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Daniela Dessì
Le 944 poesie di Daniela Dessì
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I tuoi capelli radi
accolti in ciocche disadorne
non più in ordine
s'abbandonano leggeri
alle increspature del tempo incombente.
Così ti ricordo,
intenta a cucire
sferruzzando gomitoli di lana,
srotolati sotto gli occhi ligi
a
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Un figlio ucciso
barbaramente sottratto alla madre
che non può
non vuol perdonare...
una croce confitta nel cuore
lo strazio che dissangua la vita:
non si rassegna
imbevendo la spugna
per lavare il sangue delle ferite...
marciscono in
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Ancora un pizzicotto
per credere
che sia tu in persona
a illudermi di amarmi
e non una fantasticheria beffarda
racchiusa nell'idea bizzarra
di viverti
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Baciami luna stasera,
affacciato al balcone ti osservo,
nel candido bianco
avvolta
sospiri carezze d'amore...
baciami luna smagliante
protenditi verso di me
coi tuoi raggi fulgenti
accendi il mio cuore,
riscaldalo col calore della
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Sei fluido dolce dei miei pensieri,
inchiostro indelebile
che riempie i fogli dei giorni lieti,
un nome inciso sulle labbra
che bisbigliano il suono morbido
della tua voce evocando la notte amica
compagna dei nostri intimi silenzi...
sei un gioco,
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Passerà la sbornia
abbracciato alla bottiglia prosciugata,
fissando il vuoto
nel riflesso ondulato
dei tuoi occhi feroci,
dissiperò le ebbre malinconie,
guardandoti sparire
con l'ultima goccia di rum
avariata,
berrò il
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Mare angusto si frappone
a dividerci,
distanza ineludibile...
nel traballante moto
dei nostri versi
si disperde l'eco evocante
dei sospiri sommersi
dall'onda sfinita,
ci risospinge
sulla riva d'un ricordo
cullato dal tempo
lento a morire.
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Un sigillo alla bocca
murata tra silenzi taciuti
masticati a denti stretti
suoni spenti
in un lento soliloquio
interminabile...
ombra accasciata
si consola riversa su uno specchio
che non riflette più alcuna immagine
solo frammenti
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Incontri fortuiti
sorprendono,
strappando un sorriso,
lo sguardo furtivo
rimanda un segnale
d'assenso.
Chi lo riceve,
celando un velato rossore,
rifugge dal fulmineo dardo,
pur nel cuore
cova un sospiro d'amore,
cullando nella notte
intime
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E' un cimitero di lacrime il mare...
affondano croci dilaniate dalle onde,
strappate alla terra
le speranze...
nessun approdo restituisce la salvezza
a vite travolte
da ingannevole promessa
di libertà...
un pugno d'acqua nelle
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Si contagia la paura,
endemico terrore
passa attraverso gli occhi
increduli
di chi guarda inorridito:
lo spavento convulso
atterra il movimento,
inerte reazione
s'impossessa del corpo
intrappolato
dall'immobile stasi,
retrocede
scansando
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| Avvolgente nudità della terra
in un mattino d'autunno umido di rugiada
abbandona foglie al vento,
ordite trame sui prati dei ricordi
ove passi si frantumano
e una coltre pungente di fumo
ricopre l'anima
piegata sugli spini doloranti
del
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| Flessuosi corpi
s'incontrano nel desio
all'apice del godimento
in estasi d'amore...
si confondono alla notte
ammantata di mistero.
Lucore di stelle
riflesso negli occhi palpitanti
infuoca gli animi
rappresi in un respiro infinito,
perpetuando
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| La mente distaccata
farnetica silenzi incomprensibili,
inscena storie fantastiche
impersonando vite desiderate
mai possedute,
alienandosi da una realtà dissimile
che non riconosce come propria.
Vaga la mente
conquistando spazi
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| S'adagia la schiena alla frusta,
mansueta...
si piega al comando,
ordini impartiti senza riguardo.
Le fatiche del giorno
pesano alla sera,
quando lavata la
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| Nella condivisione del poco,
tra un bicchier di vino e una risata
zampillante,
vicendevole allegria
sgorga dagli animi
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Cerca la poesia:
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Indirizzo personale di Daniela Dessì: danieladessi.scrivere.info
| Spira lontano il tuo profumo,
a ogni ricorrenza
triste ricordo
rinnova il dolore
per l'assenza...
oh, madre
come una spina fiorisci
tra le povere mani
che mai
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| Infinitudine
attraversa cieli impossibili
seguendo rotte improvvisate,
dai valichi oscuri ai sentieri impraticabili
a congiungere catene di nuvole elevate
ove si perdono i passi disorientati
e la mente viaggia inconsapevole
senza capire se esiste
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| Olocausti dimenticati
croci divelte
insabbiate dal tempo
mistificatore.
Generazioni ingannate
dal divergente pensiero
che altera la storia vera,
i fatti oggettivi dissimulati
dietro falsa apparenza.
Negazionismo di comodo
per respingere
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| Prego in questa santa notte,
euforia del cuore
canta in solitudine beata
l'attesa della Resurrezione,
la tua rinascita,
mio Signore.
Quanti sudari sulla terra
imbrattati da ferina mano
si stendono cupamente
sugli occhi ostinati
nel non vedere
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| Tentami
con abili movenze,
distendi il corpo sul mio,
scivolando piano su di me...
la tua pelle, morbida,
aderisce alla mia...
e come un vagito
il tuo lamento
urla forte il desiderio.
Perle di luna
piovono dal tuo petto,
unti i
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| Stremato,
brancola sul ciglio della strada...
umano sguardo
piegato dall'indifferenza
non conosce umanità.
Si trascina
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| L'aria friabile
si sgretola senza rumore di foglie,
cadono silenziose
quando il cielo cambia colore,
sfumano tonalità vivide
sul riflesso opaco di uno sfondo grigio indistinto
che annebbia la vista protesa all'orizzonte
addensato di nuvole
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| Al mio trasalire, gemente fiore
schiudi i tuoi petali dorati
come il giorno al sole che nasce con l'alba
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| Hai profanato il mio corpo
intingendo le labbra nel fluido dolce
del proibito fiore
non più illeso,
violato da
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| Raccapricciante notte
assorta nell'inquietudine del tempo,
cala l'oscuro sipario
e il cielo si tinge d'un tenue
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| Tu donna,
hai conquistato il mio essere,
perdutamente,
insinuandoti nel cuore
calandoti nelle profondità viscerali
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| Nella perenne stasi
del tempo lento a morire
perentorio declino avanza inesorabile
per l'uomo insipiente che crede sé immortale,
sfida la morte temerario,
cavalcando l'onda del momento favorevole,
propizia occasione d'un istante fugace
un
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| Discriminante emarginazione
mette con le spalle al muro
una donna che pur forte e combattiva
è lasciata sola al suo dolore inconsolabile.
Solide braccia reggono il tempio
che hai edificato
della casa incrollabile
a cui sei votata
con
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944 poesie trovate. In questa pagina dal n° 661 al n° 690.
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