T’ascolto,
come letto di fiume
accolgo il tuo scorrere.
M’abbaglio
nel luccichio fresco
del tuo divenire.
Mi rifletto
nei tuoi pensieri,
mescolando le essenze.
Mi sciolgo
nel sangue vivo
dalle croste del tempo.
Mi ribalto
dall’esser
leggi
|
|
|
|
Carezzo
le mie cieche illusioni
dell'essere ancora.
Dilato
il tempo che mi resta,
col nuovo e l'improvviso.
Mi perdo
in strade ignote,
per il gusto di farlo.
Combatto
il mio sonno,
per la veglia dei sogni.
Rimango
alla catena
leggi
|
|
|
|
Vestita
d’un nudo accecante,
spogliata
dell’ovvia ragione,
m’attendi
dal nulla che mi tiene.
Compagna
d’un
leggi
| |
|
|
| Lo spudorato candore
delle tue valli dischiuse,
scopre il mistero intricato
d’un nudo velato,
così, il pulsar del
leggi
| |
|
|
| Incanto di luna piena
e di sole insieme,
fuoco, di occhi e di labbra,
sei notte e giorno,
eclissi d'ogni norma.
Oceano libero
accogli naviganti sconosciuti,
anime senza meta,
disposte al tuo vento
alle tue onde improvvise,
Dietro la
leggi
|
|
|
|
| Nelle tempeste impetuose,
a branchi infiniti,
giganti schiumosi
aggrediscono la spiaggia.
Quel mare,
al finir della rabbia,
rigurgita le vittime alla riva,
e son cumuli di alghe arenate.
Era come chioma
che ondeggia al vento
la nobile,
leggi
|
|
|
|
| Nel silenzio del mare notturno
un legno antico scorre la costa,
bianco punto di luce, che muove
nel nero assoluto della luna nuova.
Ogni singolo suono, distillato, risalta:
il lento tagliarsi del mare alla prua,
il respiro ritmato degli uomini in
leggi
|
|
|
|
| Voglio sentire la mia pelle tra le mani,
riprendere il contatto con il corpo,
sentire l'aria, in tutti i miei contorni
oppure l'acqua, del calore giusto.
Voglio sentire l'odore delle cose
e vederne la luce, i colori e le forme,
fermarmi
leggi
|
|
|
|
| Nello specchio immobile
del mare mattutino,
di un porto di pesca antico e perduto,
muove, nella mia memoria,
la sagoma perfetta di un legno.
Due figure alte e magre,
quasi gemelle, a veder da lontano,
spingono i lunghi remi
e lasciano
leggi
|
|
|
|
Navigo a vista,
in un mare di nebbia,
su una barca
senza vela,
senza remi,
non ho timone.
Vedo il chiaro del giorno
e, della notte, il buio,
sento il suo freddo.
Il calore o il fresco
del vento che mi spinge,
il muover
leggi
|
|
|
|
Quando cominci a scavare profondo,
e lo fai a mani nude, il sangue colora
le tue dita che, sempre più stanche,
hanno fatto per te il sacrificio.
Cercavi qualcosa, in quello scavo,
ma, nella fatica, lo hai dimenticato,
e ti fermi a
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a francesco lamagna.
Era stata l’ultima passeggiata,
...inutile guinzaglio,
tre gambe ed un dolore...
li vedo entrare alla speranza...
la negano i miei occhi...
Percorro il binario scritto
e ricevo... trasmetto...
vedo... è il capolinea...
Occhi di lacrime da
leggi
|
|
|
|
Come il caldo e l'asciutto
quando fuori è tempesta;
come l'aria che cerco
se mi manca il respiro;
come l'acqua sul volto
nel calore d'estate;
come il sonno profondo
e la veglia di gioia;
come il canto e il silenzio,
come la
leggi
|
|
|
|
| Sei vivo
se senti ogni parte del tuo corpo,
dall'alluce ai capelli,
dal cuore all'intestino,
se senti il dolore non
leggi
| |
|
|
| Mi trovo ora, spesso,
a guardare indietro
e vedo, a diverse distanze,
mani sollevate,
le mille cose lasciate
nel corso delle scelte,
mi chiamano,
le avrei amate certo,
se avute.
Allora,
vorrei tonare al primo mio bivio,
al giorno di
leggi
|
|
|
|
| Come scatole chiuse,
dimenticate nelle soffitte
del tempo trascorso,
restano gli animi sofferenti.
Relitti nascosti di dolore,
ansie frustrate
speranze deluse
rancore di se.
Fermenta in quel chiuso
la dolorosa mistura,
esplode
leggi
|
|
|
|
| Si ritorna, spesso,
e ne siamo felici,
da un viaggio
che pur non s'è fatto.
La fuga, forse,
dal dovere del giusto,
ciò che vela di grigio
il colore dei giorni.
Un viaggio, la fuga,
senza il senso del dove,
che vuol esser
leggi
|
|
|
|
| Io non so cos'è la vita,
e tutti la vogliono dire,
l'ho vissuta e la vivo
in un cieco cercare
e ho fuggito il
leggi
|
|
|
|
Se non ci sei,
t'immagino sdraiata contro il sole,
bagnata,
su una roccia piana,
nel tramonto estivo,
affianco al mare.
Le gocce d'acqua,
tonde e tese,
scorrono sulla tua pelle di luce,
obbligate, per diverse vie,
dalle diverse curve
leggi
|
|
|
|
Lo scorrer dell'acqua...
il suo rumore
danno il senso del tempo che passa,
che sembra, lento,
non muovere cosa,
leggi
| |
|
|
|