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Stefano Castellano
Le 138 poesie di Stefano Castellano
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Semplicemente uomo,
ed equilibrio nella vita,
la differenza insegni,
tra lo svago e la fatica.
Semplicemente uomo,
e guida per chi ha voglia,
di legger le tue storie,
come vene s’una foglia.
Semplicemente uomo,
e stimolo per crescere,
sei
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E stasera va cosi,
oramai non ci si crede,
piangi solo per amore
e per esso hai pura fede.
Ti soffermi s’una lacrima,
senti il peso dei suoi passi,
scende per toccar gli zigomi,
evitando i fori sparsi.
Prendi in mano le tue idee,
quelle bozze
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Da sempre in cuor mio,
vinse la semplicità,
ma vivo un amore
che va oltre la realtà.
Muoio di te,
manchi troppo,
non resisto,
ti penso in ogni istante
esplodo ed impazzisco.
Un pugnale mi trafigge
alla fatidica domanda,
divide il corpo
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Ti lasciasti guardare
dalla finestra d’un locale
languida com’eri.
Ricordo che m’accorsi,
del tuo essere speciale,
quando in quella notte fonda,
illuminasti il mio essenziale.
La tua bianca luce,
come veste d’una sposa,
fece luccicare,
la
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Un tempo
alquanto lungo scorse,
prima ch'egli,
incredulo dinanzi
ad uno schermo,
avvertí il ritorno
d'una brezza adolescenziale
nello scriver della vita
all'amicizia liceale.
Men che mai
perse le immagini
ritraenti quegli
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Andando incontro al mio dovere
m'accorsi compiaciuto
che, ogni singolo passo,
portò con sé
un sorriso da bambino.
L'aria richiamò l'estate
e l'erba appena tosata
regalò all'olfatto
un senso di libertà
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L'auto mangia l'asfalto,
pian piano,
senza alcuna fretta.
La selvaggina
m'attraversa davanti.
Gli occhi lucidi dei gatti,
le zampe veloci delle volpi,
le spine dei piccoli ricci.
Tutti sembrano felici
d'indicarmi la strada.
Cammino
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La frase maledetta,
come un pugnale
ben calibrato e
trafitto in petto,
apre qualsivoglia dubbio
in un letto di sensazioni
a lui estranee.
La mestizia d'un tempo
torna in balzo,
il senso dell'io incompreso
sposa l'atteggiamento
più
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Un quadrifoglio
nel bel mezzo
di cotanti fili d'erba.
La rarità del suo
indescrivibile essere
m'affascinó.
Nel suo animo
albergava la bontà,
quella vera e pura
ch'io fortunatamente
ebbi modo di conoscere.
Il suo
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Oggi,
come non mai,
manchi te.
In una spirale
d'emozioni
manca quella piú grande,
quella che piú
mi fa sentire bene.
Un mutamento
di personalità
sembra avere la meglio
in un periodo
di tale concentrazione.
Sembro
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Se non amasse,
il peso del tempo
mai capirebbe.
Quanto a lungo
dura un giorno,
senza Lei
nel suo contorno.
Se non amasse,
le splendide stagioni
mai conoscerebbe.
Starle accanto,
e a fondo viverla,
è l'estate in piena
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Un solco lungo
tra le curve di montagna
ci costringe a rallentare.
L'asfalto instabile
ha permesso la sua nascita.
Vietato fermarsi.
Circondati da ostacoli
che non uccidono,
ma alterano
il nostro cammino,
non abbiamo scelta.
Li
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Mi coprii
guardando il gelo
al di fuori della stanza.
Tempesta di neve
avvolse il posto
ove di essa
è raro veder l'ombra.
Vestì il paese
di un abito insolito,
quello che mai gli appartenne.
Odiai quel freddo,
come sempre
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Semplice ondeggiare,
d'una musica leggera,
attraverso la finestra,
guardò una storia vera.
Buio pesto,
luna in sciopero,
stelle coperte
da un lenzuolo di nuvole.
Il bisogno di luce
fu tanto,
a tal punto da
doverla immaginare
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M'affaccio nel passato,
in quel piccolo paesino,
laddove casa nostra,
era il fondo del vicino.
L'eco delle voci
di noi piccoli a giocare,
tra una campagna e l'altra,
con le bici a gareggiare.
Le grida della nonna
nel primo
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Di fronte ad occhi umili,
tu fosti Dea incantevole,
riuscisti a render forte
il punto mio più debole.
Firenze a far da sfondo,
al nostro lungo abbraccio,
tra l'Arno e Ponte Vecchio,
tra Dante e poi Boccaccio.
Il vento scompigliava
le
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Invia un messaggio privato a Stefano Castellano.
La mia grande mano,
posata sui suoi zigomi,
diede un significato,
a quei magici attimi.
La mia carezza dolce,
fece scorrere le dita,
sulle sue guance soffici,
una rosa è poi fiorita.
La mia malinconia,
ora fa sentirmi solo,
di Lei la
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Mi sono accorto amico,
sei mancato in questo tempo,
ho rivisto i giorni nostri,
nei ricordi nel frattempo.
Nel nostro forte abbraccio,
quasi cola una mia lacrima,
un riconoscimento,
una parte mia dell'anima.
Tutto quello ch'è
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Sono un assassino,
ho ucciso la pretesa,
lasciandola marcire,
solamente per difesa.
Sono un sognatore nato,
dono sempre quel che posso,
mi sono illuso a volte,
sotterrandomi in un fosso.
Sono il mio miglior dottore,
avró cura di me
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Volli inchinarmi,
dinanzi alla sua bellezza,
acuta a tal punto,
da far crescer l'imbarazzo,
raro nella mia persona.
Osservai le sue labbra,
il suo labiale,
e quasi non ascoltai piú nulla.
Mi persi nel battito,
ch'era forte in
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Mi circondo di te,
di te,
infine anche di te.
Te che sei un libro aperto,
dalle sembianze umane,
te che sei persona vera,
sei ricchezza che rimane.
Te sul ciglio d'un balcone,
che dimostri d'esser libera,
mi narri qualche pagina,
sei
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In ottobre,
al calar del sole,
il cielo piange.
Cadono gocce,
come secche foglie,
cadono dagli alberi.
Tutto è allestito accuratamente
tra squarci di temporali.
Un dipinto sfumato,
grigio e corallo,
parla.
Racconta
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Se solo vedreste
quel che vedono i miei occhi,
rimarreste estasiati
dalla cotanta sua bellezza,
increduli che possa essere reale.
Se solo udireste
con le mie orecchie
la sua voce,
pensereste che il suo suono
deriva da una chitarra
suonata
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Non è un traguardo,
né un obiettivo,
quel che li porta qui,
è amore a fuoco vivo.
Alti e bassi ci son stati,
forse sempre ci saranno,
solamente stando insieme,
loro li combatteranno.
Agli inizi fu difficile,
cercare
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Vogare nel lago,
con lei ed il tramonto,
non ebbe paragoni,
nessun tipo confronto.
In ogni insenatura,
nelle pause di piacere,
volarono dei baci,
con dediche sincere.
Tra la quiete e la pace,
l'amore era in tempesta,
smuoveva quelle
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Presente all'appello,
il sorriso perenne,
sul volto della donna,
che scavalca le transenne.
Impedisce a chiunque,
e a qualunque cosa accada,
di rubarlo dalla bocca,
di sbarrare la sua strada.
Nonostante le notizie,
dal sapore molto
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Certe sere cicatrici,
al ritorno da vacanze,
prendon sopravvento,
accorciando le distanze.
Pur con la ferita chiusa,
a sfiorar ci si fa male,
è la legge dei ricordi,
delle volte un po' brutale
Un attimo prima,
abitava sul cielo,
ora
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Fissai l'angolo laggiù,
quello della sua dimora,
al di fuori attesi ansioso,
osservando spesso l'ora.
Tutto sembrò magico,
anche quelle poche foglie,
mosse dal leggero vento,
che denuda le mie voglie.
Aspettai e la
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Parla di te,
il mio sorriso costante,
compare sulla bocca,
anche quando sei distante.
Parla di te,
la riva di quel mare,
che osservandola ricorda,
i pomeriggi a passeggiare.
Parla di te,
il mio sguardo perso,
in mezzo a qualche vuoto,
nel
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Il ponte s’affacciava,
tra il grande lago e il mare,
sorprese imprevedibili,
ti vollero abbagliare.
Stupore nei tuoi occhi,
accompagnava la serata,
codesta una dell’ultime,
di quell’estate andata.
A domanda inaspettata,
fu un abbraccio la
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138 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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