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Tonia Fracella
Le 388 poesie di Tonia Fracella
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Germoglia al ramo
e oscilla la foglia
come il fiore nell'ombra
dell'angolo muto
Il profumo è silenzio
in un solo lembo
compagno dei mesi
e segno delle stagioni
Passaggio a spiraglio
il suo bagaglio di terra
Non ha memoria del
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Tu che sei trama
di nuvole e vento
nel verbo del cielo
e dei tanti tramonti
Ricordati ancora
l'intreccio di un sogno
il ricamo sbiadito
su un albero spoglio
Perché l'inverno
abbandona i suoi rami
e note nere nel ritmo
di immense
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E poi, potresti dire
che un sorso d'acqua
scorre ancora verso il fiume
e che mai si placa
il tono mite di un cristallo
Dimenticando l'astratto
e lo spazio vuoto
lasciato da un germoglio,
lì dove taglia
fiato un vento gelido
e mai
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Così breve
come un'arresa fra i rami,
la parola già spenta
in un respiro di vento,
inchiodata al battito
che non chiede ragioni,
dei vuoti a rendere
nei tempi neri
Se per caso
tu conoscessi
quel peso di sillabe,
un
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I giorni
sono spazi chiari senza tempo
un breve soffio di rugiada verso il cielo,
nella nota sempre accesa a questo vento
che non ha abbandonato il suo domani.
Una goccia rossa
sul seme della terra a conoscere
il dolore sopravvissuto alle
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Non è un frammento d'ombra
né la leggenda degli anni
a mutare un gesto
ed il vento in stagioni
per ridare le foglie
ai rami nudi
O un pensiero astratto
nel richiamo antico
del tempo trascorso
solo in un abbraccio di
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Le albe che disegnavi piano nella roccia
avevano un solo sogno da raccontare,
il riflesso di un nome antico inciso
fra le radici che non rinnegano la terra
Colline protese al cuore di mille rami
e tronco scuro sul seme di una storia,
nulla da
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Non resta che il vento
a tremare fra i rami
sulle assenze antiche
di un silenzioso confine
Quando anche le foglie
si arrendono ai giorni
ed un gelo perenne
va oltre ogni lamento
Nessuna promessa
conosce il vago calore
di un fragile
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Se del silenzio avvertirai il cuore
saprai che anche l'inverno è breve
un piccolo sipario da respirare
ai margini sospesi di un ricamo
Nulla da lasciare alle stagioni
quando il cielo trema un'emozione
sui lembi troppo stretti ed il
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Erano le stagioni delle piogge
a tremare fra le tante nubi
in un distratto vento fatto gelo
per ricamare il gesto delle notti
Nessun lieve cenno di perdono
sui varchi troppo muti dell'inverno
né il cielo a richiamare i passi
nel ritmo
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È un mero volo d'orizzonte
nel silenzio già riflesso
con un germoglio lieve
sul segno delle notti nere
E nessun verbo a tremare
fra le sere di un domani
nel gesto appena acceso
per non dimenticare i sogni
La via delle
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È fermo al suo breve tempo
questo lieve passaggio,
un freddo avanzare di buio
dove ora tace la terra
Nessun presente rimpianto
resta alle grigie stagioni
né un tremato clamore
ad attendere suono di cielo
Se il cuore ascolta
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Là dove attende l'aurora
il cielo ha un solo segno
un germoglio di silenzio
nei colori appena nati
Poche tracce mai svanite
sul confine ancora incerto
fra i bagliori disegnati
per non cedere nei giorni
Le promesse già
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Sarà l'inverno
dai rami muti,
l'atteso smarrito
fra gli angoli arresi
di perdute memorie
senza ritorno
Quel grigio riparo
di un mancato calore
che conosce
ogni frammento di goccia
o molecola astratta
nel tutto non
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Le luci di un tramonto sono un sogno ancora vivo
come gioco delle ombre su un confine senza nome
un silenzio sempre acceso non chiede risposte
fra le poche promesse tese al rinascere di stelle
Dolci spazi di riflesso a tremare controvento
nel
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È trama imprecisa questo spiraglio
lembo già fermo nei grumi a radice
dove una roccia antica accoglie la terra
senza ricordo di voci e favole scure
Tu che non sapevi del respiro fra i rami
delle parole taciute sui gesti assenti
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Tonia Fracella.
Trattenerti piano fra i pensieri di cielo
nel volo silente delle nuvole chiare
dove una carezza non sente confine
né vento contrario a trafiggere spazi
Il respiro mite che riconduce nel giorno
ogni forma d'astratto o molecola d'aria
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Ora saperti in un soffio mite di cielo
intrecciato al riflesso imperfetto
che non vuole possedere confine
Goccia e pensiero sul mese di luglio,
se di calda carezza potrai tremare
nei mesi assenti a tracciare l'estate
Ricorderai il ritmo
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Hai l'eco profondo nel respiro di vento
fra le sillabe d'oro in un confine la sera
Quando il cielo richiama luce alle ore,
l'ombra già aperta nel spiraglio d'astratto
E non senti il vago in questo deserto
se le parole fragili
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Nella valle in silenzio ora resta la luna,
ricamo riflesso di un sottile confine
ed è solo un filo di sogni a non tremare
mille stelle già ferme in bagliore sospeso
E non ricordano il gesto di un temporale
se il nero d'incanto
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Veli d'aurora nei mattini miti,
se il sole oscilla verso il cuore.
Le melodie che tendevi al vento
non hanno dimenticato il suono
delle foglie perdute nell'autunno
sui rami mossi in un riflesso d'oro
Frammenti neri in volo a
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Esiste un tempo dove le nuvole esitano,
soffi di corallo sul confine della sera
e trame di pensieri a rincorrere colore
nel ricamo dei silenzi appena accesi
Ed è un gesto per riprendere respiro
fra le velate vie promesse al tuo domani
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La terra che tremavi verso il cuore
era un soffio di luce mai svanita
e tramonto a non morire sui contorni
di un orizzonte già vestito del suo oro
Vera promessa rimasta accesa sulle rocce
quando il vento esitava un unico respiro
per
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Tu coloravi le sere nell'oro di un riflesso
per tacere le inutili parole nate in controluce
e diverbi vaghi a respingere le tante nubi
o forse lievi ombre di un sole ormai spento
Non chiedevi che un silenzio da dissolvere
dietro l'orizzonte di
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Non eri che il tempo dei firmamenti muti
ricucito al fiato di luna e pallido argento
Tremato immobile ai rami senza stagione
nemmeno ad attendere il rintocco sospeso
Spiraglio socchiuso, soffiato a nuvole grigie.
Poi quell'urlo sospeso nel
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Prima della sera avrai già dimenticato il sole
e ogni passo che accompagna il volo chiaro
fatto per respirare questo tempo di parole
forse troppo vuote sul soffio dei mattini
Non sarà un'aurora a cancellare i segni
e le forme di
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L'inverno non conosceva che il tempo,
astrattezza invisibile in molecola d'aria
sul solco inchiodato fatto di roccia
Senza parole per spiegare un gesto
con il fiato invisibile ricucito alla terra
Nell'ombra vagante è tempo di
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Il vento promesso a queste notti
non ha mai smarrito il nostro cuore
né i pensieri scuri nell'incerto nero
di brevi ricami tremati al loro cielo
Nel riflesso che non teme il buio
potrai trovare le forme accese,
un soffio di germoglio per
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Non solo sogni nel cielo verso sera
quando l'amore è un passo teso al rosso
a disegnare il cuore nelle ombre accese
E saprai che il destino aspetta sempre
un battito segreto dischiuso all'orizzonte
per lasciare un segno di luce in una
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So che non svanirai fra le ombre
e le albe già dimenticate al tempo
ricameranno ancora nuovi sogni,
ere di mistero tremate verso il mare
Quando la roccia accoglierà il vento
sarà respiro stretto al cuore d'aria
vortice
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388 poesie trovate. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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