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gianni manca
Le 455 poesie di gianni manca
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Gli occhi immersi al soffitto
a disegnare figure improbabili
per ricordare parole sensuali
nel sottofondo di un sogno.
Stringi forte le mie mani turbate
per ascoltare i battiti del cuore
nel calore di suoni in silenzio
in attimi
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Cara compagna di viaggio,
intorno ai tuoi capelli d'ambra,
correvo nel sole a perdifiato
nei tuoi occhi odorosi di primavera.
Sfoglio pagine incerte e crepuscolari
nell'affanno di giorni lontani,
aggrappato alle rande dei ricordi
spinte lontano
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Ad occhi chiusi
ho attraversato le nuvole
con addosso la mia veste più nuova,
volevo esser lontano
nel disincanto dei giorni.
Fuggire dalla poesia,
con distacco dai miei versi più garbati
per trovare ragioni alla mia
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Ho vissuto
aggrappato alle sartie vibranti
dei tuoi occhi smarriti,
nelle memorie spinte dal maestrale
nel mio sentiero notturno.
Sui rami secchi di un platano spogliato
sento vacillare il tuo respiro,
sui miei pensieri spezzati,
nelle tue
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Mi sono addormentato sul mare,
sulle onde grondanti di rimpianti
ho rincorso i miei ricordi,
ritrovando nel mio sonno la tua voce.
Abbarbicato nei miei occhi rampicanti
ti ho tenuta fra le pagine più care,
per rileggerti nelle mie notti
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Ho cercato tra le fronde smarrite
per avere occhi dimenticati,
quando le mani cantavano poesia
in un cielo di suoni scintillanti.
Un sogno disperso nel vento,
nelle palpebre vergate di paura,
verso una spera bugiarda
nelle dita imploranti.
Non
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Attraverso il cielo di cristallo
dell'acqua riflessa nei tuoi occhi,
i tratti docili di un pennello
esaltano nel fiume le tue labbra.
Vedo scorrere i versi più segreti
che raccontano del mio cuore assente,
nella parentesi di notti troppo
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Ho parlato di te stanotte,
sottovoce in un monologo furtivo,
ti ho avvolta di luce dentro i miei occhi
immaginandoti,
nel delirio del tuo dolce profumo.
Tu sei l'essenza, ignara e lontana,
assapori l'acerbo mattino
madido di rugiada,
dissolvi
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Come una giostra di baccanti,
giochi nel fango di giullari gaudenti
per vedere se il piatto è vincente,
sulla bilancia falsata, vite diverse,
sui cuori tumefatti dal dolore
poste insensate nel pollice verso.
Oracoli di potenti grifoni
per
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Lungo l'argine pietroso
i miei pensieri esitanti,
muti nel gorgoglio tra i sassi,
rivoli chiari fra le canne vibranti,
accordi in sintonia.
Ti avverto intorno a me
come una bambola buffa,
in quella strada ombrosa
dove i glicini spiovono dai
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Momenti famelici tra le dita
mentre cerco i tuoi capelli evanescenti,
schiudo le palpebre ai ricordi
nel mio stato onirico più lieve
per sentire il tuo respiro accanto a me.
Ti ho amata, ti ho voluta, ti ho sentita,
sei nel mio cuore ancora
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Luci soffuse nella sera
lungo la strada che guarda il mare
in un angolo di alberi scoloriti
socchiudo gli occhi a una folata di foglie.
cupi pensieri affacciati nel buio
si perdono nei ritagli del tempo
battuti da un vento di maestrale,
inzuppati
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Un volo di falchi nel cielo
a ghermire occhi imploranti
nell'alito gelido delle barbarie
consumate sul popolo inerme.
Un grido accorato si è alzato
disperso nell'apatia,
lontano nel tempo delle parole
ad inseguire sogni
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Quando sarai lontana
tra le pieghe delle nuvole
ti sentirò come tu fossi libera,
come brezza al mattino,
come gocce di rugiada tra le foglie.
Sarai con me avvinta alle mie dita
ignara nel tuo intimo pensiero,
un rigagnolo di sogni
ti
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Occhi attenti frugano il tramonto
nei miei passi sottovoce
a cercare l'armonia delle stelle
mestamente in pensieri nascosti.
Onde lunghe mi lambiscono i piedi
nel litorale arrossato,
senza parole in un dolce delirio,
mentre la luna in
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Gli occhi spalancati di stupore
con le mani dilaniate
nel fango
delle anime vuote dei carnefici,
prego il mio Dio,
l'ho cercato nel mio viaggio interiore,
consapevole della mia fragilità
cammino tra i sassi della ragione.
Intorno a me
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Il cielo fradicio di stelle
intorbidito da un pianto impietoso
guarda la rabbia crescere dal mare,
come alianti silenziosi
grappoli di morte volano scomposti
sulle città scarnificate e mute.
Rintoccano le ore nel cuore
in attese diseguali,
sono
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Uomini acerrimi come semidei
decretando il tuo futuro
hanno parlato di pace
con le mani strette sul fucile.
Guardano il cielo oltre la finestra
dove il sereno pare surreale,
senza vedere che oltre il mare
anche il sole è oscurato dal
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Bagliori di dolore
sulle ali delle aquile,
nelle cime arroventate dalle fiamme
il respiro dell'acqua è fatto scuro.
Nei salti di un vento impietoso
il malessere di mani assassine
porta via frammenti di vita
fra le urla di foreste
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Angeli acceccati dall'odio
scaturiti nel tempo della rabbia
come strali scagliati nella furia
ad offuscare gli occhi dei bambini.
i lampi e le fiamme
di questa tempesta ignobile,
in queste ore di ansia distruttiva
zittiscono il petto delle
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Un rantolo dal cuore della terra
devastante come un urlo di dolore,
nel tremore assordante della notte
sotto le stelle attonite.
Corse impazzite di uomini atterriti
intorno alle case sgretolate
come tessere di un domino scomposto,
senza ritegno
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Come un arcaico altare
stagliato verso il cielo nel mare di smeraldo
dove il maestrale gioca con le nuvole,
il cuore di granito greve di leggende,
terra di uomini indomiti e fieri
nel tempo che si è fermato,
nei ricordi millenari del
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Il crepuscolo tranquillo d'autunno
accompagna i tuoi lenti passi
alla chiesetta secolare e austera
che pare sorriderti.
Sgrani devota il tuo rosario
in una silente nenia
che sale grande e pura
nell'immensità del cielo,
inondando di
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Al di la della siepe, oltre la riva
un cantico dolce
cullato in bizzarri pensieri,
scritto sulle foglie del tempo
che il maestrale porta lontano.
Come un miraggio negli occhi,
attraverso la notte
ti rivedo cantare sommessa,
nei ricordi
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Sero sero
ascurta sos toccos de sa campana
de sa Grassia su pesperu sonande,
sos massaios dae s’arjola sun ghirande
chin sa cara cotta dae su sole
e sa zubba ghettada a framucoddu.
Falande in gutturu loroddu
sas mamas sun muttinde a boche
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Oggi è un buon giorno per vivere
mentre la pioggia mi accarezza i capelli
lungo la strada del mare.
Ritrovo mia madre... gli amici...
le parole di scuse,
ritrovo il sentiero perduto
nei miei sogni svelati.
Riparto da
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Nell'alto della torre, alla finestra,
un passero raccoglie la tristezza
oltre le sbarre dure,
drammi rappresentati nell'oscurità
in un palcoscenico ostile,
dove è tangibile l'ira degli uomini,
dove la vita si trasforma,
dove le
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Scalpitìo di cavalli nella sera
sul selciato antico,
sulle soglie
donne in attesa indaffarate
sui fuochi crepitanti dei camini,
il profumo della terra
bagnata dalla pioggia recente,
sguardi agognati che s'incontrano
remore di un
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Lungo le strade di periferia
fuochi ammiccanti,
sotto i lampioni
tante vite in vendita
che parlano lingue lontane,
passan le auto furtive
che contrattano amori inusuali,
negli occhi distratti
bambole tristi offerte all'incanto,
bambine strappate
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Gli alberi vigilanti
colmi di petali bianchi
attendono trepidi
la stagione intermedia.
Vigilante il tuo cuore,
attende qualcosa
che non ha da venire
e svanisce in quell'attesa.
Vigilanti i miei occhi,
guardano e non vedono
quell'alba
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455 poesie trovate. In questa pagina dal n° 421 al n° 450.
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