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Massimiliano Moresco
Le 452 poesie di Massimiliano Moresco
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Forse l'unico modo perfetto
per funzionare correttamente
è diventare marinai
ed abituare l'occhio
ad osservare superfici solide.
Infatti il disaccordo riannoda
il filo conduttore col fragore
di un sorriso che si getta nella
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"Sparigliai gli occhi
come semi infuocati
nei solchi del dovere.
S' ammutolirono all'istante
giovani,
capelli bianchi,
protoumani."
Un branco sfida l'escluso,
recluso, nel suo petto.
È un cuore che piove spesso
ma
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| Orizzonti flebili
nel momento in cui sotterro il capo,
orizzonti come un flusso
continuo
sospetto
alle porte del pianto.
Sono un capro
senza espiazione,
una capra
senza libagione,
una cetra
senza faretra
ed impugno
la mia spada di
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| Morir di sonno nel dolce delirare
per levare al sole e financo ai galli
il misterioso primato a sfoggiare
da tempo immoto i gaudenti raggi.
Solo una lieve carezza della luna
potrebbe con gentilezza offrire,
la culla dove con sapiente cura
le
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Un rullio di tamburi battenti
saranno i nostri passi lucenti
affilati come falce che tuona.
Oblieremo il vociare dei teleutenti
che l'informazione festante ci dona
tra armature serrate e cervelli spenti.
Ammaineremo così l'odioso
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Braccia e gambe legate
per coloro i quali
hanno preventivamente prenotato
fugaci sogni di gloria.
Sono liberi di giocare coi nodi,
liberi di scegliere tra essere fedeli
od essere un problema che si diverte
ad infierire sui luoghi accertati.
La
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Sebbene siano insufficienti
le dimensioni utili
ad approfondire l'argomento,
osare l'impossibile
offre la possibilità di regolare
il numero delle vittime
nella camera del cranio.
Secondo il rapporto stilato
dagli storici d'ogni
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Sembra che il manto scuro
sia culla che coccola il cuore
ma, per staccare la spina dorsale
cresciuta sopra un terremoto,
è necessario un narcotico
per volare
quando cessa la scossa.
Nel mentre miasmi ribollono
nel luogo in cui
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"Si tratta solo d'essere,
di essere stati accuditi
da letti di spine e rose."
Riordinare illuminazioni di qualità
anche quando la scialuppa del sorriso
deglutisce foto scattate
durante il briefing con la fertilità.
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Sopravvivere
lacerazione del giudizio,
un morire piano
nel livello più basso del clamore.
È l'inevitabile supplizio
con sovrimpresso uno scadenzario,
dove l'orrore origlia
nella memoria a lungo termine.
Un pianoforte di note
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Carissimo cuore,
pietra di lava sfusa
dove fondono i riflessi
di tonalità affettive al neon,
senza ornamenti scansionati
o fiori depilati nel gambo,
ma orditi come gli ordini.
Tu,
spediscimi
in ogni angolo del pensiero
in ognuna delle mie
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Lapidi, linee e momenti
si alternano giocosi
nel mio piccolo mondo
dove lo schermo fa di me,
un occasione per schernire
le particelle elementari della mente.
-E mi beffa! -
Anche se la fanghiglia del muto
si accatasta in pile ai piedi
del
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Solo un altro giorno
solo uno
da passare in solitudine
solo uno
per realizzare l'immagine
confusa, nella sezione annunci.
Rido, no! Desistendo dall'io
potrei schiacciare invio
e spedirmi a tutti gli aspiranti
gossippari e comari senza
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Svesto ginocchia di obbedienza,
gli amari calici languono
per il risucchio prenotato
all'angolo dell'inumano declino.
Alisei sul mio recapito mentale
soffiano in traiettorie illogiche,
superiore è la brezza che spezza
la conduzione del
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Voglio solo impazzire in pace,
odio troppo i miei stati canaglia
per compilare l'elenco completo
di tutte le buone azioni fatte.
Il mio bravo bambino interiore
spesso è convinto sia giusto
lucidare gli schizzi di sangue
ammassati
sotto
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I tuoi occhi
così gocciolanti
così sussurranti
così splendenti,
sono guglie di chiese
che si stagliano
nei cieli accesi.
.
I tuoi occhi
che sanno di neve
quando scende
delicata
su obliati mondi.
I tuoi occhi
dove mi
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Massimiliano Moresco.
Fossi di respiro internazionale
farei un fosso per la germinazione,
purché
radici rapate a zero
avvolgano
le zampate sul mio complesso.
Sono riduzioni a prezzo speciale
i motivi che ho dipinto sul volto
anche se sassi e dossi
(stesi sul
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Occhi ripidi
a osannare il cielo
nel nostro degradato marketing
che svanisce nel ridicolo.
Si, lo voglio ribadire!
sono grondato l'altra sera
come Belgrado anni '90,
eppure 'cca nisciuno è fess
nelle fessure del pantano
che ci siamo
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Ho una mano tesa sulla nuca,
una metamorfosi atta a garantire
la parte presentabile di me.
Sono vero come una rappresentazione
della lampada sul soffitto
o come le ombre nella caverna
nella quale navigo a vista.
La ricetta per il mio
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È l'odierno
che si scolla
dagli angoli del mio fervore,
un cubico desiderio
d'assaggiare il giorno
simile all'amicizia
che cuoce il mio sangue.
Purtroppo l'arbusto che cresce
è una deiezione del sole
che assale
ogni buona
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Mi scuso per essere una minaccia,
il garbo che mi hanno ritagliato
sogghigna nel soggiorno del volto
che in fretta m'è stato assegnato.
Fui anch'io un riflesso
spumeggiante
di ciò che impera
potente nei cieli
e fui
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Gentile lo sguardo
che assume il giorno,
una trapunta di colore
vela gli occhi assolati
che scivolano scalzi
sotto ponti tremanti.
Assi paralleli grondano
sui vent'anni migliori
sono occhi in salita,
sfrattati dal passato,
sbranati dal
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Modalità on,
selezionando il pianto
con desinenze d'infinito
sceglierei il fiato giusto
per soffiare petali di giacinto.
Grumi di sollievo
si estendono in agguato
nel settore preposto alla trascendenza.
Nella finitudine
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Retina, ricettacolo della fuga dal sé,
sa costringere il giorno
a recitare le feritoie del vento.
Però è fango a saettare nel torbido
e spazi di ventilazione possibile
a ghermire le croste del torrido.
È possibile
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Diramare scuse come noccioline,
Comunicazioni giornalistiche
a ripulire il sangue sorseggiato
da indignati ai quattro angoli
del globo.
Un sostegno di candeggina
a litri, varchi aperti sul pianto,
per recitare la parte esondante
quando la
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Un coltello nel viso t'offro,
è il mio buongiorno amico
da molto tempo sono lame
ed otri d'insipienza
che celebrano il mio nome.
Sono così scuro che rifletto
luci stanche
luci di dissolvenza
e mondi desueti friggono
nel frigo del
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Il color sciacallo mi si addice
nelle sere dove gli astri
recitano in cori sativi:
apriti sesamo!
Per questo la semina
ha scaraventato la veranda dalle scale,
gronde come crostacei
ostentano l'armatura
come fosse un'apertura
verso mari
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Gong
lo spruzzo di un sorriso
evapora come la rosa
ma contamina l'urlo
col quale si celebra il mondo.
Gong
a fiotti sbocciano sorrisi
a giocarsi la primavera,
basta un amo per pescare
labbra assemblate in branchi.
Gong
fremente
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"Altari di sapienza
crebbero dalle colline
ansimando ad ogni ansa.
'Dov'è?'
Chiesero con sguardi languidi
moltitudini assemblate bellamente."
Inoculare brividi per riparare gli occhi
seppure vecchi, seppur
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Scivolano i conati dalle mani,
un florilegio di voci instancabili
per niente spente, mai sfilacciate
seppur si tenti con molta cura
di separarne le trame dei fili.
Eppure la luna è lì,
così ridondante e bella
nelle estati
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452 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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