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Maria Manzari
Le 198 poesie di Maria Manzari
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Strano
non avere più parole da scrivere,
quando invece per le vie della mia mente
e del mio cuore si accavallano emozioni
che vogliono straripare tra queste pagine.
Strano
guardarsi intorno e ritrovarsi aggrappata
ad una effimera
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Io lo so
dove si nasconde la chiave,
io lo so dove cercare.
Non ci vuole poi cosi tanto,
ritrovare quella effimera
serenità archiviata tra le porte
socchiuse del futuro,
ho provato a spalancarle,
ho urlato il suo nome
ma tempeste
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Lo amai alla follia,
la follia viaggiava in me.
L'illusione
accartocciava i sogni,
smisi di fantasticare
lo
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É stato
l'invidia di tanti,
bagliore accecante
nei giorni più bui.
É stato
sino a quando una tempesta
mai vista é arrivata
cosi bruscamente spazzandolo via,
dando spazio a rigurgiti
sempre più celeri
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Ho visto castelli andare in frantumi
granelli di sabbia sciogliersi tra le onde.
Ho visto tempeste sprigionarsi in cieli azzurri,
il sole offuscarsi improvvisamente, senza preavviso, senza ragione.
Ho visto e sentito urla di dolore,
ho visto la
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Cerco di sparpagliare i miei pensieri
tra queste fibre sfilacciate
che si allentano dentro di me,
sprofondo nella malinconia dei ricordi
e zittisco questo rimbombo
impetuoso che non smette
di ululare.
Guardo quell'orizzonte,
e fiduciosa
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| Forse finirà
forse si rialzerà in volo
o forse
è già finito.
Ed io caparbia
allento le corde
sciolgo i nodi del mio passato
Intersecato nella rete
dei ricordi,
calze smagliate
indossate di fretta,
abiti senza
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Da troppo
troppo tempo indosso
questa veste,
un abito agghindato
ricamato
da un eccentrico
narcisismo.
Da troppo
indosso abiti
che non mi appartengono,
plagiata dall'ipocrisia,
in continua lotta con me stessa,
mi ribatto,
mi osservo
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Piccoli versi introversi,
piccole gemme preziose
sgretolano
scivolano
e si aggrovigliano
in una eterna chimera.
Si consumano tra le
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E se...
il silenzio parlasse al posto mio?
Ne avrebbe da dire,
ne avrebbe da raccontare,
sino a far parte
del suo silenzio stesso,
sino a diventare complici
di queste sorde pareti.
E vorrei che urlasse bisbigliando
ai miei petali del
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Ho cucito la mia pelle
dopo che il mio corpo
era ridotto a brandelli.
Ho cucito la mia pelle
sperando di non
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Tesso ricordi
spolvero detriti di passato
mi sevizia quest'aria.
Sguardo all'insù,
la sento scivolare
mi accarezza il viso,
sorriso striminzito tra i denti,
s'infossa tra queste righe
s'incunea in pieno petto.
Sono rintocchi di
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Eppure non dovrei
ma lo faccio.
Invocarti tutte le volte che ne ho bisogno,
chiamarti quando magari
so che è impossibile che tu mi senta,
non dovrei
ma continuo a farlo,
e vedo sciogliersi queste lacrime
in bicchieri di
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In appello al cuore
intervenne la mente,
acuta la memoria
straziante dolore
sparpagliato tra i detriti del tempo,
momenti impressi a marchio ...
Giustizia per questa anima
giustizia ...
e tu tempo
beffardo e tiranno
rodi e sogghigni,
fai
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Ah se potessi
entrerei in quella camera di consiglio
per decidere cos'è giusto o sbagliato...
Se potessi
porterei indietro quelle lancette
ascolterei quei rintocchi che hanno assordato queste pareti
portandomi alla sbaraglio per tutti
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Come farò con te,
m'accorgo che l'ultimo appiglio
svanisce e quel filo sottile,
si spezza.
Ti perdo...
Come farò con te,
con te che sei la mia vita
i miei respiri
la mia gioia,
i miei dolori...
Come farò
con te, vita
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Maria Manzari.
Indirizzo personale di Maria Manzari: mariamanzari.scrivere.info
E furono notti di tormento,
rimbombanti voci
tra sorde mura e lamenti dell'anima .
Furono giorni
senza alba e senza tramonto.
Frammenti di ricordi
specchiati nello spazio del tempo,
sogni interrotti e ripresi .
Distanze si annullano
e si
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Lentamente si adagia
e quasi per magia
mille parole e mille pensieri
si affollano nella mente
Frammenti di passato
si avvinghiano nella rete
dei ricordi
Cercherò di ritornare
ad essere me stessa,
e innalzando lo sguardo al cielo
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Non hanno più tono
scorrono senza senso
si allentano.
Non hanno più tono
sono discordate
stonano.
Melodiose,
scorrevano tra questi versi
battendo in pieno petto
a ritmo folle.
Non hanno più tono
quando smettono di
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E poi ti accorgi che tutto è insensato.
Basterebbe un solo ferretto
per afferrare questi sensi
puntati a circoscrivere questa esistenza.
Basterebbe
e quella sicurezza svanita
come bolle di sapone
si discioglie in una sfera
dal nome
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Le parole si logorano nel tempo,
ricordi sbiaditi su fogli imbrattati
da china indelebile.
Orizzonti oscuri
immutabili distanze
sfiancano questi giorni,
stridulano tra queste corde
note assordanti
di un cuore colmo d'amore.
Sì plasma
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Viaggiano a pari passo
tempo spazio,
batte questo cuore
che stilla ancora amore,
un raggio di luce
abbaglia questa stanza
note soavi
si odono in questo silenzio.
Intrisa in china colorata
una penna è già pronta a stilar
parole
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Parole
si fermano
inciampano
tra alte maree
dei pensieri,
parole
s'imbattono in onde
minacciose
sprofondano nell'abisso
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Sguardo basso
collo dolente e
mente assente.
Assorta nei pensieri
mi scosto un po'
per guardare al di là
tra quelle alte spoglie,
che offuscano i ricordi
di un passato cancellato.
Nessun sentimento
e nessun amore
quello che stilla
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E poi tutto cambia...
castelli costruiti su base d'acciaio
vengono giù
come castelli di sabbia.
E poi tutto cambia
il tempo guarda avanti
e quelle lancette
ferme nella mia mente
da troppo tempo,
ora
scorrono in fretta...
E poi tutto
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Brusii invasero la stanza,
olezzando per le pareti
la sua essenza si fece persistente.
Nell’aria si intercalano antichi ricordi
tutto... quello che rimane
Ed è il tempo
di candori e purezza dell’anima
che finalmente si adagia
su un
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Ho provato a guardare oltre
oltre quell'orizzonte
oltre quelle vette
volteggiando con la mente
con grandi ali ho volato,
con il bagliore dei miei occhi
cercavo la direzione,
senza fiato
mi sono ritrovata
da dove ho iniziato.
Solite
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Il viaggio si fece lungo
un punto fisso
su quel guardare quella stella luminosa
fissa,
lì ferma da sempre...
Il cuore gioiva
mentre lo sguardo si abbassò
nel guardare quell'emozione frantumata
tra quelle schegge
di stella
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Inizio e fine
fantasia sradicata
avvinghiata nella mente
da troppo tempo
ora si snoda
Non più versi
stillano
niente fantasia e niente
sogni...
Solo vuoto
in questa mente
pronta
a indossare quelle ali
aspetta ...sa...
che
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L'attesa si fa sentire,
un languore
che sale e scende,
un frammisto
tra gioia e paura,
attesa di quel
che sarà...
E la sua immagine
è già qui
qui!
Lo vedo
qui
tra le mie braccia,
mentre un brivido improvviso
percorre
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198 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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