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Tonia Fracella
Le 388 poesie di Tonia Fracella
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Poche le ombre accese ad orizzonte
per coltivare sogni a tarda sera.
Spazi d'oro ricamati in penombra
fra i battiti di un cielo che non spera
se non per il gioco dei silenzi da sfumare
nel ritmo di un tramonto ancora mite
E i giorni di
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Era un lento respiro di luna
a tessere cristallo e nuvole
da abbandonare verso il fiume,
specchio di silenziosi segni
fra i verbi muti da non tradire
Nessuna eco per rinnegare
quell'ultimo ricamo di bagliore
sul sipario divelto a
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Sentieri di nebbia da tendere all'orizzonte
di un mare e cento ombre sognate al vento,
aria che non pronuncia nuove aurore
su risposte troppo lievi per sciogliere riflessi
Se non per richiamare grandi attese
ad una notte che ritorna come un velo,
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Erano foglie perdute al soffio del mattino
a vagare fra gli spazi nati in controluce
e i frammenti già promessi all'autunno
fra gli stanchi filamenti del sentiero
Quando il cielo nero non dimentica il ritmo
del gioco che torna a lamento
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È solo vento da confondere al respiro
la trama di un cielo che non conosce luce,
il soffio caldo ad invocare nuvole
ed il dono di un ricamo ancora scuro
Promesse a notte queste gocce accese
per chi conosce il sentiero dei sogni
e le tracce
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Forse non sapevi delle sfere del silenzio
e di un verbo troppo fragile da ricordare
sulle stelle che avevano lasciato il cielo
ai segni di un germoglio a goccia vaga
E solo il passo lento, abbandonato scuro
nessun confine da richiamare a
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Dissolvenza sei l'attimo a svanire
nel ritmo inesplorato d'un riflesso
segno lasciato da cellule di tempo
sulle labbra segrete d'un solo cielo
amaro gesto già stretto fra le ciglia
a mescere vaghe ombre d'orizzonte
il cenno
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Scioglierai pensieri in un vento lieve
come foglia che scivola lungo la terra
dimenticando il ritmo dei fragili rami
che non hanno protetto sogni e rovine
Vano silenzio abbandonato alla roccia
nei rimorsi che non aprono mai vuoti
e sui germogli
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Non spegnerai le promesse del tuo cielo
né le nubi in un passaggio clandestino
fatto per attirare vento e forse ritmo
in un solo soffio di cristallo alla deriva
Quando le parole sono pareti d'ombra
dimenticate in un esile abisso senza
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Erano rosse isole le storie al tuo passaggio
il disegno ancora fermo fra le rive scure
ad infrangere bagliori ed altre cose brevi
che ritornano al rintocco di luce verso sera
Come fiamma ad accendere aria al tempo
sul ritmo di un singolo ricordo
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Brevi cenni a richiamare il vento
per poi svanire nel buio del silenzio
fra i gesti pallidi ricamati a nebbia
se le stelle sono già finite in volo
Nel ritmo ribelle di poche luci chiare
e con le ombre perdute all'orizzonte
tutte quelle
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Così resti
nei moti flessuosi
senza accenno di distacco
Sai di perché impreciso
trama d'inchiostro al rigo
e sogno aperto nella mano
di chi ne segue il punto
ripiegando il gesto
nell'arco di un tempo inerte
Frase morbida e
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Le pietre che trattenevi al tacere della terra
non avevano segni da lasciare al tempo
né i solchi incisi da un'antica mano
a rivelare il lembo fragile di misteriose ere
Ma restavano segrete in quel tessuto scuro
con le poche ombre
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Le parole che sussurravi al vento
erano respiri di quegli angoli riflessi
pronunciati sulle labbra della notte
e mai svaniti alle primi luci chiare
Poche le risposte a consolare il cielo
un verbo scuro ricamato in sogno
fra bagliori
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Non conosco la profondità dell'oceano
che si snoda facendosi arco d'onda
fra le sillabe curve soffiate in un vento
fragile cristallo evaporato a nuvola
Nell'abisso nero screziato d'immenso
cento gocce di sale seguono il cuore
tracce di
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È la calma che ti ha riportato
forse a quell'isolato vento
non più ignoto ai giorni nuovi
Fievole velo di smeraldo
che non trema di risposte
ad intonare un eco
E quasi sei respiro
o lamento acceso
al lembo fragile di note
fatto
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Invia un messaggio privato a Tonia Fracella.
È l'ora notturna impigliata fra le ciglia
quel che si avverte fremere nel tempo
Il margine sospeso eclissato alla luna
s'apprende in un vago tremore di vento
Lume rimosso in profilo di ramo e di foglia
il punto di luce che non rinnega il
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S'arrende
l'ombra al confine
Mutevole vagito di nube
non brami la luce
al lamento
Né di calore
dietro un respiro
pronunciato d'astratto
al contrasto scuro
Sei l'attimo
confessato al cielo
fuso nell'eco
molecola e
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Se nasconderai riflessi di colori
negli angoli perlati verso notte
saprai che la luce di ogni sogno
nutre i respiri fra battiti di stelle
E le ore avranno il passo leggero
di chi conosceva già il percorso
su quel sentiero scuro di
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Esile quell'ultimo respiro di luce
nei freddi riflessi sbiaditi dalle ombre
gioco fievole di un bagliore breve
sulle tracce di silenzio fino a valle
Ed è in penombra lo spazio della sera
fra le distanze scure protese al cielo
sul disegno
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È segreto a sera questo tempo
quando intorno ruota la tua ombra
e mormora piano morbidezza
tra le pieghe strette di rugiada
Filo rosso appeso ad un riflesso
e anche il crepuscolo ti somiglia
nell'eleganza del leggero passo
mentre l'onda
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Più in là vive ancora il vento
i pensieri stretti nelle pieghe
di un respiro teso fra le foglie
e i rami delineati in controluce
La trama intesa a non svanire
ed accennare il cuore antico
pigmento sul singolo riflesso
di un tratto
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Fu conseguenza antica a graffiare il giorno
e la crepa sulla roccia già tendeva traccia.
Nessuno a sentire quelle malinconie
approdare come fitte dai margini stanchi.
Non un'evidenza ad indirizzare lo sguardo,
solo la durezza di pensiero
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Di ogni pensiero sarai sostanza
e radice che difende l'emozione
la stabilità che resta nell'essenza
che non dissolve l'attimo alle ore
Nido e cuore nell'unico respiro
che svela timidezza in un sorriso
e dei gesti custodisce la
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Giace in muta dissolvenza
una linea opaca all'orizzonte.
E prospettiva inciampa nell'incerto
declinando quel che è stato.
Uno sguardo non distingue il tratto
se il pensiero cade dietro al velo,
spazio che può esaltare il
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Fragile dimora in trasparenza e aria
resti sospesa in bilico su uno stelo
nel risveglio lento di un mattino,
e non sai del tempo nel suo volo
Del frangente pronunciato al cielo
in quel grigio incerto di una nube
forse eri solo accenno di
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Di silenzio si tingono le nuvole
trame sfiorate da onde di respiro,
nell'incedere lieve d'alterne stagioni,
sfumature d'aria temprate dal cielo
Vanno senza meta su tela di seta
le pieghe tessute da un bagliore
nel tratto di luce contornato
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Mormorano le foglie sui rami
assonanze verticali ai minuti
agganciati a spazi d'immenso,
ondeggiano sfumando percorsi
Astrattezze svelate nell'aria
o forse solo smeraldo dipinto
in attesa di germogli e stagioni
mentre il cielo ora lacrima
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Dissolto lo spazio di luce al confine
in quel liquido tacere di un fiume
il tempo si disperdeva in un granello.
Fluido è il cielo su un riflesso oscillante.
Scuro topazio impreziosito a sera nera,
piccolo fuoco nascente al tramonto
che
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Leggerai parole in un frammento di stelle
scintille luminose di sogni in ritmo lieve,
e nelle ore scure potrai trovare tracce
contando ogni passo che separa notte
Svelerai favole fra le pieghe del tempo
nel brusio dolce abbandonato al
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388 poesie trovate. In questa pagina dal n° 271 al n° 300.
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