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Poesie pubblicate: 361’067Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Daniela Dessì
Le 944 poesie di Daniela Dessì
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Segni indistricabili emettono suoni pulsanti,
lettere alfabetiche in serpentino movimento
s'inchiodano su un foglio
o scivolano sulle labbra,
spinte dal fiato
in un strano vociare
che vien da dentro.
Parole volanti,
catapultate da un
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Ringiovanisce nell'animo
come d'infante immaturo,
ma parlano le smagliature della pancia
la pelle cadente,
quel finto sorriso smargiasso.
Eppure, incurante degli anni,
guarda in faccia il suo specchio
e sfidandolo
con fare ridicolo gli gira le
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Notte bianca di luna
tripudio di stelle
ha tanti sguardi
tante pupille innalzate al cielo.
Incantevole,
come un sogno di cera
si scioglie
al primo barlume di sole
che sbircia dalla fessura l'oscurità
e intravede la luce raggiante
al suo
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Fiumi di parole
nel brusio di note canticchiate
all'aria aperta.
Estivo vento le richiama
al profumo di zagara che
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Troppo scuro questo abisso
per guardarci dentro,
eppur ci affondo.
Acqua di ruggine
cola dal cuor nero
di pietra,
arido di vita,
non sa
non vuol riprendere il suo ritmo.
Troppo buio
per guardarmi dentro,
altri occhi spettrali mi si
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Cadono silenziose
nel turbine della tempesta
che le inghiotte.
Dai rami disadorni
altri virgulti cresceranno rigogliosi,
altre braccia sosterranno
il peso dell'inverno
ricamando verdi tappeti
poi sgualciti
al termine della stagione.
Come
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Invecchieremo assieme,
uomini attempati
che non temono i segni del tempo.
Non ci lasceremo divorare
dalla nostalgia dei ricordi,
passeremo oltre le distanze che dividono i deboli cuori.
Saremo pronti a combattere le avversità,
a stenderci
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Scava un grande solco,
irreparabile frattura
attraversa nel profondo.
Non è che una
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L'aria appiccicosa
sa di acre pioggia,
acqua rugginosa
vien giù
ombrosa sui pioppi dormienti.
i scuri tetti spioventi ambrati di luna.
Filigrane d'ombra
si muovono leggere
tra i verdi meandri della boscaglia,
fugaci sgattaiolano
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Prigioniero delle tenebre
urla la sua innocenza,
ricoperta d'infamia
la viva memoria alterata da falsità,
deturpa l'immagine vera
sepolta nella cenere.
Giustizia rivendica logica coerenza,
attribuzione delle colpe
al colpevole.
La
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Richiamo dell'anima
investitura del cuore
coacervo di emozioni
che pullulano con veemenza.
Luce cicatrizzata sfiora le labbra
propende al suono musicale
come arpa dolcemente accarezzata
si sublima nella mistica voce.
Canto divino all'apice
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Sudicia la notte
bagna i ciechi occhi,
un rantolo nel buio
stride con furore.
Grido straziato sul cuscino
macchiato da
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Generoso affetto
condiviso,
reciproco sostegno
nel reggere forti animi.
Fummo compagne nel tempo,
fraterne amiche del
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Introspezioni meticolose
in cui indagare con la mente,
ispezionare in solitudine
quel mondo profondo
oscurato da ignoti presagi
dell'accadimento reale
intrinseco al sinistro mio essere
che si dibatte nel dubbio,
vive tra mille forzature
e non
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Sto dalla parte dei perdenti,
marea degli illusi
che ancora credono di poter afferrare una stella
nel mare del cielo
travisato da mille occhi angustiati.
Ma ciò che brilla non è oro,
soltanto l'immagine di un miraggio
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Il mare
come uno specchio nero
mi si riflette,
versa la sua angosciante notte su di me.
Sulla finestra del
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Indirizzo personale di Daniela Dessì: danieladessi.scrivere.info
Sicura nel tuo petto mi sentirò,
protetta
senza nulla temere:
la bellezza di un'emozione incontra il sentimento
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Si sgretola l'amore,
idea illusa
di un desiderio irraggiungibile,
desiderio irrinunciabile a cui demandare
sognanti pensieri non avverati.
Contrasta l'immagine simbolica di un'illusione
con la distanza inafferrabile dell'attesa.
Mare che
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In questo intrico di rovi spinosi
indistricabile memoria
scalfita dai "non ricordo"
si arrovella,
riallacciandosi a sporadiche parentesi di lucida coscienza,
riaprono squarci nella mente:
immagini sognate nell'irreale spazio del
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Scrivere dando sfogo alla voce silente
che appartiene al discordante alter ego.
Scrivere alludendo con le parole a ciò che non si è detto,
tradendo l'emotivo suono del significante
altro dalla forma astratta
che il nulla
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La vita tosta
fatta di rinuncia
non ti pesa e mai ti lamenti;
la famiglia è il nido sicuro
in cui accucciarsi,
spesso senza trovare abbracci.
Tu laboriosa
non ti stanchi,
prosegui l'interminabile fatica
dei giorni
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L'ombra del vicino,
persecutoria
molesta,
si erige al vanto,
altera dimena
la figura baldanzosa
piena d'onta.
Elefantoide,
appesantisce il passo
pari al modo spropositato d'inveire
mostra l'esagerato
suo informe lato,
fa intuire
di
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Insoddisfazione cagiona illusione,
s'incrina il sole
dove il miraggio confonde linee deviate
di un percorso allucinato,
speranza più non sorge
sul
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Anelito,
vagheggiato amore
rincorso con insistente passione,
sprona ad innalzarsi a miglior condizione
d'uomo saldo
da false chimere non circuito.
Uomo che non dispera
mosso da operoso spirito
lungo l'intralciato cammino,
si affida alla forza
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Falce e martello
deposti dal popolo onesto,
un tempo valoroso e combattente
reclina il capo al despota villano,
colpevole
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Apparenza che lusinga
falsità celata
dal convincente sorriso!
Poi, il voltafaccia,
pugnalata rapida e veloce
colpisce lo sprovveduto cuore,
impreparato alla dura sferzata.
Finge la gente,
finge di sapere,
origlia il pettegolezzo,
mostra
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Disprezzabile
colui che punta il dito
con arrogante superbia,
s'impettisce
come altero galletto,
ma respinto è l'increspato
impeto di collera,
stemperata in umile arresa,
ritira la coda
e china la testa,
rassegnato a prostrarsi
al
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Anni attesi,
anni ingarbugliati che non tornano
se non fra le righe dei pensieri
ove tutto è smorto.
Impelagati nel tempo
di vana memoria,
non più oculata
tralascia intimi particolari.
Eppur ritorni sfuggente figura
di labile
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Ci sono giorni in cui
anche le lacrime faticano a scendere
e il cuore innalza un muro di pietra,
la valle dell'umano sentiero
si perde tra file di cipressi sgangherati,
lumicini freddi e penduli fiori
dal profumo alacre.
Un senso di fine
ci
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Oppressi e oppressori,
filo conduttore
di un sistema inevitabile
per selezionare i migliori,
pochi eletti
insigniti di onorificenze.
Vige la legge del più forte
utile a sovvertire i valori
dequalificati,
destabilizzando il corso degli
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944 poesie trovate. In questa pagina dal n° 451 al n° 480.
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