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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Ottobre 2024 |
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Daniela Dessì
Le 944 poesie di Daniela Dessì
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| Cadono meste le foglie dai rami,
battute dal vento
si disperdono
come petali esangui
di un fior senza più stelo
sopra un giaciglio di porpora...
Irrompe un tonfo sordo e
lieve bisbigliar
di arcane voci piano si assottigliano
tra il
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| In questa notte avvolgente
come drappo di velluto sulla pelle
giace il corpo inerme,
la mente svuotata dai pensieri,
travolti dai convulsi battiti
del cuor fremente.
Adagiato sopra un letto di spine
si gira e si rivolta senza posa,
tormentato dai
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| Abbarbicati alla terra
ci arrampichiamo ai sogni
che si librano leggeri come aquiloni
al di là delle nuvole
oltre gli impescrutabili orizzonti,
noi angeli senz'ali
destinati a ricadere giù
entro le frontiere del
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| Incombente gelida notte,
nel buio delle tenebre
vischiose
avviluppa le sue prede,
ordisce la tela insidiosa
coi fili
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| Si trascina lento all'orizzonte,
ancora un bagliore strozzato
prima di esplodere contro il cielo
in frammenti di luce che ricadono sul mare,
ovunque ceneri
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| Fiamma rovente ondeggia libidinosa nella notte
avvolge nudi corpi, avvinghiati come serpenti,
si arrotolano e srotolano in tortuosi movimenti,
unti d'unguenti scivolano l'uno sull'altro,
oleati d'olio profumato...
La mano accarezza,
zone
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| Un'idea,
il credo di una vita,
partorita nell'intimo cuore
innesta profonde radici,
coltivata con dedizione,
innaffiata con amore
si propaga in tutto l'essere...
No, che non muore,
la tua convinzione,
se con essa saprai farti scudo
contro la
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| Cosa rimane del nostro amore...
Sui fogli di carta pensieri sparsi,
un'impronta residua che poi se ne va...
Cumuli di scartoffie negli scaffali
memorie arrotolate dei giorni lontani,
giacciono ammuffite sotto una spessa coltre di polvere;
erano
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| Con amore abbraccio la mia croce,
la tengo stretta al cuore,
per non lasciarmi cadere nell'abisso dell'oblio,
sempre in bilico tra bene e male,
mi reggo sul labile equilibrio d'un sottil filo...
La mia vita un peso morto,
la trascino sulle
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| Anima nuda,
in volteggi e piroette
ti destreggi sulle punte,
rapita in estasi...
Sul corrimano della vita
scorrono le dita affusolate
e sulla balaustra del cielo,
fredda e immobile
nello spazio etereo,
ti siedi a guardare,
oltre le
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Martellante,
il ticchettio della pioggia
perfora l'udito,
straziante cantilena di gemiti e pianto
bussa al vetro, insiste per entrare...
Inchiodata al letto,
sotto marmoree lenzuola,
ascolto, in preda a delirio accecante,
i battiti forsennati del
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| Stille di dolore
picchiano
sul vetro dell'anima,
non lasciano che l'impronta,
un alone
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| Oltre lo sguardo,
orizzonti protesi all'infinito
si schiudono all'immenso
che deborda da ogni limite,
si
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| Donne consunte,
gravate dalla fatica,
sfioriscono negli anni...
Sbocciano nel giardino del mondo,
innumerevoli,
come le stelle che brulicano il cielo,
per poi cadere nel tempo
di una gelida notte,
senza far rumore,
lasciando dietro sé una
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| La croce sfavillante
issata
sulla cima del monte,
oscilla tra le onde
del cielo, minacciose:
dall'alto contempla la
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| Si fa lento il rintocco dell'orologio,
le lancette quasi non battono ciglio,
istanti raggelati fermano la corsa,
ansimano le ore nell'attesa
di un ritorno impossibile...
Cuore in apnea trattiene il respiro,
si tuffa e riemerge dalla fossa
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Cerca la poesia:
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Invia un messaggio privato a Daniela Dessì.
Indirizzo personale di Daniela Dessì: danieladessi.scrivere.info
| Galoppano le onde
burrascose
sulla scia dei venti,
pensieri increspati
s'impennano
per
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| La stagione radiosa volge al tramonto,
un lungo inverno grigio
piove fitto di silenzi e pene,
sfioriscono le primavere
all'ombra della solitudine,
non più soleggiate di caldi baci,
sui volti raggrinzati
s'addensano rughe spesse,
ai
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| Un tenue raggio di luce
fende il cielo,
tra squarci di nubi
si affaccia il sereno:
ecco il palmo
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| Cosa sarà di noi
quando, sparsa cenere su cenere,
polvere torneremo,
e, sciolto il balsamo della vita,
svanirà il profumo lieve di miele,
cadranno i giorni sbiaditi,
strappati ai rami irti del tempo,
si accorceranno le distanze
tra
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| Gente che vive di poco o di niente,
si accontenta di rattoppare
la baracca e dormire accanto ai topi
che ruminano vicino,
strabuzzando gli occhi
per un tozzo di pane...
Malandati, sgangherati, derelitti,
deviati dalla società,
rifugiati
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| Stralci di vite lacere,
frammenti di storie incompiute,
pagine impolverate di libri consunti
si mescolano nel logorio del tempo,
accatastati in pile ardite,
nessuno più li leggerà...
Pagine di cui si è perso il segno,
le parole
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| Nell'incavo di un posacenere
un mozzicone acceso
si spegne...
L' alone fumante
diffuso nell'aria greve
odora di carne bruciata,
andata male,
sa di fetore disgustoso,
che gonfia i polmoni,
impregna i vestiti
intrisi di putredine,
intossica
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| Se potessi afferrare l'illusione
che tutto passi tranne te,
in questa breve sinfonia del tempo
accordare le tue note
al mio struggente sentimento,
l'attimo sarebbe eterno...
Quanti soli e quante lune
sorgeranno all'alba della vita
e moriranno
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| Mare, antico mare
tu amico sarai per sempre...
ai tuoi piedi mi prostro
come amante innanzi a sua diletta,
bacio la distesa increspata delle tue acque,
m'immergo nei sospiri delle onde fragorose
che spumose lambiscono la riva,
e nel tuo quieto
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| Il senso non senso di tutto
dentro ogni piccola cosa che fai o non fai,
stai lì a rimuginare il passato,
a guardarti intorno con sospetto
e la piovra coi suoi tentacoli t'assale,
t'addentri sempre più in una nube nera
di liquido
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| Se solo riuscissi a immaginarti,
da qualche parte dovrai pur essere,
così distante o vicino,
forse incurante dei nostri mali,
disteso su in cielo
a guardare una stella cadente
che muore nel suo breve tragitto e
un desiderio inespresso
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| Questa notte abita in me la malinconia,
mi ha scelto come sua dimora fissa
Io solo a tu per tu con una bottiglia,
mi guarda, mi scruta,
su un tavolo sbilenco...
M'ubriaco di follia
perso dentro a quel mare rosso torbido
che muove onde
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| L'anno alle porte,
ghirlandato,
fa il suo ingresso,
con una studiata esibizione,
pronto a recitar lo stesso copione...
L'anno vecchio è già passato,
presto dimenticato!
Sgranano i giorni
come chicchi di grano,
piumate spighe
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| Il tempo
si rincorre infaticabile,
gira su se stesso,
come attorcigliato
a una catena
che prima o poi strozza!
Anello dopo anello,
lunga trafila di storie
si avvicendano monotone,
sempre uguali...
Nessun tassello si scompone...
lineare
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944 poesie trovate. In questa pagina dal n° 901 al n° 930.
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