Stelle che cadono,
esplodono su noi,
in questo San Lorenzo,
vissuto un po' da eroi.
Oramai rimasti in pochi,
in questa nuova era,
ove mode e brutti vizi,
comandano la sfera.
La cultura ed il rispetto,
sembran quasi un'utopia,
la formazione
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Uggiosa giornata d'agosto,
fresco odor di pini,
avvolse noi nel bosco.
Tra i corpi intrecciati,
cercammo il calore,
soave l'abbraccio,
durato per ore.
Ascoltammo cinguettare,
sui rami dei pulcini,
quasi come se cantassero,
per volerci
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Oh mia musa, immagina.
Immagina un fuoco d'artificio,
schizzare su nel cielo,
la sua velocità,
la stessa dei battiti del mio cuore,
in quell'istante,
ove sembrava fermarsi il mondo.
Immagina me,
guardare il tutto,
nel riflesso dei
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Vorrei te, ora.
Il tuo manto d'amore,
a coprirmi per intero.
Fuori è freddo,
l'estate è inoltrata,
ad aspettar te,
prende senso la giornata.
La tua ala protettiva,
a pararmi dalla pioggia.
Una pioggia fitta,
di nuove
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Taccio nel giudicare,
le apparenze rimangono tali,
la tua bellezza estrema,
non ha mai avuto eguali.
Taccio nell'incredulità,
d'averti conosciuta,
vivo ancora il sogno,
in cui cielo sei piovuta.
Taccio pur soffrendo,
non capisco quel
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Scelgo te,
il tuo angelico volto,
percepisco il tuo profumo,
da esso sono avvolto.
Scalerei montagne,
per averti tra le braccia,
inglobarti nella pelle,
e sperar che tutto taccia.
Chissá se t'accorgerai,
ch'io sono li al tuo
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Adoro quei capelli,
lunghi ed ondeggianti,
ed i suoi grandi occhi,
castani e luccicanti.
Adoro le pupille,
e gli isolotti neri,
i quali in esse vivono,
celando dei misteri.
Adoro le sue labbra,
senza alcun rossetto,
sembran quasi
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Vago con la mente,
mi fermo, ascolto,
il tremolio di foglie,
pare un docile lamento.
Il pianoforte parla,
lascia andare la sua musica,
leggera come piuma,
che sembra quasi magica.
Vago con il cuore,
il battito è veloce,
carezza della
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L'attimo più giusto,
per dirti che t'amavo,
rimaneva sempre il solito,
tu dormivi, io ascoltavo.
Quelle due parole,
forse in te vagavano,
dentro la tua anima,
ove spero si posavano.
Magari tu le udivi,
soltanto inconsciamente,
io
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Ed ora son crollato,
pervaso da paura,
a scriver come prima,
è diventata dura.
Scrivevo senza accorgermi,
di vita mia ed altrui,
divenni poco intimo,
agli occhi di chi amai.
Apprezzo chi è sincero,
sbatte in faccia la
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Parlo di te,
non riesco a farne a meno,
dopo solo due parole,
il mio cuor di gioia è pieno.
Guardo in alto il cielo cupo,
tra le nuvole intravedo,
uno spicchio della luna,
con i fuochi da corredo.
Credo nell'amore folle,
in quei pazzi
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| Sono affossato,
senza respiro,
in questa giornata,
il rigore non tiro.
Scrivo svogliato,
nelle mani poca forza,
l'inchiostro forse basta,
per togliere la scorza.
Mi piego su me stesso,
tra il dolore ed i pensieri,
posso ammettere
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| Un dorato pomeriggio,
le campagne da esplorare,
richiamarono i ricordi,
dopo tutto quel viaggiare.
Raccolto giusto in tempo,
il frutto di stagione,
gustarlo all'immediato,
donò liberazione.
Vecchi e logori giocattoli,
alla muffa
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| Ogni parola scritta,
fu un bacio a te donato,
forse neanche lungo,
ma intenso, esagerato.
Fu una lacrima perduta,
caduta nel profondo,
su di un foglio stropicciato,
quasi antico sullo sfondo.
Fu uno sguardo nel silenzio,
che a tacer non ci
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| La sua primavera,
il sapore di fiori,
dei quali i profumi,
ricordano gli allori.
Ascolta gli uccelli,
osserva il paesaggio,
domande in lui sorgono,
sul senso del viaggio.
Chiuso in ospedale,
costretto da un malore,
infinito pare il
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| Scrivo per te,
con le braccia deboli,
non lascio la mia penna,
per l'avvenir dei secoli.
Scrivo per te,
se l'umore crolla,
in quest'ambiente cupo,
che di dolor circonda.
Scrivo per te,
perché mi sei vicina,
pur stando assai
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Invia un messaggio privato a Stefano Castellano.
| Buongiorno da qui,
dove sole non batte,
dove odo i lamenti,
ed osservo le lotte.
Buonasera da qui,
dove luna non compare,
dove ci son visite,
dei cari per amare.
Buonanotte da qui,
dove il silenzio brama,
il dolore è alle
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| In contatto con lei,
il brivido trafigge,
inebria la sua mente,
e solo amore infligge.
Baciare la sua pelle,
liscia come seta,
come nulla al mondo,
cura il suo poeta.
Le soffici labbra,
sul suo corpo ballano,
incontrano le sue,
per voler si
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| Nelle parole immersa,
capí la loro essenza,
il gusto di un suo pianto,
amaro in una stanza.
Seguiva loro ovunque,
dinanzi le apparivano,
alla luce di quel sole,
non si nascondevano.
Leggendole sul libro,
su un social conosciuto,
gli
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| Ragazza non è facile,
prender penna,
e osare scrivere.
In passato ci hai provato,
dici senza risultato,
le tue lacrime scendevano,
su di un foglio già bagnato.
Ragazza non è semplice,
andare avanti e fingere,
l'emozioni
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| Fratello sei il riflesso,
semplicità m'insegni,
come specchio qui di fronte,
i contorni miei disegni.
Fratello sei il bisogno,
primario per la vita,
insegni l'altruismo,
rendendola infinita.
Fratello sei la luce,
illumini le
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| Ai bordi del silenzio,
c'è un burrone senza fine,
sguazzando nel suo interno,
a punger son le spine.
Ai bordi del silenzio,
si trasmette la realtà,
con il maggiore tasso,
d'importanza e verità.
Ai bordi del silenzio,
ci
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| I brividi scorrono,
lungo la mia schiena,
i miei occhi appaiono,
come fiume in piena.
Il respiro s'accorcia,
i battiti aumentano,
il cuore s'allarga,
e serve più ossigeno.
Sparisce il mondo attorno,
divengo trasparente,
si crea
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| A giocar coi sentimenti,
il pentimento arriva,
è il solo risultato,
che porta alla deriva.
Ad aspettare invano,
si perdon le occasioni,
ma questo è relativo,
in certe situazioni.
A dir parole in faccia,
si rischia
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| Amai quel che contava,
amai chi al mio fianco,
coi fatti si presentava.
Amai le parole,
mi fidavo di esse,
se venivan dimostrate,
non solo nelle feste.
Amai la coerenza,
dell'essere umano,
amai quando esso,
donava una mano.
Amai quel
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| L'auto sostava,
su strada di paese,
deserta di persone,
l'ora tarda era palese.
I vetri appannati,
da respiri ed emozioni,
da immensi e forti abbracci,
al narrar di situazioni.
Felicità pervase,
l'amicizia lì
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| Oramai è notte fonda,
il paesano focolare,
scalda chi rimane attorno,
chi vuol farsi coccolare.
Sorvola nell'aria,
musica salentina,
è quella popolare,
non vive mai in cantina.
Accanto persone,
che non vedo ormai da tempo,
e
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| Ricordo il vestito,
blu scuro lo sfondo,
i bianchi fiorellini,
posati in sottofondo.
Ricordo lo shock,
dinanzi a lei immobile,
al suo sorriso puro,
angelico e instancabile.
Ricordo il battito,
il suo forte aumentare,
la visione del suo
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| Lacrime a Lui care,
incessanti crollarono,
scivolarono su Lei,
sulle braccia si posarono.
Lacrime a Lei care,
crollarono anch'esse,
scivolarono su Lui,
sulle sue spalle spesse.
Spontaneo venne il gesto,
un dolce movimento,
del capo verso il
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| Fu ancora mattina,
nacque il nuovo giorno,
in cui dominò rugiada,
a fare da contorno.
Da solita routine,
andò a scrutar la posta,
e tra le varie lettere,
una fu protagonista.
Destinata a lui,
da parte di un'amica,
che scrisse
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