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Alessandro Di Marino
Le 146 poesie di Alessandro Di Marino
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coscienza dell'essere
come entità
come animale
in miserrima misura essendo.
devasta
natura e semplicità.
Due treni
due binari
due direzioni.
Due parti
di un unico essere
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crisalide
negli occhi la vita
nel volo la morte
quale pensiero più ti sovrasta?
Giammai li fondesti
Giammai li perdesti
Porti con te
sapienza e incoscienza
Porti con te
ali e terrore
che agogno - ferito.
Ma è solo il
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rammenta
dicevo, prima o poi sarà
ben sveglio da non crederci.
il sole un giorno si spegnerà
oggi però l'ho visto risvegliare i fiori.
se il sogno vero
è quel che vivo oggi
se il sentiero mio
è quello che
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dimmi a che pensi
quando il letto ti fa compagnia
ed il sonno ti schiva e t'insidia
dimmi che ora
proprio ora
nell'istante di pena
che separa la genesi di un pensiero
dal dito che batte il primo tasto
tu sei mia
e non perché
ci
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oggi piove
mi sembra.
la finestra che ho davanti
al pari di quella mia
non mi dice di te
non mi dice di me
resta spalancata
aspetta
il sonno raccoglierà brandelli
di pensieri
che mai, io
avrei tenuto nel letto
al posto tuo
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la scelta
di due corpi
come in un olimpo
di passioni
di cedere all'assenza
l'uva più dolce
e i giorni di questo tempo
è la tela su cui essi
ritrovano vita e fame.
Come noi
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ah
ah piccola mia
ah piccola mia sapessi
ho visto
vivi, morti e cechi
cellule come storie
trappole come glorie
un gregge che saliva
la vorticosa via
tendente al culmine
della montagna
- "Verso il tempio" -
solo così
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mio amore
sento - ancora ancora ancora - i fremiti
di cui mi dissemini l'irto culmine dei sensi
con i piedi, solo con i piedi,
nell'acqua - schiumosa.
perché sei come me
perché senti come me
perché guardi e vivi, come me.
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di sorriso m'inondi
mi mangi
mi scruti
seduci.
rapisci attimi e luce
è un linguaggio che non conoscevo
la semplice formula
del benessere che sei
femmina mia
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lontana,
ti vedo.
all'estremità silente del mondo
al centro solido di me
luce e caldo dei miei giorni
notte e musica di ogni mio passo.
e quando sola
scrivi pagine tristi
voltati. ci sono
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e mesto
poi aspetto
che la lotta
che la competizione
che lo scalino successivo
che l'intera scala
diventi uno
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uguali
ma diversi per grado
il pieno e il vuoto
con tempi diversi
l'uno lo specchio dell'altro
l'uno
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ora vago
chiedendomi il senso
di questo tempo
tempo che ho dentro
che leggo
che fumo - pur avendo smesso
che
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patetico e soave
nella trasparenza di solitari dolori
e nel desiderio di solidi amori.
dimmi se posso respirare
aria di festa in casa
per un nuovo fiore che nasce
per una cena a dir poco speciale
i minuti incidono a fuoco vivo
le ore insorgono
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io non so perché
cilindrica è l'ascesa
e drastica la discesa
io non so perché
il grafico che vedo
seppellisce i corpi, le menti.
le fondamenta ingrassate
dall'inutile arguzia
e dal perfetto disegno
non capisco il perché.
occhi che
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... mentre di parole stanche
e di visi, onirici
ho pieno il cuore...
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Alessandro Di Marino.
anche il buio è colore
quando i passi delle umane menti
ardenti di rinascita
vedono un ponte dove non
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lungo le cosce tue
mielose, tigrose,
che mi fanno goloso,
si perdono gli occhi miei.
lungo le cosce della
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cresci come una matrioska
conservando
dici 'non mi conosco ancora bene'
cresci come strati di cipolla
indagando e
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conosci il mio bene
eppur
mi devasti pensieri e sentieri
tu
immagine
che hai visto il tempo
fermarsi
in
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il senso degli occhi tuoi
grandi
che fanno l'amore
con me, con i miei
è lo stesso dei seni tuoi
che
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lungo la siepe
alta e fitta
non scorgo che un'unica trama increspata
i ricordi
si fanno follia
i propositi
si fanno
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immagine del sogno
che blandamente
volge all'alba
e al risveglio
- sinossi -
di uno cento e mille
- amori
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non ho modo
di risolvere l'arcano
perché Mentre trovo il regno
più degno, di avere storia
più
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dillo al diavolo
che ti guarda di notte
mentre non riesci a dormire
e lasci che gli occhi vaghino nel buio
in attesa
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trabocca la neve
nei pensieri e nei buoni propositi
trabocco io di scaltri e fugaci sussulti
- miagolanti ruggenti e a
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si,
il racconto della sera
mi porta ad altitudini più consone.
come del resto
i tavolini dei bar di montmartre
-
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ad ogni passo un prezzo
ad ogni prezzo un fendente
ad ogni fendente zampilli purpurei
ad ogni zampillo una
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costante
insistente
più del fiume in piena
che sento - d'improvviso -
nelle mani che mi toccano
poco, piano,
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lontano dalle persone che ami
per scelta e per
forza
silenzi
giunti ad arte
rimarcano l'astruso disegno.
il tempo
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146 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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