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gianni manca
Le 455 poesie di gianni manca
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Introverso in una catarsi mi allontano,
libero dai magli di un misero rancore,
tutto ora mi pare scevro dai pensieri negati,
adombrato da un respiro che mi cammina al fianco.
Ho vissuto in simbiosi con la mia ombra
dentro un amore che mi parlava in
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Arsi come tizzoni di una pira di bestemmie
dentro le urla inumane che frantumavano il cielo,
abbracciati dal disprezzo di predoni spietati
folli sicari olezzanti di morte.
Divorati da un fuoco impietoso
scagliato dalle mani sfrontate di giganti
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Un talamo greve intriso di dolore
rubato senza pudore agli occhi stupiti,
nelle vesti di una bambola pasticciata
nella violenza di un retaggio lontano.
Frantumare il rumore di questo cielo arcaico
al di la del pensiero oscuro,
dove nascere e
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Una piccola donna tra le pagine della montagna
che sognava furtiva di amori e di briganti,
contro le menti di un pregiudizio antico
parlava al vento dominando gli sparvieri.
Ai piedi dell Ortobene mirava i lecci millenari
nella solitudine del
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I sogni strappati dalla culla delle bambole
in un'infanzia sconosciuta,
barattando la tua vita nel nome di un retaggio,
porgendo il tuo pianto puro tra le mani lascive.
Genìe perdute in pensieri ancestrali
fradice di un mondo lontano dalla
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Sui cieli di Mambji si è fermata la bufera
con un rosario recitato a denti stretti,
tra i fischi delle bombe seminate a mano aperta
in un campo di bambini senza storia.
Hanno steso drappi neri perché il sangue fosse assente
nelle
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stanotte un alito di vento ha spento il mio canto,
mi sono addormentato sulla mia malinconia,
tormentando le mie mani ho sentito la mia anima morire,
trattenuta a stento da un amore piantato dentro il cuore.
Quest’amore radicato nell’impeto del
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Solo ora che mi circondo di scuse puerili,
solo adesso sento le mie mani liberarsi dall'ipocrisia,
in un impeto ribelle il mio sangue si china al mio viso
nel mio fragile modo di amarti.
Accarezzo i tuoi pensieri libero dalle mie labbra
mentre
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L'apocalisse delle coscienze sferzate dall'odio
nel calvario eretto in un patibolo oscuro,
all'ombra dell'orrore di maschere belluine
nella tragica scena di anime sacrificali.
Nel cielo pirotecnico di un giorno di libertà
hanno cavalcato
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Trovarsi in cima a un groviglio di sensazioni
lungo la strada dove dormono gli ulivi,
mentre mi attraversi in punta di piedi con i pensieri sottovento,
in un tremito impercettibile.
Le tue labbra rasentano l'ironia della spuma di un onda
che mi
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ho fatto l'amore nei tuoi pensieri
in un pentagramma di emozioni sospese,
come un aliante silente adagiata in un brivido caldo,
ti ho tenuta tra gli odori di una riva intrigante.
Tra le vele abbracciate a una risacca dolce
con le mani che cercano
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Sangue e lacrime tra le pareti di un cielo lontano,
imbrattate dalla follia di una notte obliata di silenzio,
vittime del delirio di un fiume ammutolito sulle coscienze,
sgozzate nello sprezzante serraglio di sangue infedele.
Governanti sordi ad
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Ogni lembo del mio cammino stanco
sulla tua pelle nei ricami pindarici di una notte,
dove tutto pare improbabile
in questo amore racchiuso tra i versi di una musica.
Attimi consapevoli abbracciati a una lacrima
scivolano tra lenzuola madide di una
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la mattanza di una notte in un'orgia disumana
negli occhi atterriti sui bagliori di spade impietose,
nel ventre squarciato in un sordido martirio
hanno levato le braccia inutilmente.
Fanatici cavalieri di un orrido pensiero
attraversano
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In un sentiero appeso alle fronde del cielo
ho seminato le gocce di un intimo fardello,
ho camminato sulle tue lacrime furtive
nascoste tra le stelle come fragili falene.
Ho incontrato una danza di folletti ironici
nella farsa malinconica di un
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Stanotte la luna ha rubato i tuoi sogni,
nel dormiveglia di un diario indiscreto,
tra un pianto sommesso e la tua serica pelle
con la voglia di volare oltre il silenzio della notte.
Ti stringi nelle spalle per sfuggire ai tuoi pensieri
come una
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Invia un messaggio privato a gianni manca.
Nuvole fameliche hanno inghiottito il cielo
in questa terra squarciata da un malessere antico,
ancora una volta nell'ira impotente,
tra le fiamme attanagliate alle mani vigliacche.
Squarci di vita nelle corse atterrite di agnelli indifesi,
sui
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An ghirau sos aghidos in custu bentu e tribulas,
a su vocu ispartinau che alinu e ifferru,
brinca crisuras e lacanas de chelu che coette repentinu
falande a chisina eliches e mudrecu.
Sar bestias s'imberghene che animas disisperadas
in custos
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Come un frutto acerbo sulle mani della sera
in cima ai miei passi grevi e distratti,
mi circondi dell'odore pungente di muschio
giù dai tuoi fianchi di quest'estate recente.
I tuoi capelli confusi tra i glicini armoniosi
mi portano sulle
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Vedevo le tue labbra in una mimica curiosa
arrampicarsi in origami di pupi inquieti,
credevo di avvertirti sulle pieghe della mia anima
che frugavi tra le risposte di un silenzio palese.
Tra le braccia di un nocchiero avvelenato dalla notte
ti
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Si alza il sipario con un groppo alla gola,
sulla penombra dei drammi repentini di una notte.
voci rotte dalle parole inghiottite dal frastuono della terra
in questa scorribanda di lampi
scaturiti dal grembo di una madre ingrata.
Volavano le case e
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Ho visto che piangevi in un angolo delle persiane
in quella finestra serrata sul tuo orgoglio,
i tuoi pensieri consumati stavano a guardare,
troppo recenti per chiamarli per nome.
Sui corimbi di elicriso dimenticavi i sogni,
accantonati in un arido
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All'improvviso attraverso la mia mente
in un adagio che mi culla sui capelli di una chimera,
rammento le note calate sulle onde di un pianoforte
che scavano i miei occhi in una maschera tenera.
Mi stringo in una giostra di angeli
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Come una febbre malevola dentro un ira devastante
l'aria malata di città abbandonate al rancore,
nelle ombre dimesse di prede sacrificali
ho cercato una scusa tra le mani impietose.
Vedo madri attraversare giardini desolati
in un paradiso
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Svettano tra i giorni del mio dolore,
giganti maestosi nascosti in un pugno di sorrisi,
sui campi di grano dissodati dal buio,
nella pelle graffiata da inutili grida.
Ho cercato le strade con i vezzi di un antico pudore,
tra le porte dipinte di
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Raccontami di te nelle incertezze accartocciate
in un cantuccio di questa notte fragile,
In un labirinto di desideri inespressi
hai smarrito i sogni tra i voli di un Pindaro distratto.
La sorgente impietosa di un tempo distante
mi riporta sulle
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Stanotte mi sorprende questa luna spogliata,
che mi accarezza impudica in un brivido sottile,
mentre mi lascio cadere in un mare di note armoniose,
lasciandomi cullare in un pensiero provocante.
Musa evocata da un avatar immortale
mi appartieni nel
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Sulle fronde di infiniti grattacieli
persi fra le strade del cuore,
ho inseguito velieri alla deriva arenati tra le mani
sulle tracce di un pescatore di carezze.
Ti ho inventata in una ludica ballata di primavera,
eri tra le ginestre e un sorriso
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Brigante tra il velo e la strada attraversi la notte,
violando i pensieri in un intimo soffitto di stelle,
inerpicato tra il cuore e un pianto sommesso,
nei versi nascosti tra le vene e la voglia di fuggire.
Accostato al tuo respiro che naviga
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Quelle macchie d'inchiostro mi parlavano di te
mentre scivolavo in una lacrima disorientata,
quando stringendo la tua voce al cuore
avvertivo le tue dita tormentare le mie labbra.
Stringimi forte tra i tuoi pensieri indecisi,
in questo cielo
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455 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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