ballo
e poi precipitare
dove l'erba
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come gocce di rugiada
cadevano sulle mie spalle
il giorno incominciava
sparivano le stelle
era in quella luna
forse che
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il futuro che dipingo
non è sempre uguale
un gioco di parole
che forse fanno male
un mucchio di strumenti
tornati
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anche per te
c'era un altro destino
di notte gustavo
il mio bianco cuscino
le fiabe erano
come coperte
un bosco fatato
di mille scoperte
dimmi una storia
e ascolterò ancora
io sono cresciuto
in questa dimora
forse queste parole
chi le
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Quando passavi
per le mie canzoni
tutto gioiva
di calde emozioni
sei un menestrello
o un urlatore
in quel castello
o
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Abbiamo solo
sbagliato corsia
questa è la strada
della follia
un semplice viottolo
cosi squattrinato
ci porta
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Ho ululato alla luna,
ho mangiato pensieri,
ho spento i ceri del passato.
Ed ora, calpestando i martiri dell'odio,
mi
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Per non trovarsi in alto mare
quella spiaggia acqua e sale
un castello ed un bambino
sulla torre un soldatino
tu sei in
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Portami un dono
bambino Gesù
vorrei la mamma
che è andata lassù
vorrei entrare
in quel bianco
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57 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 57.
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