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morini lorenzo
Le 188 poesie di morini lorenzo
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Le tristezze si gonfiano come pane di giornata
in un forno casareccio, artigianale...
Sembrano accasciarsi croniche
negli stadi delle nostre impalpabili emozioni.
E come zucchero a velo, decorano
il corpo di qualche dolciume
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Sono quasi un frenetico brigante malconcepito,
forse...
...ma mai tediato dalle mie vitali, umane risorse.
Son forse (dico ancor) bandito non dal mio dito,
fuorilegge... ma di questo, mai son irretito.
Mi slego dai miei ipotetici, agitati
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Ti raffiguro in un sole raggiante e contento
quando il tuo fascino perpetua nel mio animo.
Con le porte dell'amore di esso, spalancate
come in una finestra aperta e soleggiata
al venticello di una primavera.
E senza il tuo atto nebuloso e
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Mi consolo come un terricolo DIO,
per morirti addosso?
Ma questo dura solo poco tempo,
per fortuna... oh tetro male ostinato.
E il malessere mio s'azzoppa e se ne va all'indietro,
contrariato dalla mia forzuta tenacia.
Ma solo per un breve
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Micidiale, dinamitardo, esplosivo...
Come la voce bagna d'un bacio,
che inamida i rilievi delle decantate
nostre rosee bocche.
Ed ammiro spavaldamente tanto
il tuo aspetto interno,
che con te vorrei far sempre dell'amore...
...quasi un atto da
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Mi eviro solo per qualche istante,
dalla mia rispettabilità;
per baciare il fondo del tuo fondo.
E puzzo come un Demonio,
sfaldato dal crimine di amarti focosamente,
ambiguamente...
Ma dopo brevi attimi... ritorno quello
che davvero
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Vorrei volare sul fuoco del Demonio,
vorrei accattivare la gente al mio predominio.
Ma sono solo un essere vivente assai speciale,
(se pur con una rabbia da generare)
che credo al mio me stesso,
come un buon uomo forse in eccesso.
Ed il
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Believe, credimi come si deve
quando ti rappresento, lieve,
in una membrana dal trasparente vetro.
Concreto
nel suo fragile assottigliamento...
Ti porgo da me medesimo, bandito;
un fiorellino colorito
dal corrisposto verdume delle foglie,
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Ogni corvo rappresenta l'anima dei defunti,
(forse) ancora nostri amici implacabili e congiunti.
Ogni corvo attira a sé
con i propri acuminati artigli,
ogni male, scongiurandolo nei propri, tetri sibili,
nel suo manto nero da prete, dai
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Touch me, toccami...
Ho paura di sognare in questo preciso momento.
Perché sembri, mi appari dentro me (pur contento)
in un vantaggioso, favorevole, non denunciato fermento.
E convinto della tua vera presenza,
mi assemblo in te... con
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Son forse spirito senza meta...
O no! Per certo una di essa l'ho...
Son proiettato, visibile... in un labirinto vetrato
nello specchio mio vitale che ho.
Sono pure un vampiro succhia sangue
e storpio a tutti quanti, moralmente,
caratterialmente...
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Sei fantasticheria briosa,
favolosa, confabulante,
intrigante...
nella tua sognante alchimia.
Nel premio Nobel della vita,
ti poni mai scomunicata,
per niente freddata,
inasprita...
dall'estenuante noia (pur da quest'ultima, inacidita).
Non
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Capitanerò le tenebre, gl'inferi...
e col mio sguardo da negato sdolcinato
d'assoluto maturo uomo,
non più intermedio infante...
Sarò amico del topo, non per giuoco
Passeggerò sotto la città,
lungo le buie fogne
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Che ogni stella illumini ogni luna,
che ogni stella illumini ogni sole...
ma solo una sola luna illumini la notte,
fresca e misteriosa...
E un solo sole illumini il giorno,
roseo come un cuore...
Perché così disse un uomo
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Ti raffiguro in un sole raggiante
quando il tuo fascino perpetua nel mio animo.
Con le porte dell'amore di esso,
spalancate come in una finestra aperta
e soleggiata al vento di una primavera.
E senza la tua ora, non più vulnerabile
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T'ho intravista, constatata...
da un tiepido, iniziatico
raggio di sole...
Ma in un raggiro vitale,
nauseabondo...
t'ho persa per sempre.
Ciò:nell'opaco, buio eterno
di uno sfacelo.
Ed io, boicottato
in un moralistico
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a morini lorenzo.
Macabri percorsi di orrore
ci indirizzano nelle tane spettrali delle tenebre.
Spiriti malvagi ciarlano convulsi,
a ritmo serrato,
dicendoci con voce roca:
"E' arrivato il vostro giorno,
la nostra vendicativa notte".
E, nelle viscere
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Esortiamoci nella musicalità d'uno spasmo,
in una vibrazione frettolosa,
in una contrazione corporea...
Dove in un salasso di pregi altrui,
in inutili finzioni ci stringiamo vendicativi
(ma pur straniti)
nella fibra d'una generica
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M'innamoro di te ogni volta
che ti miro.
E perla del mio core, ti desidero
intensamente.
Il cielo con tutte le sue
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Vivo perlustrato dalla gioia,
un gettato sassolino l'acqua d'un mare, ingoia.
Ed i miei desideri si realizzano,
mio caro amore...
Perché non si licenziano
in un maldestro troncamento degenerativo.
E viviamo, vivrem sempre non
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La clemenza per te si è sfiorita,
per un'auto di seconda mano,
per la quale hai pregato invano.
Ed anche per una vincita a carte,
ti sembrerà pure di navigare su Marte,
ma subito barcollerai a fine partita.
E per delle ragazze
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Apparenti tacite sensazioni...
Pero' intubate effervescenti nel cuore del mio cranio,
nel baricentro del mio cervello,
lungo tutte le vene del mio corpo...
Dove osano approfittarsi della monotonia
di questo preciso momento,
per tramutarla in una
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Astute,
da evi passati finalizzate
e dal loro magico estro mal tollerate,
caccio esse...
le svariate streghe a me dimesse.
Sono in ogni bruta cosa
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Sguardi a volte imprecisi,
forse alterati (ma mai sprecati)
dal tuo colorato turbamento...
Ma pur recidivi
e scagionati
dalla solita invincibile tua patina di caloroso fermento.
Ove il rossore delle tue giganti gote,
ripiene son d'innocentissima
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Estrapolo dalla mia personalità, convogli di lineari,
chilometriche effusioni di sensualità,
in un ben calcolato intruglio d'emozioni.
S¡! Ciò per processarmi benevolmente
nel traffico della nostra unione,
ad un giudice
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Ove un illustre, un illusorio ululato
mi strugge obbligato,
nelle tragedie dei suoi maligni, corrisposti stadi.
Ove un ipotetico lupo mannaro
si distingue a me dannato.
Nel censimento aggravato
di un totalitario mio, morale deperimento,
(coinvolto
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Mi gelo davanti agli infissi carnosi dei tuoi occhi di ghiaccio.
E i nostri baci d'amore si disciolgono a un tiepido sole,
caldi... come fra due intercapedini vuote, nelle sdrucciolevoli
pareti di un grossolano iceberg.
I nostri corpulenti ardori,
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Il rispetto si è disperso scorretto
e la risorsa della pace,
negativamente debole, adesso tace.
Se poi la neutralizzeremo con cospetto,
svieremo via sotto scorta
dalla mistica tana dei giaguari.
E dopo una rivolta
forse saremo liberi e da
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Segnai
come un apotema
le basi del mai.
E vivo contrariato in un emblema
virtuale e sconsigliato.
Ma la vita m'insegnò in modo premeditato
che è una sola
e l'accetto inasprita, che via vola
e che non si muove come una moviola.
Ma
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Sciogliendomi fra le tue labbra carnose e rosate
come uva dolciastra o un iceberg arso dai raggi
del sole; ti penso in ogni istante, in ogni momento,
in ogni minuto...
E godendo della mia astratta fantasia, mi riavvolgo
a te come una vispa ape in un
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188 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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