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♦ Gianluca Leissring Lauricella | |
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Anna Rossi
Le 644 poesie di Anna Rossi
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M’acceca il tuo vedere
o sole...
eppur non rischiari
l’ombra mia.
Ti guardo spartir
il cielo fra luce e buio,
tu cantore del dì
quieto nel lungo archeggiare
rallegri i mesti cuori...
Allor perché di lucore
non imbelletti
pur i miei
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Il chiaro di luce
arride agli astri
l’eco della notte
lambisce l’anima...
Eterna domanda
risuona nei lembi del cuore
perché sol’io Signore?
Non teme risposta
colui che ben la conosce
d’accanto il pianto
è ancor più librante
il penar
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Celere l’andare
verso passi ignoti,
la mente sceglie
un viaggio senza remore.
Persa fra figure
e allucinati
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Le ignude mani
m'accarezzano
in un freddo abbraccio.
Esile la voce
mi solleva ricordi
d'un tempo migliore.
Gli occhi
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S'ergono militi filari
spettrali sequenze
d'un verde antico.
Affiancati in alterna corsa
d'aceri e pruni abeti.
Un sibilo scricchiola
le frasche nude
e par lontano
l'ombra dolce
di lucenti lamine
al sol della stagione in fiore.
Raccolgo il
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Odor di muschio
esala dal manto
d'alberi in sonno.
Accordi silenti
agli abbracci di passeri
impauri.
Tralci sparuti
s'alzano in croce
come torce spente
in cerca di tepore
che nenia il dormire.
Cammino...
sospesa sui passi
e assaporo la
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| S'affrettano pensieri
nel fuggir verso l'ignoto...
continuo migrare
negli affanni come esuli.
Arresi alla foga d'un
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Al passo cadenzato
rugghia il tempo,
lamentoso ruffiano
mentitore t'abbraccia.
Bisbigliando con l'incedere lento
che mai d'accanto
cesserà il suo ticchio
fendere sprazzi,
di luce e buio.
Ma nebbiosa la via
s'oscura e
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Sii forte
nell’udir scoppiare il cuore.
Forte come il vento
che smuove le onde
in un sol momento.
La roccia al passar
della grandine,
la canna che s’abbassa
e non si rompe,
il seme calpestato
ma rinasce rigoglio.
Risolleva lo sguardo
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| Parole vuote nel fiorettare
versi eccelsi da decantare.
Poeti al ritrovo
di suoni altisonanti
discorsi
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Un blando sentire
il cuore che parla al freddo
del tiepido sole d’inverno
Fievoli scorci di luce
tra i rami rinsecchiti
d’un bosco brullo,
che par senza vita...
ma nelle viscere
brucia latente
il nuovo germoglio
Così...
se pur debole
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La città tacita
canzonata da una notte
svestita d'incanto.
Il nero lugubre canto
sfiora al suo passo
vicoli di
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L'azzurro perlato
placido nel suo sonno
m'appare...
l'acqua cheta
sussurra dolci nenie
e mille luci colorano
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Finalmente è arrivato
il gran giorno ben sperato...
Dopo sei lustri di precariato
zigana ingombrante
per scuole e
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Rimiro lo stellante
e caduche speranze
sciamano da un animo
intristito.
Spersa fra le tue parole
non trovo più il
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Satura di bugie
ad arte catalogate
e con pelle di serpente
custodite.
Megere che di pozioni
malefiche fan
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Invia un messaggio privato a Anna Rossi.
Indirizzo personale di Anna Rossi: annarossi.scrivere.info
Il cuore strappato, dilaniato
in sanguinanti pezzi
dall’ombroso cane
della superficialità
Dolore lancinante,
gli occhi attoniti...
nell’udir il senso dell’abbandono
Crude parole
dall’amata bocca,
che poc’anzi
avevi posato
il sapore delle
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| Il mare s'infuria
urlando la schiuma al cielo
la barca s'alza
s'impenna, gira e rigira
il buio divora gli anni
e
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Eccomi qua
scrollate di dosso
ragnatele e muffe
sembro nuovo.
Già il nuovo...
Così almeno mi chiamano
illusi uomini
aggrappati a sogni e chimere.
Ebbene son sempre io
mascherato da lustrini luccicanti
botti, coriandoli e
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| Sentir la vita in fuga
come del vento l'alito
come del mare il mosso
come il granello di polvere
che nell'aria scompare.
Eppur di sogni
ancor si vuol gioire
che sian chimere
confuse come ombre
o astri sfumati in pulviscolo
nell'essenza del
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| Una luce stellata
allarga l'orizzonte.
Gioite pastori
è nato il Signore!
Umile s'è mostrato
e agnello
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Mi vedo in te
fra prati a macchia
di petali rossi...
Ascolto i tocchi ansanti
sulla calda pelle
a riempir d’ardore
il mio intimo calore.
M’immergo nel tuo essere fragile...
mi rivedo ad inseguire
freschi voli d’aquiloni
oltre la libertà del
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| Una folata sferzando
si fa breccia
fra i vecchi loculi
immemori...
né un fiore
né un pensiero
aleggia a
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Pigola il tempo
senza lamenti
com'io sospesa in una bolla
di silenzi forzati
ove la voce resta strozzata
di aborti mai nati.
Mi trascino in lievito
di sabbie mobili
e il risucchio è tale
che soffoco il mio vivere.
Nullo par l'arduo
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| S'apre a corolla
fragranza odorosa
e di delizia m'inebrio...
di te che racchiudi
nei petali a farfalla
dell'amore l'essenza.
Odor senza tempo
oh donna
che al mondo
doni la vita.
Così un dolce nettare
dai seni turgidi
l'infante
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L’alba sbadiglia rosea
e sboccia con un timido sole.
L’albero di noce
crocchia i rami
al passo del vento
un passero
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Lasciati respirare
dal mondo...
non lasciare le nuvole
abbuiare la tua luce.
Liberati dalle catene
che
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| Respirano le vecchie mura
di storia colmano i passi,
tocchi di mani
lasciati come ombre,
sulla calce bianca.
Viaggi di
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L’aria s’accartoccia di nuvole
il vento spazia libero
fra i campi brulli
Nudi gli alti pioppi,
dondoli si sfiorano
crepitando,
e il freddo raggela
piccole ali
Frugo il cielo che s’imbruna
e l’improvviso picchiettare della
leggi
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| Fiocca fiocca
lieve lieve
tutto s'ammanta di neve.
Cristalli di luce
e pioggia di bianco
riluce d'incanto
il bosco
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644 poesie trovate. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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