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gianni manca
Le 455 poesie di gianni manca
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Non ho saputo raccontarti le mie parole,
quelle più belle le ho conservate dentro il cielo
dove le aquile abbracciano i tuoi occhi,
ricordando i miei sospiri abbandonati sui capelli.
Ho provato a navigare su quelle vele bianche
tra le onde
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Lacrime tramortite dallo sgomento
in una piazza di matite al cielo,
dove i respiri come candele immortali
illuminano i cantori dei pensieri ardenti,
issati come bandiere da un martirio ignobile.
Perché?Ma perché?una domanda in
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Troppe volte
ho veduto i gabbiani picchiare sulle onde,
troppe volte
inseguirsi in banchetti disumani,
a gridare angosciati come madri disperate.
Sui resti muti di anime straziate
hanno raccolto testamenti di vergogna.
poveri testimoni di uomini
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Dov'era la tua anima
imprigionata nei rigagnoli del tempo,
mentre le mie mani volitive
si smarrivano senza ritegno in pensieri puerili.
I miei occhi vagabondi disseminati di silenzi
nella malinconia della tua carne assente,
quando nelle pieghe di
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Oltre il tuo cuscino scarmigliato
ho veduto i miei pensieri spogliarsi senza vergogna
attraverso la tua pelle effimera
dove mi sono rifugiato in una notte de tenera follia.
Ti ho sentita negli attimi inattesi di un sonno evanescente
che mi parlavi
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Sui declivi del tuo profilo dipinto
nei contorni sfumati di una tempesta
ti ho veduta che pregavi in braccio a una chimera,
il tuo viso diafano sorrideva alla luna.
Sopravvivo alla luce illividita dei lampioni
mentre mi sovrastano i tuoi passi
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Non dimenticherò mai il suono della tua voce,
mi attraversa le mani in un brivido graffiante
dentro l'emozione di questa notte spudorata,
dove anche gli angeli chinano il viso.
Non avrò paura di chiamarti ancora
dentro i fantasmi
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Avrei davvero creduto di volare,
se le tue labbra costanti
avessero tenuto i tuoi fianchi in equilibrio
sopra i miei pensieri vagabondi.
Ho viaggiato come un rimpianto scanzonato
oltre le scogliere di una musica suadente,
dentro le finestre
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Quell'ombra dipinta in occhi volitivi
io l'ho inseguita lungo i declivi di una notte
ha riempito le mie scarpe di attimi interminabili
lungo una strada inerpicata di nostalgia.
Mi sono smarrito tra le tue mani troppo grandi
che mi parlavano di
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Non dovevo davvero sentirlo nel sottofondo
quel mormorio scaturito come cristallo di fiume,
non dovevo neppure avvertirlo
sulla mia pelle come una carezza lasciva,
Sarebbe stato strappato dalle ali delle rondini
sulle dita sensuali accovacciate
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Sarò inviso da una vergine puerile
quando sarò sazio delle tue labbra sorridenti,
tra i morsi dei tuoi sogni disfatti
in una notte ricamata di profumi.
Sarò negli occhi delle tue mani attente
mentre cerco il tuo respiro dentro
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Se le parole si fossero fermate sulle tue palpebre
traboccanti di cristalli trattenuti a stento,
le mie ferite non avrebbero sanguinato
in fondo a quella strada inerpicata tra le more.
Laggiù, attorno all'aria illividita da pensieri
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In un giorno qualunque
le tue parole hanno frantumato il tempo
oltre lo sguardo ironico dei miei sogni sornioni
addormentati dentro la mia anima .
Le tue labbra odorose di mirtilli
raccontano la tua voce che mi bacia il cuore.
negli attimi
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In quella porta chiusa sul tramonto
il tuo viso di madreperla gridava teneramente,
mentre naufragava la mia anima
nel mare distratto dai tuoi occhi.
sulle ali dell'arcobaleno si è posata una farfalla
che s'inebriava dei tuoi capelli,
il
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Mi sovrastano le ombre degli ulivi
oltre il dolore del cuore stretto al suolo,
nella miseria sferzante di un amore
svenduto nella follia impietosa.
Senza rumore in una memoria devastata
la carne lacera sta gridando nel silenzio,
in una penombra
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Invia un messaggio privato a gianni manca.
Ho attraversato l'inverno nei versi stonati
dei miei momenti scevri di catene,
nelle notti braccate dai miei sogni in disordine,
in un sottile equilibrio ho aspettato il silenzio.
Nei morsi inumiditi sul cuscino arroventato
a rincorrere le mie
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D'amore sono morta
d'amore sono rinata...
dentro il bacio di un tramonto
rosso vermiglio...
tu, con le tue melodie affidate
al vento dei giorni tediosi,
tu, con i tuoi occhi lontani
arsi di pane e salsedine...
tu che dispensi sogni
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Ho smarrito i sentieri dell'incoscienza
accarezzando una lacrima che veniva da lontano,
intenerito nelle tentazioni
delle mie mani sature d' ironia.
Come una maschera ridicola
ho voluto danzare lungo un limite di argilla,
ho voluto somigliare
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Nel gioco di ombre delle tue forme feline
dove ogni attimo è gravido di sguardi,
le mie parole scintillanti
sgorgano spumeggianti sulla tua fonte di luna.
In controluce nel tuo letto di seta
voli spogliata in una tempesta di vento
come
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Fugavo le mie paure dentro fogli silenti
come in un teatrino affamato di parole,
ho sentito la tua pelle in una carezza ribelle
tra le mie mani in un brivido ammiccante.
Le mie dita raccolgono pensieri
raccontati tra le pagine dei
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Mi sorprendo a indugiare sulle ombre graziose
nei lunghi passi disegnati dai lampioni,
sotto le spalle chine accovacciate dal maestrale,
malinconiche e assenti nel mio pensiero scarno.
Lungo quel viale scolorito dalla nebbia
sento le foglie
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Come la furia delle onde in una tempesta
inarrestabile mi corre lungo la mente
un fremito folle di emozioni,
emergo dal buio dei canti lontani
e ricado nell'estasi della tua pelle d'argento.
avvolta in una filigrana tessuta dentro il cuore
ti
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Ho camminato sui petali di una rosa
mentre la mia bocca indugiava in un arco di cielo,
adagiavo i miei pensieri sul tuo ventre serico
in un brivido intenso imprigionato tra le dita.
La tua pelle immaginata nella penombra
tra le lenzuola pregne di
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Ho sognato di cadere nel buio
in un'abisso di tenebre roventi,
tra le mani ciottoli taglienti di parole
nascoste nello squarcio sanguinante di un amore.
Attraverso gli occhi fradici di cielo
ho fermato le mie lacrime solitarie,
ho gridato
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Dolci acque dove riverbera il tuo viso
in un canto di siepi somiglianti
ritrovo muta una lacrima controluce
immensa e tenera come brina scintillante.
Ciondolando in un tempo sonnolento
ho creduto di parlare nell'aria impalpabile
delle tue mani
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Afferro compiaciuto i tuoi pensieri sparsi
mentre bruciano come incenso
avvolgendo le mie mani impazienti
nascoste nel tuo intimo mistero.
Le mie paure dissipate dalle nuvole
davanti a una luna che dipingeva i sogni,
come un passero fuggiasco
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vedrò le mie mani attraversare l'inverno
dentro un alito tenero travolto dalla nebbia,
avvertirò il vento accarezzarmi disperato
in una conchiglia custode dei miei sogni.
Mi rivedrò cieco saziarmi del mare
perché
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Ti ho sentita questa sera sottovoce
in un sussurro gravido di emozioni,
stordito in un brivido estremo di pudore
avvertivo la tua pelle giocare sotto le mie dita.
Attraverso i tuoi occhi socchiusi
ho veduto il tuo cuore volare sulle stelle
tenuto
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Eri solo uno scricciolo nei teneri sogni
rannicchiato dentro i pensieri
in un angolo rassicurante del mio cuore,
socchiudi gli occhi in un attimo di calma.
Nel bivio dei giorni di tempesta
mi specchiavo nel blu di un mare cangiante
aggrappato agli
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455 poesie trovate. In questa pagina dal n° 301 al n° 330.
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