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massimo turbi
Le 1162 poesie di massimo turbi
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riversai il dolce amore
nell 'oceano celeste dell 'anima
ed intorno a lei nuotai
nel suo immenso universo
mi incantai e mi persi
nei tuoi occhi dolci luccicanti
colmi di mille misteri e di te
mi innamorai perdutamente
odiai
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in forma d' ali
rifugge l 'anima mia
tra le pieghe
dell 'albeggio imminente
si scopre il viso assonato
fra le persiane
morsicate dalla fioca luce
del mattino
immersa nei sogni
fino a coprirsi
gli occhi increduli
mi accingo a
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tu come me
inseguii con gli occhi il giorno
come gli aquiloni librati
sull'oceano di ricordi
e provai a sognare cieli aperti
nelle distese ardite e risalite
per non morire adesso
tu come me
inseguii le comete di Orione
come se
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scrivere emozioni
è come una brezza leggera
che scivola nell'intimo
a sfogliare le pagine
colme di fragilità
ed i sussulti dello spirito
desideroso di essere innamorato
l'anima mia anela
l 'essenza di baci
e magnifica l
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e nel nascer fosti nube
e poi mare in burrasca
e come onda frangesti riva
che divenne sospiro
e nell 'oceano di parole
mi venne a cercare l'amore
su ali di farfalle
mi sorrise come una bimba
davanti ad un gelato di fragola
e mi prese
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gli uccelli danzano nel vento
solcando le minacciose nuvole
che avanzano verso oriente
lungo le vie che portano alla conoscenza
del bene e del male
le onde stropicciate di verde corallo
si amalgamano sulla spiaggia
bramosa di solitudine
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l 'alba si tinge di rossori
nella penombra
che langue dolcemente
le melodie legate alla luna
la quale ascolta le nostre preghiere
l'alba si tinge di sogni e dolcezza
come canto puro d'ancella
che veglia il suo dio d'amore
in abbracci e baci
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scuotono gl inquieti pensieri
la brezza ribelle
che s 'alza dal mare
con la forza di Poseidone
soffiando come il mulino di Cervantes
fino alle radici dell 'anima
vibrano le chiome
affacciati ai trent'anni di vita
dove tutto rimane
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mossi son i capelli rossi
sull 'argine del fiume ingrossato
dall 'incessante pioggia
che divorava la spiaggia
lasciata sola dagli zingari del vento
sentendosi al centro dell 'universo
gli sguardi trasognati di tristezza
languivano i
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grovigli di contraddizioni
è l 'animo mio
nelle sue fragilità
ho ritrovato la forza
di un fanciullo appena nato
dal ventre amoroso
della mia donna
ho vissuto
e mi ha partorito
nella sofferenza amandomi
con le tenerezze
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ti lasciai nell'eremo silente
ai piedi delle radici del soffio vitale
e fui rivestito da un candore
imbevuto di luce propria
nelle trasparenze del silenzio
mi elevai in una nuova dimensione
mai raggiunta sino ad ora
planando come volo
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| s 'incammina distratto
verso l 'orizzonte quieto
rimanendo solo a guardare
l 'increspata battigia
che si libra davanti ai suoi occhi
solcata dalle brume mareggiate
la malinconia odora di salsedine
e l'accompagna nei meriggi
ingrigiti
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| guardai le margherite
dalle radici dell 'anima
ove riposai le membra disciolte
alla luccicanza dello spirito
elevato all 'amore
piccoli frustoli di chiaroscuri
tremano alla vista delle stelle
nei sentieri frastagliati
dalle fragranze di
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| Solo un minuto basterà...
uno sguardo sospirato
nel silenzio degli attimi infiniti...
poche righe sole nel respiro
...e lasciarsi poi senza un perché
senza un cenno... senza un sospiro
senza che nulla poteva presagire
neanche
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lacrime invisibili
s' infrangono sullo specchio d 'acqua
dove vorrei rinascere per te
ancora una volta
per non morire adesso
perdonami piccola creatura
delle sofferenze immane
raccoglimi dalla terra come un fiore
nelle tue mani grandi
per non
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le sacre sinfonie del oceano silenzioso
trasmigrano ove la natura incorporea
sale verso l 'anima affranta
come il battito di farfalle
che dimora nel’ eccelso fervore
del amore assoluto
le sacre sinfonie dei respiri
si intingono di dolci
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a massimo turbi.
Indirizzo personale di massimo turbi: massimoturbi.scrivere.info
il vizio d 'amare
mi attanaglia lo spirito
del ‘inaspettato divenire
come il ritorno a casa
del figliol prodigo
perduto nel’ ombra della luce
Il vizio d'amare
mi fa volare su onde impetuose
verso l'agognata riva
che teneramente attende
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dove spira il silenzio
la preghiera rifugge
come un vento leggiadro
che si anima di vita propria
ascolto il fruscio
dei pensieri
che ardono nello spirito
tutto intorno
dove i raggi del sole frondoso
illuminavano le pareti della mia casa
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Sognai ampi spazi aperti
nella coltre del mattino
di quando mi rifugiai
tra le spighe di grano
baciate dal 'incendioso oceano di parole
siamo figli della luna astrale
siamo figli del dio minore
siamo i figli dell'amore
venni al tuo sfarzoso
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spogliata dalla brina del mattino,
ascoltavi le fragranze del'oblio
disciolto nel vento freddo dei ricordi
giacevi sommersa nelle liriche
appasionate della bramosia scolpita nell'animo
e giocavi mordicchiando le labbra
ricordando la sua bocca
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La risacca riflette le nostalgie passate
oltre ai cumuli di vento
che mi spettina un po'
dimorando poi negli interstizi dell'anima
le impronte lasciate sulla pelle bianca
disegnano mappe stellari
per conquistare quel pezzo di cuore
che anela la
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Se fossi custode delle stelle
le cingerei tra i capelli
profumati di favole amorose
splendido disastro
sei nelle mie mani
profonda essenza sfumata
dalla brezza della volta celeste
aspergi con vollutá assoluta
la voglia di farti
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Lungo i marciapiedi del ponte
verso l 'isola che non v'è più mistero
salutai con la mano aperta
ed viso sollevato verso l 'amore
che mi guardava esterefatta
perché non capiva il mio gesto
inconcludente, irrazionale, senza
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A volte
ci si sente così fragili
da sentire gli equilibri
che si spezzano
uno ad uno
senza accorgersi
che dietro di te
rimangono
piccoli pezzettini
della tua vita
fatta di piccole miserie
ma anche di intense sensazioni
e vorresti
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danzano allegre le fronde
con l'andar del tempo
al risuono della brezza leggera
del mattino soave
lungo i sentieri tapezzati
di odori autunnali
scorgo con la curiosita
di un fanciullo in fiore
la rugiada che brilla
sulle foglie appena
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Se il sole
non avesse
il tuo splendore
cosa me ne farei?
se le stelle
non avessero
il tuo candore
di certo
non le sognerei
se l'oceano
non fosse limpido
come i tuoi occhi
sicuramente
non lo amerei
se il cielo
non fosse
così
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tracce nel vento
sulla sabbia dorata
bagnata dalla voglia
di ritrovarci nelle onde
scroscianti
sui nostri corpi nudi
protesi ad innalzarsi
verso il sole
riscaldando la pelle
assetata di baci
nell'immensità delle sensazioni
la
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acerbi silenzi
mi percuotono la mente
nella ridda di pensieri
mi volgo verso l'autunno
con i suoi color ruggine
ridestati dal vento
le campane del eremo antico
ribattono il tempo
che scivola dietro
al tappeto di foglie
calpestate dalla
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v'è splendore immane
nel gorgo di quiete acque
di maestria gioiosa
lungo i cardini di rocce bianche
sul letto del fiume disposte
ad ascoltare il vociare
delle sirene in fondo all'emozione
di pregiate virtuosismi
libranti di tenerezza
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Le lingue di fuoco sorte oltre il crepuscolo lontano
divamparono nei pensieri transennati
dalla quotidianità assurda
limitando l 'ululato alla luna assorta
che pianse amaramente
quando fuggisti con le comete di Orione splendenti.
La
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1162 poesie trovate. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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