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sebina pintaldi
Le 295 poesie di sebina pintaldi
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Sfilo sentimenti sfibrati
dalla coltre intima di emozioni...
Pongo fine al rumore delle campane,
per dar voce al rapido riflesso della separazione .
Curvo e mi salvo nella mia sagoma gonfia di ricordi...
I gradini del deserto avvolgono il barlume di
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Tace smarrimento!
Tremito.
Nervoso.
Nell'improvvisazione
di un indomabile passione.
Sguscia metamorfosi.
Sublime nutre il sesso.
Percorso dalla morsa
attratta e poi respinta
slacciata e ancora stretta.
Traslocano i confini
di peccati e
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Lento affonda
un pensiero cullato
nella laguna adagiata
tra i tonfi irrecuperabili
di un nudo buio asciutto.
Riversate sinestesie
nel vuoto sonorizzato...
gocce di un tempo nomade
delle ore sfinite.
Sopravvissuti riflessi
trascinano a
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Si agita la radice,
là dove il volo
esige di esistere...!
Non attende primavera
per placare la tempra,
non aspetta ordini
per spiegare le ali.
Avanza dritta alla meta,
frantumando l'aria
e arginando
spigoli di titubanza...
Si innalza,
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Prorompe esitazione in traboccanti fiati:
esca del possesso umida e voluttuosa.
Ingoiata dai giochi che non scansano l'inferno!
L'odore del sesso su esili respiri
affonda la lancia nell'incarnato chiaro,
profanando condotti lubrificati
di sale...
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Ho preso pochi treni nella mia vita
e quando sono salita
in cuor mio sapevo gia
che non sarei mai piu
tornata indietro ...!
La sensazione
non è delle migliori...
E' come elaborare un lutto,
come tradire una parte
della tua
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Rimbalzano emozioni come sassi,
su campane di vetro ...
precipitando tra i venti graffiati,
sulla giostra dei sentimenti.
Sorrisi arrugginiti,
sommergono i pori della mia pelle
e la lotta interiore s'incarna
nella filigrana intrecciata dei
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Inerpicato al perimetro della luna,
sopravvive il lucore filiforme
di un amore mimetizzato...
Come un intruso stremato dalla sconfitta,
sorge per poi svanire nella terra brulla.
Non è null'altro che polvere di un ricordo,
diluita nella
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Scalfito ovvio
vacilla sul profilo incerto
di sagome liquefatte,
mescolate alla schiuma
di un mare curvato al tramonto.
Fluttuano stati d'animo ed emozioni
come liberi gabbiani incerti del domani...
echi di passioni incappucciate,
rifiutate dai
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Catturo il senso del cammino
inalando la nebbia di un vivido passato.
Lungo il tragitto ho seppellito il fragore dell'offesa,
incavandone la tomba tra malinconici cardi solitari.
Mi allontano... poi ritorno...
compio il viaggio circumnavigando
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Reminiscenza trapassa
la selva nuda rapita dal vento...
Gonfia di messaggi stipati,
proferisce dominio arruolato
in lingua smarrita.
Incorniciata da silenzi strappati
a segnali intransigenti,
rigurgita parole
come sassi incastrati nella
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Stringo nel pugno la traccia
di uno schizzo di brucianti memorie...
Fogli ingialliti, estirpati alle mie ossa,
ricuciono la mia fitta ad una lontana dimora.
Angoli di pacata naturalezza,
accolgono sfumature di antichi rimpianti
e nel mio guscio
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Ho sepolto sorrisi di segreta gioia,
nell'incanto di ipotesi sferruzzate
ai bordi di un acceso immaginario.
Sopraggiunge il lamento della ragione,
al galoppo di mille note dissonanti,
figli di violini profanati...
ed io modello nastri di
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Lacrima sui vetri della scuola.
Ma l’ombra della pioggia non diluisce il nodo in gola!
E mi chiedo con un dubbio infantile
se è tutta colpa del dannato fiocco
o perché sono troppo sola.
Nel mio guscio tutte le risposte!
Non le
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Candelabri allo specchio
risaltano spudorate ragnatele,
di peccati in platea
nelle notti senza luna ...
Accendono echi
di smarriti amori
che si riversano
come risacca
sui polmoni mai sazi
di inconsuete emozioni!
Spargo sabbia
sulla stola di
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Stagnano pensieri arditi!
Gocce di miasma in ramificati deliri.
Si allungano a deboli rifugi
in deliquio nelle viscere
di un cuore ingordo!
L'ombra dell'eresia muta.
Accede a larghi portali!
E un uccello in metamorfosi
negli oceani
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a sebina pintaldi.
L'amore si erge colossale
nella corrente dell'imprevedibilità.
Esso racchiude il perpetuo movimento
della montagna di fuoco ...
Sovrasta ponti di dominio
e patetico pudore ...
ed immune ai legacci della ragione,
non teme mai il mare
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Lui stringeva tra le mani i suoi respiri,
sugellando la sua essenza con la punta delle dita.
Aveva amato di lei la fanciullezza,
risanando la sua anima di fiele.
Lei lo amava come solo sapeva amare,
socchiudendo le palpebre e stagliandosi
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amava uscire fuori da se stessa
come fumo vagante nella luce chiara...
incrociava gli ululati del vento,
ingoiato da un aquila affamata di sole!
vasta è la dimora per chi osa
non attecchire... nella carne... nel cemento...
invincibile
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sul viso
riposano
esauste
inquietudini
aggrappate
alle pupille
quasi fossero
ancore
di salvezza...
mordono
le dita
che sfogliano
caustici
romanzi
di tenere
illusioni,
intrattenute
nelle feritoie
di un tempo
cedevole
all'incontro
con
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Nelle sue movenze
vi era intagliato
un profumo
che ricordava
il salice piangente.
Ella fletteva
verso ermetici giardini
incastonati nelle ore
tinteggiate
di leggero smarrimento.
Con fare malizioso
sporgeva
da un contorno
intrecciato e
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la mia vita
è un manoscritto
lanciato sulla pista
dell'emotività
claudicante...
un giorno sono strega...
dopo un po' forse
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La cromatura di un insaziato tramonto
sfalda e rinnova esuberanti malinconie...
rimaste incastrate in un sospiro plumbeo
e
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La luce dei tuoi pensieri
incespica sulla mia diffidenza.
Scansa ogni mia difesa
su un muro lasciato irrisolto!
Negli occhi grandi
leggo
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Intagli di vecchi rancori
osano respirare
nella mia striscia di mare
ma le mie mani
come briciole di spugna
prosciugano gli scarcerati veleni.
Ho dilapidato la rogna
della mia anima sciolta
e ho rivestito il mio cielo
di una dottrina
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Affondo il viso nel profumo intenso dei giochi: è la vita!
Bevo febbrilmente il succo dei giorni disegnati e ribelli,
scompigliati da desideri privi di vergogna.
Li intreccio!
Come fili occultati tra le dita di tremanti mani.
Mi cospargo il
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nella caverna
echeggiano
lampi e tuoni
e sulla pelle
si risvegliano
misteri
insondabili.
il vento
dipinge
la nostalgia,
tracciata
da uno struggimento
che nutre
il canto
di giorni aoscuri,
ingoiati
dalla fame
dell'anima...
spighe di
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ali d'uccelli
intrisi
di pioggia
adducono
nei recessi
il temporale,
afferro nel buio,
umido
e fecondo,
cesoie
che recidono
ogni legame!
interrotta
linea
d'orizzonte
ad
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danza il dolore
sulle luci
di una vita
da inventare...
geme
il fondale
dell'anima
irrisolta,
miscelandosi
al fragore
di venti anonimi...
astratte sinestesie
riemergono
dal luminoso buio
dei mie pensieri
e il mormorio
della mente
si
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l'odore
del vento di terra
infiocina
il mio destino
scalzato
da una luna morente.
colpi di luce nuova
si tuffano
con salto improvviso
nel grande pozzo
delle mie elucubrazioni...
odo
i suoni tremolanti
di una vita
che fugge
come
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295 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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