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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio
♦ Adriana Bellanca | |
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Dicembre 2024 |
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Daniela Dessì
Le 944 poesie di Daniela Dessì
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La casa dei silenzi, vuota tra le stanze chiuse
di passate vite.
Ridondanti echi rimandano al riso di gioiosi raduni famigliari.
Gli occhi ammiccanti e i fraterni baci schiusi ai quotidiano sole
che sfugge allo sguardo maturo dell’orizzonte.
Luci
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Giaci coperta di terra
in mezzo alle ombre della notte più ostile.
Giaci muta nel deserto di sterili rovi appuntiti.
Un groviglio di spine ti avvolge,
ma il corpo annerito trasuda ancora di paura;
pur se il grido svanisce lontano,
memore di una
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E’ il tempo che abbraccia questa vita,
lasciandola scorrere sulla riva di un fiume.
Lungo l’argine, si arresta un desiderio,
diventa grande, luminoso,
fino ad incendiarsi tra i fuochi del sentimento.
Parole povere si prosciugano in richieste
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Ritornerai,
flessibile al gusto mutante dell’umore,
volubile comando
che abbassa lo sguardo
e opprime il senso d’amore.
Resterai seduta su uno sgabello vacillante,
senza equilibrio.
I giorni disadorni, sempre uguali,
vissuti nell’abitudine del
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S’aprono frontiere,
lungo mura elevate,
che separano mondi sconosciuti,
circondati da un profondo fossato.
Si scivola sui vecchi pendii già percorsi,
faccia contro il fango,
che sa di dolore e di fatica.
Piccoli soldati marciano verso la vita,
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Su una terra incolta,
passeggio,
dove si placa il soffio tempestoso,
sondando il terreno.
A tratti piccole percezioni
muove un lembo di stoffa
l’aura dolce.
Sapori di lontane tristezze
si mischiano al profumo d’incenso,
nella piccola
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Su quanti e quali giorni sei distesa
ad ammirare luci di albe che non si arrendono al buio,
anche se sprofonda ogni perla
che scivola dagli occhi.
Resisti come la quercia scossa dal vento
che spoglia le foglie,
quasi nuda, in mezzo al
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All’apice di un monte salivi,
dove increspano le nuvole,
si leva il grido del falco in picchiata,
sorvolando l’immensità del cielo.
Lassù tace il respiro del vento,
irraggiungibile altezza sulla vetta agognata,
un passo dopo l’altro,
tirando su il
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Fosti in vita,
con ali lievi di farfalla,
ti posasti sui succulenti virgulti fioriti di verde età.
Era bella e preziosa,
mesta e docile al canto puerile la vena di promettente
ispirazione alla vita.
Dove muore un seme, un altro risorge più
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I colori dell’anima
si spargono tra le siepi di rugiada,
illacrimate.
Quando riposa un tiepido raggio e,
d’improvviso, si desta l’alba, col primo sole,
rinvigorisce lo stelo,
prima ammosciato,
stanco di guardare l’oltre,
immobile.
Cammina il
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Ti racconto il mare in una notte di stelle,
agosto di fuoco, nel luminare di arcani sogni
che la mano dischiude.
Si apre il cielo e brulicano lucciole al soffio di vento,
sopra una tenda che oscura la notte e cela il mistero.
La distesa solitaria
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L’impotenza governa,
mentre si resta chiusi in botole sigillate:
comandano i generali,
sbarrando le uscite,
serrate le strade deserte,
si fa stringato ogni suono,
l’aria pesante affolla nugoli di pensieri.
Una corsa in tondo,
tra le mura battute
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Piange un’intera comunità,
chiusa nel mesto dolore!
Non c’è giudice,
né colpevole,
alcuna verità da assolvere:
chiede ammenda
nell’estremo gesto cercato e non voluto,
il dolce perdono nello stremo delle forze,
l’anima senza pace,
soffocata da
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Come attendere il buio fra le braccia della notte,
avvoltolata?
Sapessi, quanto duole,
uno strappo di stoffa sottopelle,
così pungente.
Vanno in frantumi le stelle,
decoro di perle,
che risplendevano alla finestra,
quando si affacciava alla vita
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Implorante con un filo di voce,
eco del silenzio in riva a alla strada dell’abbandono.
Non chiede preghiere colui che tace, oramai,
stanco di aspettare,
anche l’ultimo scampolo di luce.
Di spalle, confinato sul cartoccio di sudici stracci,
abbassa
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Aspetta dietro l’angolo
il tempo infinito che basta,
inchiodata al silenzio pesante,
impugna la penna.
Alacre profumo s’innesta di subito,
prende piede soave ogni forma dimenticata,
linee curve percorre la mano,
di nuovo aggrappata al ramo teso del
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Daniela Dessì.
Indirizzo personale di Daniela Dessì: danieladessi.scrivere.info
Osservo da un punto stabile, su ferme convinzioni,
una folta schiera vivace,
volta alla trasgressione, a volte fin troppo dissoluta.
Mostra artigli lucenti e pennute ali spianate al vento,
per sollevarsi dalla polvere, dal monotonia del calmo
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Ciò che ti segna apre una voragine,
scava in te ogni giorno, ti consuma.
Non è solo un fatto di pelle, di carne che si logora.
È il respiro spezzato, il tormento che assilla,
ti agita fortemente.
È uno sconquasso di ossa, a poco a poco, si
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Accade per sbaglio,
ingombrante mole,
ingigantisce il verbo stridente,
l’ afflato
strisciante e pesante.
Parole e solo parole,
il vento riporta sull’uscio di casa.
Esplode il rumore, gonfio di clamore,
richiama l’aulente profumo di
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Sei qui, racchiusa in una foto,
lo sguardo di sempre, addolcito dal sorriso di una volta.
L’inganno del tempo ci ha divisi,
allontanando noi da chi eravamo,
tra la frivolezza del dire e il serio e tenace puntello di un’idea.
Fermo l’intento di
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Cogli l’attimo fuggente,
una goccia di sole che scivola via,
che lascia l’odore del tempo,
l’impronta di un ricordo ancora intatto.
Un passaggio di ritorni, lungo i ponti deserti,
che uniscono gli argini alle sponde sicure,
la libertà di un volo
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L’ombra del sole mi giunge,
cammina attorno a un punto non visibile.
Mi accende gli occhi, ancora una volta...
prima che passi l’oscurità.
Sarà dolce il sospiro di luna,
piena e vigorosa al primo risveglio dell’alba.
La terra umida nel germoglio di
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Mi parli di illusioni,
le belle illusioni raggianti che si offrono al desiderio vetusto.
Vorrei tingere di verde il manto austero delle tue pupille,
al rigore degli anni porgere rinnovati fiori di vita.
Incontro ostilità negli occhi di chi non
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E’ il canto oscuro del silenzio
in cui discorro di fantasie.
Pullula il suono di vane follie,
come epopea di canti remoti.
Il velo di Ecate si presta alla notte,
incantesimo di lampade accese e lumicini fiammanti,
ombre di vite tremolanti,
furono
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Un intermezzo di sguardi regala momenti di perla,
relegati nel porto sicuro del tempo che scriviamo.
Bambine cresciute per mano,
giocano ancora, all’innocenza gentile prestando ascolto,
voce infantile di una dolce chimera.
Figlie chiamate a compiti
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Alto il sole,
proietta l’ombra del mio divenire lungo il muro screpolato.
In corsa, levita la figura indistinta di un volo
colto nei battiti al petto,
fragorosi,
ansimanti.
La testa leggera, un vuoto di silenzi dipana
le nuvole pesanti,
accorse
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Inseguo le onde del mare,
libere di vagare,
l’incontenibile forza del moto infinito,
paziente, che scuote.
Avanzano profonde,
le mareggiate,
corsi d’acqua imponente nel contrasto di luci
mutevoli,
tutto spazzano, erodono lembi di terra
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Le parole stan lì, mute a fissarmi,
nel buio, di notte,
quando tacciono i muri e s’ingrandiscono le pareti del mio cuore.
Piango, a volte, in silenzio e questo mi ascolta,
consola le piaghe dell’anima, sottile.
Ho un buon cuore, fraterno sentire per
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Ci appartengono le parole?
Libere e sfuggenti, regalano impressioni,
cadono al vento, quando i pugni si chiudono all’ascolto.
Osano le parole, a volte dannate,
inchiodano ad una salda croce,
manifesta, che enuncia i passi di una svolta,
il
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E’ figlia dei popoli che insorgono in nome della Giustizia,
i diritti vilipesi rivendicati all’onor di gloria,
dati in pasto a mentecatti cani rabbiosi.
Tirano le catene, strette fino all’osso,
torcendo i polsi e le caviglie
di un corpo mezzo
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944 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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