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Flavio Uldanc
Le 249 poesie di Flavio Uldanc
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| Non sarà l'ultimo bacio ad annientarmi
nè la forza immensa del tuo cuore,
Sole che tutto fa nascere, o fanciulla,
quella fiamma che ti arde dentro,
solo quella può conoscere la pace,
l'infinito che ti scorre sulla pelle
quella
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| Quante notti ho lasciato la tua mano
o dèmone di poesia,
dalle tue braccia come colonne
ho creato il mio rifugio
ed ora... Oh, si, ora sono solo
morente su questo infame giaciglio,
cenere e vento che mi aspettano
incubi dal quale non
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| Talvolta i tuoi occhi che s'illuminano
alla stagione più cupa rassomigliano,
grigi e brucianti di dolore
quando di una sbiadita luce si rivestono
e sconfitti dalle lacrime che incombono crudeli,
si chiudono per arrendersi a brevi
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| Da dove vieni tu,
con le tue labbra dolci e belle
così fresche che mi svegliano
in un bacio sconosciuto,
da dove giunge
la tua purezza d'animo
quando va a schiantarsi sul mio cuore
come un'onda furibonda ed impazzita
Per questo,
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| In tutte le mie emozioni,
in ogni mio bacio
si rapporta ogni suono della natura,
forte il rumore della tempesta
come dolce la marea che si gonfia,
il mattino che nasce senza ostacoli
e l'immensità della luce,
fiore nuovo che sembra
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| Così forte io ti avverto
come un tuono dentro all'anima
e solo io posso capire e poi descrivere
l'emozione che si prova
E quando ti accorgi che ti guardo,
i tuoi occhi sono fulmini d'amore
fuoco crepitante che divampa
sulla pelle e qui
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| Bellezza immutata
come una selva fiorita
sopravvissuta agli anni del dolore,
meraviglia incantata
la tua bocca,
il tuo sguardo e le tue lacrime,
gocce d'argento solcarti il viso,
tutto immobile,
come il giorno più bello...
Raccontami
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| Tutto quel cuore, intristito dalla notte
nei suoi fieri anni come un ragazzino
fresco e spensierato, ora bieco e malconcio
del cielo e dell'estate fu innamorato
Addio, adesso, ai sorrisi ed all'amore
polvere nel pugno di ciò che una volta
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| L'amore ha lasciato solo un segno
di tutto quello che hai covato dentro,
scia bianca su nel cielo
o rossa cicatrice dentro al cuore.
Non basteranno né tormenti né tempeste
nè pallide lune nella notte
a cancellare i trascorsi
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| E' la nostra avventura
fatta di luci e d'ombre,
è la nostra notte che ricorderemo
come amanti desiderosi di rinascere
Ella entrerà nei cuori
in tutti quelli che s'abbandoneranno,
entrerà come in un sogno estivo
rilucente
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| Dalla notte emerge prepotente il tuo ricordo.
Io sono qui, coi piedi nell'acqua,
abbandonato nella brezza e nel tramonto,
in silenzio come i folli fanno con la vita.
Forse è il momento di partire verso l'alba,
ripensando alle tue parole ed
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| Di sangue e noia s'è ricoperto il cuore
e come lui, riempiti di sospiri, o mia adorata
giacché la lontananza ci uccide entrambi,
dunque sogna, o impazzisci, e abbandonati al silenzio
Perché in fondo sai che io ti adoro come
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| E' di certo la tua selvaggia forza che m'inquieta,
immensa potenza sconfinata come il cielo
poiché al tuo pari io sono nulla, o Mare,
al tuo cospetto non sono che un piccolo e sperduto uomo...
O mare, tu che gridar puoi sempre
nella mia
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| Gli occhi chiusi, perché io non possa vederti
il cuore freddo, l'anima sorda
perché tu non possa ascoltar le mie parole,
vecchi versi come fiori morti
Non vedo più la tua bocca
senza più assaporare le tue labbra,
esile
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| Abbiamo sciupato anche l'ultimo tramonto,
gli ultimi versi da riscrivere alla sera,
abbiamo lasciato spazio ai silenzi
per disperderci come cenere,
al di là dei nostri occhi
dove un Sole ancora risplende infinito
e poi nel
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| Dimmi, oh dimmi,
e se il tuo cuore infranto cento volte
fosse ora un cumulo di braci ardenti,
dimmi, piccola Regina,
dove credi che il vento soffierebbe per accenderlo?
Verso il cielo o dritto nell'anima
il tuo bacio come un dardo,
spietato ed
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Invia un messaggio privato a Flavio Uldanc.
| Figlia del più grande sogno mio
o grande, immenso cielo dei miei desideri,
le tue nuvole sono labbra dolci che mi baciano
gonfie, brucianti come pianti eterni!
Tu che ci sei sempre
quando affogo nelle lacrime che inarrestabili
dagli occhi
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| Crescerà in me il fuoco tuo,
o dolce nettare,
scuro e vaporoso vino!
E come la giovinezza che s'arrampica alla vita
così io decanto la tua pianta
che dalla terra alza i suoi germogli
nei mattini freschi ed incantati
Ora la mia
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| Ecco, lo vedete,
brillare all'orizzonte
affilato e tagliente
come un vento di bora,
quel nero corvo volare basso
e che acuto, ci gracchia dentro l'anima,
il guerriero che da sempre combattiamo;
lo vedete, in lontananza,
il saggio Destino?
E
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| Nella faticosa risalita verso l'innocenza
dove il cuore la fede ha smarrito,
ho contato le lacrime che per strada hai lasciato
mia splendida follia, immortale Musa!
Grazie scolpita, ahimè, io t'ho perduta
e da che esiste la tua voce
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| Dovunque c'è il tuo volto,
dovunque io ti veda addormentata
nuda ed assopita o pensierosa,
come una dea sfuggente e sfolgorante,
io ripenso alle origini del mio amore,
ai tuoi piedi scalzi,
al tuo collo profumato
come le rose d'un giardino
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| Mostro di bellezza,
fiamma di passione!
Per te ho attraversato l'indecenza,
i mari ed i tramonti
e le soglie della trasgressione...
Per te,
per riuscire ad amarti,
ho infranto le leggi notturne
quando il silenzio era come il peccato,
solo uno
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| S'è persa come un bambino,
la mia vecchia anima,
stanca e smarrita già s'è chiesta
all'ombra delle oscure notti
se un po' amore dal passato forse resta
Se ancora dentro essa
brucia forte una poesia
o se han riempito ogni
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| E' di quella lingua, il ricordo,
che morbosamente scivolava sulla pelle
accendendo gli istinti più nascosti,
quelle maliziose occasioni che sottilmente
han preso vita nei perversi pensieri
Dall'anfratto di piacere
lenta e dolce l'estasi
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| Figlio della Luna, io,
figlio di quella luce
pallida e soave
ricamata d'argento...
Era mia madre, Lei,
quella adottiva,
madre che ha sfamato anima e cuore
nelle notti dei sereni pensieri
Quando cantava,
lei mi rapiva, mi stregava,
con i
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| Compagna, abbiamo incontrato l'amore
nel caldo estivo,
abbiamo vagato in solitudine
pur di averlo dentro noi,
abbiamo creduto in tutto, anche nel cielo
e in quell'antico profumo
che sapeva di notte e di mare
Abbiam taciuto le nostre
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| La tua bellezza non fu che un sogno di nebbia
o Musa adorata, illusione d'inchiostro!
E le tue labbra come frutti maturi
han sfinito di tristezza il mio cuore
Dei tuoi occhi la lucentezza ho smarrito,
nei rigagnoli di lacrime perdute nella
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| E tu dormivi sonni interminabili
quando nei tuoi respiri rinascevo,
dove la tua bellezza in un istante s'animava
nello splendore infinito che circonda tutto
Ho raggiunto il cielo e gli alberi,
le tue labbra rosse di papavero
colori fiammeggianti
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| Ricordo l'esplosiva gioventù,
il vino ed il tabacco,
i timori vinti dall'ebbrezza
nell'indomabile spirito ribelle,
la fanciullesca libertà
scacchiera della vita...
E quei piaceri lunghi e taciturni
dentro notti trasgressive,
un
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| Quanto amore che spaventa,
quanto amore che travolge,
caldo in petto
come un nido di fiamme,
lingue dolci ed affilate che risorgono
in questo cuore stanco,
quanto Amore che indossa le tue ali
e leggero danza, nelle limpidezze del cielo,
quanta
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249 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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