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adriana sini
Le 112 poesie di adriana sini
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| Uno sguardo
e già l'avverto
sangue ferocemente pulsa
intra sensibil tempie
Bramo sfiorar
l'imberbe tua odorosa pelle
e intrufolar mio viso
tra collo, mento e spalla
"Baciami ora"
sussurrar lenta vorrei
"placa
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| Silenzi inzuppati
di pensieri taciuti
di sillabe scomposte
di logiche inesistenti
Quanto difficile
può esser la scalata
dal cuore alla gola
Ogni mormorio
passa per labbra socchiuse
necéssita di ossigeno
che vibrante
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| Oh amica Solitudine
che fuggisti via da me
io ti cerco in ogni dove
ma la vita t'allontana
Manca tanto al mio sentire
la tua dolce compagnia,
il respiro silenzioso
delle mute tue parole
Distanziata dal fragore
arrestata la mia corsa
ho
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| Qual linda salviettina
a terra scivolando
inerte s'accartoccia
e poi laggiù rimane
inutile ed immota
su gelida piastrella
così
le membra indebolite
da universal dolore
private d'ogni forza
s'accascian mollemente
ombrose,
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Finita la festa
lontane le voci
di amici e parenti
che lascian la casa
Avvolti in piumoni
tra mille carezze
i bimbi ormai paghi
affondan nei sogni
Compagni e mariti
da giorni pressati
un bacio veloce
e a nanna stremati
Rimane
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| Cerco invano
leggendo altrui parole
conforto e cura
a questo cuore infranto
E se speranza
sapessi io assorbire,
quale cannuccia
da bibita gasata,
potrei forse
con quelle bollicine
alleggerire
il peso che m' opprime
Pur immota,
io
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| Non dirò che mi manchi
per non sembrarti noiosa
Non scriverò “Mi manchi”
tanto non mi crederesti
Lascerò volar via questi giorni
fissando
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| Se Delusione umano avesse volto,
solchi di rughe avrebbe in sulla fronte,
Labbra serrate e rigida mascella,
Occhi rigonfi di lacrime frenate.
E se armonia potesse generare,
chitarra elettrica vorrebbe pizzicare:
un suono lungo, un graffio dentro
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| Sotto il cielo stellato
di un'estate alle porte
un baretto tra tanti
due bicchieri ormai vuoti
Dopo tante parole
e infinite risate
ecco dita intrecciate
e una lenta carezza
Al sicuro da sguardi
indiscreti o invadenti
le ginocchia
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Sogno soavi carezze
odo parole mai dette
Nello spumeggiar marino
i tuoi movimenti lenti
Nel gorgheggiar dei flutti
i tuoi sussurri d'amore
Splendi
nei sogni miei segreti
accompagni
le veglie mie notturne
Né lucente luna
col suo
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Mute cantilene,
nenie notturne di astri scintillanti,
ascolti rapita
Un ebete sorriso
si fa largo sul tuo viso;
mento sollevato
e occhi stupefatti,
provi inspirar l'inebriante profumo
di notte accesa
Volgi lo sguardo alle stelle,
sempre
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La mente inarrestabile propone
Languidi sguardi e carezze coccolose
Code festanti e aerobici saltelli
Gioia incontenibile e sguardi accusatori
In un vortice che sfinisce, sfianca
Abbattendo qualsivoglia flebile corazza
E straripano cascate salate
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| Impalpabile scirocco,
sì suadente
e provocante
alle porte dell'udito
si sofferma
un solo istante
Poi,
qual mare prigioniero
di secchiello colorato,
prende forma di mia forma
ricolmando ogni mio anfratto
Dilagante il suo
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| Qual rigogliosa edera
il cuore s’avviluppa
attorno a una parola,
una sola.
S’ abbevera, assetato,
bramoso se ne nutre,
vorace la divora...
Troppo il timor che s’involi,
forte la paura che svanisca,
evaporante qual’ inafferabil
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| Sospinta da lieve alito di vento
dondolante e sola va
un'altalena argento.
Seguo con lo sguardo quasi spento
tal ritmato, cigolante movimento
e altrettanto pigramente penso.
Tanto raro è poter ritagliar tempo
per confidar a me alcun
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| Il petto si gonfia
e si sgonfia
troppo
troppo velocemente:
so già che mi tradirà...
Il capo reclinato
fa cenno di no
lentamente
così lentamente...
I respiri cadenzati
son l'unico suono
disturbante il silenzio
mentre
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Ombra scura
appiccicata addosso
come sudicia camicia
su pelle candida
Vano cercare
di strapparla via,
vano lottare
per soffocare i conati,
per non sentire il fetore
insinuarsi nelle narici
Brandire una pala vorrei,
e scavare nelle
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| Attraverso il mare
A cavallo dei suoi profumi
Sulla spinta delle sue maree,
Esser Sirena...
Richiamarti col mio canto,
Far vibrare il cielo
Pulsante di stelle
Come corda di pianoforte,
E farti arrivare
Il mio accorato invito...
Con chiome
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| Sinfonia ripetuta
nel moto perpetuo
Arcano richiamo
di suoni e profumi
Le iridi accese
scintillan d'attesa
Raccolgo
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| Mi chiederai come sto
e ti risponderà il silenzio
Ti sfuggirà una lacrima
che getterai via rapida
Sospirerai
e
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| Essere una canzone
e farmi ascoltare da te,
per farti abbassar le ciglia
e provocarti un brivido sulla pelle
Essere una canzone
per accompagnarti in ogni dove
invadendo subdola
tutti i tuoi pensieri
Esser la tua canzone
per non esser mai
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| Assenza struggente
Comprime il respiro
Soffoca le parole
E stringe stringe
Stritola il cuore
Che lancia impulsi
Scariche elettriche
Al cervello
Rendendolo incapace
Di costruire periodi
Solo frasi spezzate
Singulti del cuore
E il sangue
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| Lenzuola cremisi
intersecano intrecciate membra
e lieve contatto è lenta tortura
su morbida pelle
che smania in attesa
Rauca passione illanguidisce
nudi corpi arcuati...
come resistere
all'insistente invito?
Fiato nel fiato
cerco
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| Non oso muovermi,
non deve saperlo...
Rigando il viso
le lascio scivolare
lente e silenziose
Sostando brevemente
su labbra serrate
affondano infine
su rigido collo
Non posso asciugarle
e sto
come statua di marmo
attenta a non
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Vorace
come fauci di leone affamato
Strappo via dall'osso
Riduco a brandelli
e famelica, inghiotto
Labbra non suggono
Papille non gustano
Non c'è tempo...
Troppa l'urgenza
di colmare quel vuoto
dilatatosi nel mio ventre
Ma alla
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| Incessante martellare
Odo ognor nella mia mente
Su quel legno di peccato
Da ciascuno costruito
Batte batte e io non riesco
a fermare quel dolore;
stringo forte le mie tempie,
provo e provo a cancellare:
quel colpire ‘sì violento
mostra
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Mentre il sole
dà l'annuzio
mattutino,
verdi pascoli
bagnati di rugiada
fanno da cornice
a quel curvato
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| Un mondo sommerso
di alghe e coralli
conchiglie preziose
e scaglie brillanti
Un mondo sommerso
che teme di esporsi
a sguardi sornioni
di chi non capisce
Ma poi si tradisce
negli occhi lucenti
che ridono e ammiccano
guardando l'amato,
sia
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Che sensazione di vuoto
Vederla così spoglia
Tra quelle foglie secche
Spoglia di noi due
Dei nostri sorrisi
Dei nostri abbracci silenziosi,
Del tuo braccio sulle mie spalle
Del mio mento sollevato
in attesa di un tuo bacio
Spoglia dei
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| Cammino lentamente
e il chiaro plenilunio
volente o nolente
m’accompagna tristemente
Cupamente
oso osservare
il lentissimo mutare
della mia ombra scura
allungarsi a dismisura...
Eppur quando s’accorcia
alla luce di un lampione
impossibil
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112 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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