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Adele Boccabella
Le 112 poesie di Adele Boccabella
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Mi basta una sbirciata
per turbare l’intelletto
il trasporto mi sbaraglia
perdendomi nell’estro
più dissoluto
al limite della chimera.
Nell’oasi della delizia
laddove in riserbo
colgo la seduzione
sfiorandoti mitemente
la pelle di
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Mi addentro e rifiorisco
nel tuo manto.
Dita che si aggrovigliano
piroettano le ciglia,
smaniano i fianchi
del nostro grondare
fervendo la smania.
Nel silenzio svestiamo
le ombre,
gli asti
all’interno di codesto ambito.
Un’ara di petali
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Andare a passo
in tale rigida urbe,
l’albore di quella pertica
rischiara le mie ispirazioni
l’oltrepassa e eccita,
degusto di questi palpiti
affinché dissipano
il mio esigerti
in fondo tale luce
di trasporto.
Lasciati
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In quanto infervora
i nostri cuori
nel modo in cui
l’ambito di sole
entusiasma
la nostra fregola.
La completezza
non ha sfumature
distinta.
Dita delicate come piuma
avvicinano il viso
sulla sommità di un’alpe.
Laddove i visi si
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Questa tarda serata
gremita di stelle
tersa
con il plenilunio
che si pondera nella costa.
Con la stria rilucente
sulle nostre anime
rase di enfasi.
Si ode un mielato fonema
dolce miasma esaltante
e un tenue soffio.
Vacillando nel profondo degli
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Novello di è inficiato
nel momento in cui
le ondate continuano
a intridere
i nostri corpi sul lido.
Entro una blandizia
e l’altra
allo sfolgorio del sole,
ci siamo cullati
con l’occhiata
in quanto esprime
il ciglio.
Un miasma di
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Nell’aria odo
l’effluvio soave
che mi infervora l’anima.
Una blanda utopia
che ho all’interno,
con lo scopo di
in questa nuova annata,
possa appoggiare
il lembo sul tuo.
Il cuore sussulta
nel momento in cui
proclamiamo all’intero
universo
la
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Nottate inscindibili a inveire
per poi avvicinarsi
con cupidigia.
Lambirti il lembo
indugiando ingarbugliati
fino ad arrivare
alla
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L’era perlustra rigorosa
fluisce come l’acqua
del rivo.
I vestigi sono l’argine
in quanto possono
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È giunta la sera
la parvenza è niente
con la caligine non si distingue
persino la luna.
In quanto copre Il ciglio,
facendo percuotere l’essenza
stringendoci nell’alcova.
In cui subissata lucore
ci avvolge nell’oblio,
oltre il cielo
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La lunazione
si riverbera nell’oblio
mentre l’oscurità era impeccabile
nel tallonare cautamente
un’occhiatina.
Lasciandosi planare
carezze ed effusioni,
in un gioco di cupidigie
che lumeggia.
Erodendo in un turbamento
la brama che pian
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È giunta la notte,
dalla fessura filtrava un albore
diffondendo sfavillio sui nostri corpi
adagiati sull’alcova.
Mielata la sbirciata,
tra una lusinga e l’altra
cerchi nell’ombroso
la mia mano
per mitigare gradatamente lo
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Colorita è la tua metafora
che si fa scudo di fregola,
custodendo nell'intimo
accantonando forte al ventre
con l’occhiata color mare.
Magicamente si palesa
su un tinteggiato
laddove l’astro gaudio giubila
nelle aperture
descrivendo colui
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Dalle tue sbirciate
rimango estasiata
pausa il tuo sospiro
fino a che
il cuore fiammeggia.
L’irruento vento
accarezza il volto
guizzante cupidità
nel
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La tua estrinsecazione
in cui lo specchio d’acqua sguizza
come perla da carpire
mediante l’iride luminoso
coriandoli sulla massa
distende sfumature limitrofe a noi
e euforizzante ti blandi
nei valichi dell’evanescente
finché
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Sguizzo in un’era
che non ha rientro
e di schiettezza l’anima
mia si veste.
D’un fuoco primordiale
Il pensar mio s’infiamma
e avviluppo,
in una stretta
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Indirizzo personale di Adele Boccabella: adeleboccabella.scrivere.info
Un’utopia repentina
richiama le mie braccia chiudendole
talché la tumefazione dei seni
possa incalzare i tuoi.
Lascia che riverbera nella
Immane flemma
soavi istanti che rapiscono il fiato.
Mentre labbra bramose giocano
a un’andatura
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Con consistente arsura
schivi la mia pelle
sbizzarrendo estro
in questo empireo
distante dal cosmo.
Avverto il fiato
piroettare il tuo lemma
dolci melopea su queste dune
al luccichio della luna.
Minuti infiniti restando vicini
sussurrando
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Nelle tue sbirciate mi vedo riflessa
mi hai ghermito lo zelo.
Questa fiammata insaziabile
arde nella mia intrepidezza
laddove i corpi uniti echeggiano
in un amore quieto.
Fatto di baci elettrizzanti e amorevolezze infinite
in vicinanza delle
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Nottate rigide
in questo inverno
mi rigiro nell’alcova
e arguisco la tua mano
che mi cerca.
Leggermente si uniscono
secondi interminabili fatti di sospiri.
Lasciati trasportare
dalla forza della passione
dove prodigiosamente ci
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Perfetta è la notte
per questa emozione
che giammai svanirà.
Candido impeto
che descrive il nostro amarci
coriandoli profumati in quanto si disperdono.
Nel profondo di costei spettacolare plenilunio
facendoci sfavillare le anime.
Con
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Gioisce il mio ardire
scrutando questa cupola cosparsa di stelle
laddove irradia
questo memorabile dì.
Lungo queste coste
che intridono le nostre anime
accartocciando quest’amore
con l’integrità delle stelle.
Una gioia
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L’eleganza di un bacio
al radicale orizzonte
fa germogliare la luna,
ove si inchina con finezza
eclissando lievemente
il nostro rifugio.
Quando un evanescente lusinga
sfiora la pelle,
sotto quel velo pieno di passione
vezzeggiando sotto gli
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Argentea è la luna
in questa nottata meravigliosa
che ci avvolge
toccandoci la carnagione di velluto
come in un sogno aromatico
immersi tra petali fragranti
che animano questa eccitazione.
Con maestria sfiori la pelle
iniziando un volteggio
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Soffice è la notte
beatamente cala
aromi di rose profumate
cosparse ovunque.
Cercandoci tra le ombre
strabilianti momenti
e calde emozioni.
Vissuti tra
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La mezza stagione
si spoglia delle sue foggia
facendo scivolare un angelico vento,
che sposta dolcemente
i lunghi boccoli docili e profumati
come petali di fiori.
Resuscitando i nostri abissi
tra sbirciate inebrianti
che fa brillare la pelle
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Briosamente le nostre sbirciate
accarezzano le anime
agognando in silenzio
al chiaro di luna.
Vivendo trepidazioni vere
gettandosi tra le braccia l’un l’altro
aspettando quel turbamento
che bisognerebbe non perdere mai.
In attesa che venga
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Con delizia seguo le ombre
delle docili mani
mentre blandiscono il corpo morbido supino
sulla rena intrisa delle onde degli abissi.
Sbaragliati in un guizzo da una danza leggera
fatta di pure carezze a ritmo lento
laddove in quell’attimo sconfinato
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Prodigio attonito declina in oblio
tra le scie dell’aria
sui nostri corpi intrisi
dalle acque terse.
Come d’incanto tutto si trasforma,
sinfonia di voce soave
li
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Sfila delicatamente la veste
lambendo dolcemente il seno
facendo risanare aria piena d’amore
e passione fin lungo il dorso.
Il desiderio inonda,
i battiti
accelerano perpetuamente
sguardi e mani che si toccano
ininterrottamente.
Sotto queste
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112 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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