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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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gianni manca
Le 455 poesie di gianni manca
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Hanàs ha cantato quel mattino,
ha ballato e riso sottobraccio con la morte,
mentre le bombe stracciavano il cielo
in una pioggia luccicante di dolore,
Voleva solo ridere negli occhi dei bambini,
col naso buffo nascosto agli occhi tristi,
tra le
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stringimi forte tra i brividi di un incessante batticuore,
quando mi sento cadere,
negli attimi più soli di questa notte insonne,
quando anche i sogni si coprono di un velo insicuro.
Tieni il mio viso vicino,
aggrappati ai miei occhi, riempili di
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Ogni volta provo dolore nel mio respiro lacero
quando le parole si perdono nell'ira,
dietro una maschera che grida sgomenta
in un silenzio assordante.
Anche le pareti imbiancate come sepolcri
raccontano di un sogno che si è perduto
in
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Le parole mi corrono fra le dita
in un crescendo di emozioni
nell'estasi della sera,
quando il silenzio mi ricama la mente.
Ti sento nelle mie mani
nei versi scritti d'un fiato,
in ghirlande di tenerezza,
nei ricordi nascosti tra le
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Se solo ti fossi voltata
a guardare i miei passi andar via
nei miei sogni svenduti,
avresti guardato i miei occhi
grondanti di grida silenti.
Racconto di giorni effimeri
in attimi di sgomento,
distanti da un pensiero impietoso,
nelle pagine
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Ho veduto la tua ombra lacerata
che cercava rifugio nella notte,
in un labirinto di colori
dove dimorano i sogni.
Come una bambola curiosa
frughi tra le pieghe del mare
di quest'inverno in fuga
tra le onde somiglianti.
Ho imparato la storia
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Come un gioco effimero
mi sei come distante
tra le ombre lunghe ritagliate alla sera
spiando le pagine curiose dei miei sogni
oltre le persiane schiuse.
Ti ho veduta in un riverbero di stelle
sulle mie mani nelle carezze complici,
sei come eterna
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Cocci frantumati di una vita
come coriandoli al vento,
frammenti vergati di malinconia
raccontano in attimi infiniti
i sogni offuscati di un amore.
Parlerei di te con le nuvole
confidenzialmente,
direi loro del mio intimo dolore,
come fosse
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Ho dimenticato il sapore delle stelle
di quelle sere d'estate
passate ad ubriacarmi dei tuoi occhi,
ho distrutto il rimpianto di un amore
affogato nei vortici del tempo
per riviverlo ancora una volta
oltre la mia conoscenza,
ho voluto essere
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una manciata di violenza nell'aria
aleggia repentina...è il caos...
la paura si ripercuote tra la folla,
c'è il terrore nei tuoi occhi sgranati di fanciulla,
attoniti in una domanda inutile,
perchè?...Perchè
chiedi
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Sono figli di un Dio lontano
giù in fondo al nostro mondo,
sono bambini che non sanno più giocare,
sono madri dimenticate
con l'anima lacerata dalla guerra.
In nome di un Dio ingrato
sui campi arati dallo strazio,
in un'altalena
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I Gargolyes di Notre Dame indifferenti alla notte,
come guerrieri grotteschi di un eremo secolare,
protesi sulla Ville Lumiere come aquile minacciose
avvolti dalle fiamme di un inferno impietoso.
Arresi sui ceppi roventi in un urlo di dolore
con
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Con l’anima china sulla sorgente
in quell’angolo di mare pietrificato dal tempo,
ho ritrovato la mia immagine immersa fra le tue mani,
avevo scordato la dolcezza delle tue lacrime.
Guardare in fondo ai tuoi occhi profondi
e respirare una parte
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La stagione delle croci e della follia
pareva finire sui campi dei papaveri,
lungo le strade lastricate dai ruderi cadenti
di genti lorde di stracci e di stenti.
Avevano sognato quel sole di primavera,
libero dal giogo del fiato
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Ho gli occhi sgomenti,
smarriti in un pensiero incomprensibile.
inseguo la follia brutale che porta in fondo alla notte,
mi accorgo di essere miseramente muto
inginocchiato sul baratro insolito di una mente belluina.
Non sarò mai avvezzo alla
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Se fossi una porzione di luna
mi piacerebbe specchiarmi tra le mani di un poeta,
potrei cosi dissetarmi dal mio sonno ostinato,
dentro la disamina ironica di una dolce preghiera.
Guardo il calice ubriacato di parole
gli parlo come fosse una
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Invia un messaggio privato a gianni manca.
A babbu mi l’ammento chin affettu,
in die nodida m’astringhe su sentiu,
s’intrighine er falau a passu lentu
tancandeti sos ocros che in die e bentu.
M’abbarran sas paragulas pintadas intro e coro
cando mi brigabas e m’intregabas cussizzos
ca vippo
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Con il naso schiacciato sul vetro di una sera,
con le lacrime di una pioggia offuscate dalla malinconia,
nel cantico intimo di emozioni persistenti
il tuo viso come un film proiettato sui miei occhi.
Il tuo profilo riposto dentro il cuore
come
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Un silenzio terrificante accompagna il sibilo dei fuochi,
nelle terre squarciate dalla maledizione di Caino,
sul ventre delle madri lacerato dal pianto dei bambini,
sui campi di frumento piegati dal urlo indifferente del mondo.
Senza le trombe che
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Vorrei addormentarmi sul vento, lieve,
stretto in una conchiglia di mirto e miele,
vorrei avere un cantore di onde arcane
che sappia sciogliere i nodi dai miei pensieri,
Saprei inondare i miei versi in un aulico teatro
dove burattini sfrontati
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Un grido sospeso dalla notte umiliato e deriso,
l’ho rivisto ancora rovinare in un baratro incompreso,
ho avvertito un battito di ciglia ignorare una lacrima
mentre pregava nel cuore di una carezza.
Come artigliato dalle ombre di una Mandragola
ho
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Se fossi felice parlerei dei miei silenzi,
delle mie nuvole curiose in un’altalena antica
spinta dagli scalmi di un sogno ricorrente,
dentro un oceano trascinato sulle mani di un amore.
In un dedalo di emozioni mi ritrovo come un passero ferito.
in
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Chin abba bentu e nie fattu e sa gama,
pro podère campare die chin die
famillia in s’isettu e unu buccone,
chene dies bonas, che tristu disterru.
Battor sisinos ghettaos a pacamentu
pro su fruttu e sa gama iscapp’ in su padente,
sos prinzipales ja
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Sulle cataste di falò interminabili
colonne di anime frantumate nell’indifferenza,
sulle tradotte stipate come carne da macello
stelle disperate urlavano nel silenzio inutile.
Nel disegno di uno sterminio nato in un segno belluino,
nella paura di
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Non te ne andare,
non costringere i nostri occhi all’oblio,
non voltare a quell’angolo di strada dietro la notte,
dove il nostro pensiero si arrende a guardare.
Dentro le tue parole scritte di fretta
in quell’angolo di malinconia ove solevi
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Come il vento sul viso di una polena eroica
le mie braccia si infrangono sulle lacrime di una tempesta,
la mia anima disorientata si cerca ancora,
mentre china sulle tue mani ti raccoglie immensa.
Cammini sulla cresta di pensieri
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Quest’amore inginocchiato in un sogno sul mare,
accarezzato dalla tenerezza di uno sguardo,
quest’amore racchiuso tra le parole e l’anima,
mentre mi stringo in un infinito emozionante.
Tu sei il mio oceano fertile al di la del cielo,
l’acqua di
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Mi manchi,
mi mancano i tuoi attimi, i tuoi silenzi,
mi mancano i tuoi passi sorpresi
mentre indugiavi sul mio respiro.
Dentro la tua presenza dipingo il mio viaggio
e mi pare di sentiti mentre ti tengo tra le mani,
ho disatteso i miei sogni
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(ancora una volta esseri senza onore
hanno violentato il Natale)
Con le mani aggrappate alle grida
protese sui sassi straziati dalla disperazione,
mentre i fucili cantano attorno alle luci sbigottite,
di un Natale inginocchiato sulle rovine di un
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Ho inventato le storie che danzavano tra le nuvole,
staccarmi dalla mia fragilità di questa notte fatua,
mentre avvertivo il tuo respiro attraversarmi lieve,
quasi un timore racchiuso nel mormorio di una carezza.
La mia amica silente nell’intimità
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455 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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