| Passeggio su un mondo,
che fa del suo giusto,
un pensiero contorto,
che mette in contrasto.
Osservo le sue acque,
che calmano l’interno,
bagnando le ferite,
che ho scordato nell’inferno.
Prevengo e cammino,
sulle sue fertili terre,
ma so
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| E poi...
E poi ci sono
quei giorni.
Giorni che mai
avresti pensato
potessero esser cosi belli.
Senza neanche sentir
la sua voce,
ti rende felice
il pensiero che le dedichi.
Lei è ovunque.
È nella stanza,
avvolta dalla
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| Sei alba del mattino,
regali lo spettacolo,
con mille sfumature,
scavalchi ogni tuo ostacolo.
Sei sole a mezzogiorno,
perpendicolari i raggi,
elimini le ombre,
illumini i paesaggi.
Sei l'arancio del tramonto,
ti posi da lenzuolo,
su noi
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| Nel mezzo della notte,
lasciai pesanti parole,
uscire dal mio cuore.
Tu dormivi,
forse sognavi,
e, nello stesso tempo,
speranza mi avvolse,
al pensar che,
nei tuoi sogni,
vivo io, per quello che sono,
per quello che son sempre stato.
Ti
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| Fuori dal gregge,
prenderai la strada,
dove non conta,
vestire alla moda.
Fuori dal gregge,
sarai controcorrente,
verrai sempre osservato,
da nemico latitante.
Fuori dal gregge,
la società è quel muro,
che puoi sfondar da
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| Silenzio fu,
a smuover l'emozioni,
dinanzi a quella Musa,
in strane situazioni.
Il passeggiar notturno,
riusciva a far scoccare,
mille e più scintille,
sulla costa di quel mare.
Il cielo su di essi,
faceva da lenzuolo,
coprendo i
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| Ricordi fai volare,
sulle onde del mio mare,
che si infrangono su scogli,
regalando applausi folli.
Come foglie d'autunno,
fai volar pensieri,
spinti dal tuo Vento,
che ormai sembra un lamento.
Quel lamento è forte,
come un suono
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| Io e tuo figlio siamo qui,
nel profondo lo sappiamo,
non sarai con noi in eterno,
a darci forza in quest’inferno.
Respirando un po’ a fatica,
parli a noi del paradiso,
ed è sempre bello crederti,
perché detto col sorriso.
Ci abbracciamo pur
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| Al visitare alcuni luoghi,
della mia amata terra,
si spalancò il mio cuore,
e nel partir poi fece guerra.
Da Leuca sino ad Otranto,
ci adagiammo quell’estate,
sulle coste salentine,
dalle baie frastagliate.
Delle calette più
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| E venne un’altra notte,
non dormii poi tanto bene,
però feci un nuovo sogno,
in cui al Liga offrii da bere.
Parlammo molto tempo,
tanto quasi da scordarmi,
di catturar l’istante,
con il quale emozionarmi.
Imbarazzato poi ricordo,
che da fan
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| È tornata quella sera,
in cui crollano le dighe,
han bisogno di sfociare,
lungo le mie nuove rughe.
Chiedo ausilio a quel cantante,
che da sempre mi comprende,
m’anziché ascoltarlo in auto,
ora in tele mi sorprende.
Del mio strano
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| Malgrado a volte sembri,
che dall’alto ti guardiamo,
Nonna, l’apparenza inganna,
noi dal basso t’ammiriamo.
Il destino è stato infame,
s’una sedia t’ha legata,
divenuta poi il tuo trono,
ove regni da sovrana.
Una vita di preghiere,
per i
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| La mia luce s’è affiochita,
e non avrei voluto,
infine son cambiato,
senza a fondo aver vissuto.
Ho accantonato sogni,
gli obiettivi li ho perduti,
ho cercato ispirazione,
anche in posti sconosciuti.
Mi allontano dalla gente,
cerco un luogo
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| Ho prenotato viaggi,
con ritorni sempre annessi,
farne uno sola andata,
sembra quasi che io scherzi.
Mi chiedo se sia giusto,
col passato mi confronto,
e se qualcosa l’ho trasmessa,
vorrà dire che son pronto.
La paura dell’ignoto,
resta
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| L’anno nell’ombra,
ci divise per colori,
dall’inizio quel che accadde,
buttò giù tutti gli umori.
Dipinti di giallo,
ci si spostava,
quel po di cautela,
però non bastava.
Dipinti d’arancio,
l’inganno appariva,
chi usciva comunque,
chi al
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| Cercai di trovare,
i tuoi forti lineamenti,
in quelli di tuo figlio,
non potei fare altrimenti.
Lo scrutai poi nel parlare,
nel sorridere e narrare,
i ricordi che di te,
riaffioravano col mare.
Gli occhi strariparono,
cedettero le
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Invia un messaggio privato a Stefano Castellano.
| Mi son sentito grande,
perché ho visto in lui me stesso,
a otto anni di vantaggio,
ma come noi senza il permesso.
Mi son sentito grande,
nel rivivere in un lampo,
noi sfrecciando sulla strada,
come per non perder tempo.
Mi son sentito
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| Leggo il tuo nome,
scorrendo in rubrica,
mi provoca un male,
il respiro fatica.
Di nostalgia mi nutro,
solo un rimpianto appare,
quel contatto tra di noi,
e non quello al cellulare.
Quell’ultimo abbraccio,
dalla legge a noi negato,
a
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| Abbiamo il bisogno,
di tutti fino in fondo,
per poter vivere bene,
in questo nostro mondo.
Il bisogno di qualcuno,
che c’insegni a camminare,
e al momento più opportuno,
che poi ci lasci andare.
Il bisogno di chi suda,
per produrre il cibo
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| Un grande cuore,
che pulsa d’affetto,
da sempre al mio fianco,
tra un bacio e un dispetto.
Un litigio dietro l’angolo,
ci aspetta quieto e attento,
affiancato dal nervoso,
che accompagna quel momento.
La diversità c’insegna,
che c’è sempre da
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| Nuoto in questa quarantena,
come squalo in una gabbia,
cerco almeno di sognare,
una nostra nuova alba.
Sogno il viaggio,
tu l’obiettivo,
non dormo, guardo fuori,
poi la musica e sospiro.
Sorrido guardando,
il riflesso sul vetro,
e nei miei
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| I cantanti sono amici,
che con musica e parole,
fanno respirare il cuore,
tra la gioia ed il dolore.
Son l’abbraccio che cerchiamo,
quando ci sentiamo persi,
rileggendo i loro testi,
ritroviamo poi noi stessi.
Sembran come trampolini,
quando
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| A coltivar m’avvio,
l’amata terra tua,
ahimè da allora incolta,
per involontaria scelta.
Esperienza non ho alcuna,
e vorrei che s’io sbagliassi,
mi prendessi per le orecchie,
e magari mi spronassi.
Al toccarla riconosco,
nel profondo i tuoi
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| Una chitarra senza corde,
una reflex senza scatti,
un’estate senza il mare,
una campagna senza frutti.
Un uccello senza ali,
un giardino senza fiori,
una notte senza stelle,
un tramonto senza colori.
Un oceano senza pesci,
una Terra senza il
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| Chi parlava di futuro,
chi credeva fosse un duro,
chi pensava al dio denaro,
chi viveva un po’ da ignaro.
Chi mancava di rispetto,
chi fingeva di capire,
chi non comprendeva mai,
chi rischiava di morire.
Chi restava chiuso in casa,
chi
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| Noi,
la vita,
l’amore ed il cuore,
noi,
la natura e il percorso che vuole.
Noi,
l’amicizia,
tra verità e finzione,
noi,
l’altruismo e la sua sensazione.
Noi,
il lavoro,
il denaro ed il pane,
noi,
la carriera o il dovere per
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| Una vita senza Voi,
è palese, non ha senso,
chi di noi non lo comprende,
rischia d’essere sommerso.
Vi han dedicato ovunque,
milioni di canzoni,
da sempre siete state,
fonti delle ispirazioni.
Come fiori nell’asfalto,
resistete ad ogni
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| Dal mio letto
riscrivo di lei.
Guardo verso le campagne,
vedo sagome diverse,
e gingillano le chiome,
sembrano anime disperse.
La sua bianca e soave luce,
dalla mia finestra filtra,
s’impegna nel combattere,
la notte lunga e tetra.
Delle
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| E ci son cose che,
oramai più non vivrai,
manca la materia prima,
chissà se mai la riavrai.
Son quelle cose che,
seppur semplici ti mancano,
davan sfogo a quello schifo,
che vagava attorno al mondo.
Le ricordi col sorriso,
mentre hai dentro
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| Accolse il giovane figliuolo,
nella sua splendida dimora,
aprì le porte del suo cuore,
narrando un po com’era allora.
Narrò del tuono maledetto,
del giorno in cui colpì il suo tetto,
tra la paura ed il terrore,
sembravan giorni quelle
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