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Gianna Occhipinti
Le 200 poesie di Gianna Occhipinti
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Il cielo mi sorprende,
pallido il suo volto.
Cerco i suoi occhi chiari
fra le trame dell’apparire
dove l’incertezza si rivela
prodiga di dettagli.
Chiusa in una chimera
sciolgo pensieri arcobaleno
tra le maglie del giorno
in una brezza di Luna
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Primavera infiora
tra prati di colore
e malve clandestine,
in una danza di turchine note.
Si sbriciola la terra
al peso dell’Inverno
e
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Ho affidato
l’eco dei miei silenzi
al tepore di una preghiera,
bevuto il vino della solitudine
con
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Desiderio,
come miele che si spande
scivola a valle
tra le correnti dorate
di flutti che
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| Hai strappato un sorriso
alle macerie di prati solitari;
ti sei arrampicato sul tempo
a sorbire ricette amare,
misture di malinconia.
Hai annoverato canzoni
da strimpellare agli orizzonti,
velati e indifesi come le parole.
Ti sei calato
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Aggrappati
ai rami del tempo
sfioriamo la scia dei nostri voli,
senza lasciare traccia.
E ci nascondiamo
dal vuoto di
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| Ti respiro
nei silenzi imbronciati di parole
dove l’armonia si perde
e ti vengo a cercare
oltre le sponde del silenzio
Ti respiro
nel vuoto dei tuoi passi
freddi sull’asfalto
lontano dalla malinconia
ma ti cerco ancora ...
Ti
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| Come polvere lunare
discesa dal cielo
caprioli festosa
sui picchi del silenzio.
Tacito il sussurro
degli increduli passanti
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Nitida
nel suo bagliore di seta
l'allegra campagna si desta
tra foglie stinte,
nel silenzio della sua nudità.
Affiora e balzella la
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| Raggiante
su un letto di stelle
mi appare il tuo volto
di amabile Madre
dispensatrice di pace e d'amore.
Lo sguardo tuo mi avvolge
e intenerisce di luce il mio cuore
quando a te confido e affido
i miei sogni di madre,
speranzosa per i figli
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| Mi porto di te
il sorriso giocondo
le fossette dorate
rubiconde al sole d’estate.
I palpiti dei prati
al crepuscolo
di mattini d’autunno
velati di malinconia.
Mi resta di te
una foglia al vento
ora che non ci sei,
che irroro
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Non c’è ascolto
In questa valle
Romba il tuono
Del disagio
Si frantuma
Nei
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Il vento soffiava parole lacere,
quel giorno all’imbrunire,
mentre il vuoto ingoiava pezzi d’anima,
nel buio depistato
di una coltre nera.
Ed eri tu, ombra nella notte,
tessuto pungente tra le dita
sulla pelle madida,
ambrata di stelle.
Le
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| Ti guardo,
fra i tralicci di un pensiero arruffato,
vittima del dissapore.
Tu mi guardi
come cavia che si snoda,
su di una ruota
che ciondola inchiostri di parole.
Che penetrano fino allo spasmo
Ma io risorgerò
come alba al
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| C'è qualche cosa
oltre l'andatura ancheggiante
di un'immagine furtiva.
Oltre un vestito cucito
a maschere e bagliori,
incipriato ai primi rintocchi della Luna.
C'è molto di più
di un velo che ondeggia
nel
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| Nel fiato
d'un lembo di fumo
ondeggia arcigna
la speranza
tra covoni rinsecchiti
di
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Gianna Occhipinti.
Un lembo di cielo avvolge
il velo della notte.
Nei pallidi pensieri
scivola il trastullo
del mite
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| Cigola all’alba la vecchia malinconia
dei sogni che s’increspano
sul tremolio delle onde.
Oltre l’azzurro,
nello spazio dei gabbiani,
tra le correnti ascensionali
il riverbero adorna ombre di seta
l’olezzo del glicine soave
nello sguardo di
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| Ripenso ancora a quel giardino
racchiuso nel Sole,
ai balocchi imbiancati dai silenzi,
alla nitida campagna,
rupestre in alcuni viottoli,
dove sciabordava
la frescura della sera,
ai crocicchi della Luna
agli angoli della fantasia,
al frinire
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| Porpora il velo
che posasti sui miei occhi,
libidine accesa
nel faro di un amore
non più acerbo.
Che si veste di uno sguardo bambino
quando ti vedo,
nel silenzioso incedere
dei tuoi passi dentro ai miei.
Dove ritrovo la mia
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| Nell'estate che va
ci sono silenzi d'ombra
che sferruzzano i pensieri,
sotto un sole occiduo
che spuma
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| All'ombra dei miei passi
rincorrevo il tempo
inesorabile e beffardo,
tra i carboni di una stella.
Fiutavo l'indomita certezza
che la vita è bella,
le sconfinate carezze dei deserti,
addomesticati dagli uragani,
che planavano a
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| Orme sulla sabbia
calpestano i pensieri,
lungo la battigia
infranta dalle onde.
Dove acque candide
sfidano procelle tempestose
e i solchi della notte
cedono ai passi del giorno,
in un'unica traccia di sole.
Orme silenziose
di chi insegue
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| Camminavo tra i giardini assenti
con il cuore in groppa ad una lacrima.
Percorrevo la sua figura,
come ombra sul selciato.
In fievole orazione,
l'amara quiete calcavo
ai piedi di uno zefiro azzurrino
dove vagheggiavano i miei
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| Scodinzola la Luna
tra le pieghe della notte
s'affaccia tenera all'alba
col suo musetto curioso.
Gorgheggia i sensi
al risveglio
non teme il giorno.
E, nel tramestio
della valle,
trova la gioia
d'un timido saluto
che
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| Sei ghiaccio
e tormenta
fulmine che trafigge il sole
acqua che scorre
nei grappoli del tempo.
Sei spiaggia dorata
di scogli
e salsedine
imbronciata al mattino.
Sei brace che arde,
cenere che soccombe
alla fiamma
e alimenta il
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| Intime percezioni
si srotolano
lungo il sentire
del corpo.
Frastornati richiami
in miriade di stelle
roteanti, palpabili
precipitano
su un letto
di trepida voglia.
Profumi di bocciolo
in feconda armonia
destano richiami d'amore.
Ora che
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Occhi vitrei
sul ciglio di un tramonto
a contemplare congiunzioni eteree
di note stonate.
In una notte che infuria
la danza
e penetra un
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| Come giglio, dal bianco divelto
sbiancava il tuo volto, lucente
nel grigiore del tempo.
Tu, fiore tra i fiori
grondante di rugiada
giacevi petalo in fondo al campo
sfiorando la terra del malvagio seme
che ne fece il tuo sepolcro.
E ora,
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| Come figura astratta, lo sguardo sdrucito
cammini dolente, sui passi lenti
della memoria.
Si confonde appena la tua ombra
sbircia come un guizzo
dai bidoni dell’assenza,
svuotata dentro un’anima
in pena.
Eppure,
occhi dentro occhi
senza
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200 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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