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Eleonora Strazzante
Le 62 poesie di Eleonora Strazzante
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Vola la mia anima,
là, fin su il cornicione
in cui il mio respiro ormai s'espande
come in un cieco fluttuare.
In un bisbiglio di luce,
i raggi vitrei di un sole di marmo
illuminano il mio albeggiare
in voluttuosi colori
che su tele
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Ho rivelato i miei segreti dolori,
su un foglio
in un'aula affollata.
Nell'aria pregna di rabbie contenute,
condividevo con compagni quotidiani
la stessa sorte,
la mala sventura
che in quegli istanti ci attanagliava.
Senza respiro,
sospesa
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Puoi ingannarmi è vero!
Gioco di luce è il tempo che non muore.
In fragranze dissonanti,
ricreo il mio destino,
fuoco che riluce fiero
nella rugiada della mia carne
che brucia d'aurore.
La mia sorgente non s'estingue
nel tempio
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In Te ho riposto il mio Dolore
O Speranza!
In Te,
sorella,
mai esistita tra le note ostinate
dei miei sogni criminali.
Nel risucchio
delle mie funebri lacrime,
sono affogata,
elargendo neri incubi
verso baratri
di
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Esplorando la folla evanescente,
tra mille volti
e infiniti nomi,
t'ho cercato
senza scorgere,
in indizi fugaci,
la tua flebile essenza.
Infame impostore!
T'immagino mentre procedi tra la gente,
sul tuo cammino
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Amore:
Dio per gli amanti
nell'alba del loro primo furore,
con la tua metamorfosi d'orrore,
tra le tue deliranti ebbrezze
e i tuoi neri piaceri,
sei invece nemico della Vita.
In colori smorti dell'arte,
tu diventi immortale
col tuo
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Nel soffice abbandono
dei tuoi ricci
imperlati dal tuo piacere,
l'anima mia sprofonda
come in un frutteto
sgargiante
di un profumo stregato.
Le tue iridi,
nel loro magico fluire,
mi penetrano
con l'ineffabile rapimento
di un
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Mezzanotte e due minuti
l'ultimo atto,
in cui i nostri occhi
si mescolarono
col loro inconfessabile segreto.
L'Addio definitivo,
che ci inchiodava
nell'ultima notte di peccato,
ormai è giunto
e consapevole
sorrido nel
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Bello come un morto,
m'hai istruito
col tuo raffinato gusto luciferino,
all'Orrore
insinuandoti
col tuo fascino d'aguzzino
nella mente mia contorta,
rendendomi schiava deliziata
dei tuoi eccessi disperati.
Coi tuoi giochi
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Coi frammenti del mio orgoglio
a volte maledico
il mio intelletto
perché ti condanna
a scrutare i tuoi demoni.
Nella foga della mia ingenuità,
ho maledetto altresì
l'incertezza
chiara come l'aurora,
nella quale
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Nel diluvio devastato
dal muro potente
della tua ostinata incostanza,
cade come un peso vissuto
l'atroce Verità,
creando zampilli d'Inferno
con segreti oscuri
che vagano
come cadaveri senza rifugio.
Seppur dici
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Eleonora Strazzante.
Se avessi potuto,
ancora in posizione fetale,
avrei chiesto al Cielo
il mio aborto
mischiandomi così
alla cenere
della mia adorata salvezza.
Maledetto sia il giorno,
del mio ipocrita concepimento,
quando ai gemiti
e agli atti
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Tu sei l'imago della mia follia
che dipinge il morbo
della mia rossa aurora.
Sento già il demone
accendersi in me
come un rudere che m'invade
col suo incantevole ricordo.
Timida s'affaccia la Speranza
e
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| Campane stridenti
rintoccano
con singhiozzi ubriachi,
la mia marcia funebre
errante nell'atroce coscienza.
M'insulto ancora amandoti!
In quei fitti rantoli,
in risposta ad echi vibranti,
ritrovo la mia unica
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| Credevi fosse
una vittoria
il tuo immondo potere
impregnato d'inferno.
Mentre illuso affioravi,
io emergevo silenziosa
col mio sadico sbocciare.
Prigione di cristallo
i miei baci fasulli
che t'inchiodavano al mio corpo,
come
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| Sii bella anima mia
coi tuoi segreti
intrisi di lacrime mai viste.
L'incenso del Paradiso
non si può accomunare al tuo regno vigoroso
oltraggiato dai morsi senza denti
di una febbre infernale.
Nel vuoto noto del tuo
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| Mi opprime il sospetto
d'esserti simile
nel far bere lacrime
a prigionieri dei nostri letti.
Con la polvere,
crudelmente folgoriamo
quel cuore a noi tanto fedele,
piegando a noi,
ignare volontà
striscianti come
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| Ingordo e implacabile,
come belva ostile,
il mio Spirito
colmo di cattivi raggi
come la peste che già fiuta
il martirio della tomba.
Senza mattino ormai
s'agita il mio cuore
che rode col suo sonoro Inferno
e
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Come guerrieri, nel loro eterno silenzio,
ci aggrappiamo alla vita
assaporando, nella bellezza che fugge,
il dolce indugio
che cova l'addio disperato.
Mai più berrò
il dolore selvaggio
custodito dalla mia carne
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Sola in mezzo al nulla.
Nel trapasso di un mattino disperato,
solo in quel cielo grigio rivedevo casa.
Sdegno, orrore, brividi, affanno!
Il mio cuore,
bloccato nel suo pesante fardello,
ricercava l'aurora di monti lontani.
Oh Casa,
mia
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62 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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