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massimo turbi
Le 1162 poesie di massimo turbi
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| eccomi,
sono nudo accanto a te
con piccoli maliziosi respiri
che librano nelle passioni senza tregua
donandoti piaceri di attimi
mai catturati dalle tentazioni della carne
che arde come fiamma
nel sentirti stordita
dalle veemenze di
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| una stella tra i rami
s'accorse di me
nel plenilunio di sussulti
danzai con la rugiadfa
in punta di cielo
il
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| Galleggia il treno,
fischiando il suo dolce lamento,
portandomi via da te,
attraverso veloce il verde paesaggio
che, in poetica visione,
si intreccia ai tuoi sguardi,
oltre le nudità rapiti,
dalle fragranze fruttate
dei nostri corpi
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| Negli abbracci sinceri ti ritrovo,
addormentata sul mio petto
baciato da mille sospiri
e mille sapori di te,
tatuati sulle comete cosmiche,
sognate nei respiri affannosi
inseguendo i misteri del piacere,
intrecciati alle grida
evocatrici di
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| E sentirsi nudi davanti all'amore
che riesce a coprirti anche solo per un attimo
con un velo di malinconia sul viso addormentato
E prenderti in braccio
per non farti sentire solo
e coccolarti con la dolcezza di una madre
sempre presente
amandoti
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| l'amore è un sospiro
nel silenzio
una voce invisibile
più dolce delle lacrime
nelle folate di brezza
distesa ai tuoi piedi
il Dio delle piccole cose
ha mormorato all istinto
memorabile ambizioni
nel rifuggir lontano
ove neanche
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| respiro la rugiada
nella brezza del mattino
inebriando lo spirito
a volare tra le maree lunari assopite
non rifuggir da me
sbocciata rosa del cielo
l'anima mia reclama
la luce che s'innalza
nel prostrarmi al dolore
cosi possa dormire sul tuo
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| resta ancora qui con me
pallida luna innocente
la collina del vento
ha sussurrato il mesto canto di lode
ed il fiume langue nel letto
culmine di eclissi di respiri senza volto
se tu mi vedessi ora
plasmerei tutte le ricchezze
dei tuoi occhi
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| non potrò mai dimenticare
la leggerezza degli sguardi
intrecciati nelle mani
colme di sogni nel divenire
di amore in abbondanza
nel mio cuore inquieto
dimori tu anima bella
Ho ricoperto di baci
la tua fronte aggrottata
e l'ho dipinta
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| guardai creature simile
ai miei silenzi
nascosti tra le pieghe
del mare piatto
come il petto
di una adolescente innamorata
e rimasi travolto
dall'insolito destino
cercando di sfuggir
all'immane desiderio
di scappar via oltre
i rilievi della
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| mentre dormi ti proteggerò
fino alla fine degli occhi
magnifica preda delle stelle gemmate
ti solleverò nel mostrarti
la grandezza del firmamento
inciso nella bramosia dei mie sguardi
nel credere in noi
gettando petali di rose rosse al tuo
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maestose sono le vie
che portano all'amore,
passaggi interminabili
all'estro di compicità infinite,
e trasudano di condivisione
che
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un'incatevole previsto
mi sfiorarono i sogni
in fondo alle cose che sai di me
una mutevole verità di magie
al di la della solitudine
provata sulla pelle scheggiata
dalle grida dei tormenti
come un sasso buttato
nella corrente
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| ho guardato il dolore negli occhi
ed ho imparato ad amarti
nel confine di un attimo
ti ho abbracciata ancora una volta
nei piaceri maliziosi
di dolci peccati
toccami
trovami
scoprimi
svelami l'arcano mistero
dei declivi baci sussurati
tra
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| non v'è luce
nelle pieghe del silenzio
le tenebre han preso posto
alle grida folle
di afone sembianze
intorno all'aurea della solitudine
intonai
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| nel solco dell'io
ho trafugato me stesso
all'ombra schiva
di ripetuti echi in lontananza
dietro alle siepi circoncise
dai giorni caldi della memoria
flaccida è la notte
con i suoi rumori strani
nelle stradine contorte
sempre mai uguali
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a massimo turbi.
Indirizzo personale di massimo turbi: massimoturbi.scrivere.info
| di stille ginestre
mi volgo al chiaror
sulle vie del tramonto
appari rugiada
con aria triste
dietro lunghe ombre sconosciute
ti addormenti sui miei passi
nella quiete dell'oblio
e scacciasti a piene mani
gli spiriti malvagi
dimorando con
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| ascolto solo
il battito del tempo
tra le campane miagolanti
nel verde immerso
le folate dei pensieri
accarezzano la bramata
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| ricordai la brezza d'estate
tra i capelli
fruscianti di desiderio
nei fanciulli in erba
sguazzavano tra gli spruzzi
di risa al tramonto supino
al di la della malinconia
sfogliai il libro dei sogni
racchiusi nelle chimere
di grandi viaggi nei
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| amando una stella
ho messo a soqquadro la vita
svuotandola da cima a fondo
dal ciarpame logorante di sensi di colpa
e nell'aura tenera dell'intimo candore
mi hai reso simile a te
divampante foco di superbia bellezza
con i capezzoli sparati al
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| Amai le ombre
dove gli occhi altrui
non batteranno mai,
essere senza mai certezze
né illusioni di sorta,
mi sentii un punto nell'abisso
ed amai raccontarmi
sulla sabbia annoiata
e lambita dalla rabbiosa schiuma
del dio nettuno
che invase
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| sgualcite le orme
sulla sabbia svanita
dai nostri corpi intrecciati
sulle rive sognanti
e come tutto scorre così
senza che il fiato lambisca
le necessità dell'animo
di levarsi insieme ai tuoi sguardi
complici di nature
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| disteso nella brezza di luce
mi levai disorientato
tra i passeri grumati di cielo
come fari nella notte
nei campi di girasoli
mi lasciai andare
tra il sole e la pioggia
conoscendo una scia sterminata di stelle
dove tu mia sposa
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| una nenia
scorre tra i ruscelli di luce
valicando nei riflessi
la bellezza di sinuosi corpi
frementi al contatto di pelle
bruciata dai piaceri intensi
le mani si cercano
tra le lenzuola stropicciate d'innocenza
e perdersi nelle voglie
di
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| fammi sognare cosi
angelica essenza di respiri
posata sulle lingue di fuoco
ove ti gusterei nella brezza del solstizio
appagando le ferite mortali
di cruente battaglie fra terra e mare
fammi sognar così
ancella di linfa briosa
che
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| sprazzi di tempeste lunari
sulla pelle bianca
carezzata dalle rose d'autunno
ti colsi alle prime ore del mattino
sotto la bruma stellata di orizzonti
e ti baciai frusciando
alla sorgente dello spirito gioioso
capace di confondermi
nelle
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| migrano le ombre
del tuo mantello su di me
prima che il tramonto
si arrugginisca sull'aiuola
disegnata di fresco
e le coltri piogge
bagnano le vie dell'anima
cercando di prendere al guinzaglio
l'arcobaleno tinto di rosso
e racchiuderlo
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| mi regalasti una rosa
nelle mani umide di rugiada
carezzandomi l'espressioni
perse nelle fragranze tenere
nel vederti simile
alla brama della nivea innocenza
nutrendo ogni giorno
la voglia di eleggerti
come mia sposa danzante
cingendo il
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| nella risacca dei respiri
planai verso la linea del tramonto
trasfigurandomi nel divenire angelo
al capezzale della coscienza
dove l'amore dona l'eternità
vicino ai tuoi passi
mi nascosi nelle tue ombre macchiate di sale
ascoltando il
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| disegnai con acerba attenzione
un angelo posato tra i rovi
sul greto del fiume
in bianco candore pianse
cercandomi con le mani tramanti
nel passato in cui mi rifugiai tramortito
dalle pesantezze dei temporali
sulle spalle ricurve
mi lavai il
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1162 poesie trovate. In questa pagina dal n° 751 al n° 780.
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