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Alessandro Di Marino
Le 146 poesie di Alessandro Di Marino
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ognuno è
goccia
ognuno è
mare
cavalca il tempo
la quiete
e le distanze
rifugge il
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del mondo
riconosco un sol colore
seduto
sulla terra
ci sta il mare
la musica
raccoglie le risposte
il sordo le riporta
al punto giusto
desidero
strappare
questo gesto
dal libro
delle stupide
proteste
venite gente
guardate con
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sentenzia il cuore umano
fra luce e vecchie ombre
rammarico mi opprime
per non aver osato
un solo mio tormento
drappeggia mente e cielo
pensiero che non penso
è morto in fondo al mare
cresce ogni bambino
a tratti amato e ricco
mi
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per i tuoi occhi
fonte e foce
delle resurrezioni
per il tuo ventre
terra e fuoco
di tutti i battiti
di tutti i vagiti
per le tue notti
sogno e parole
delle piogge
degli inverni
delle nevi
che verranno
vorrò vivere e
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il cerchio si chiude sempre
allo stesso modo.
perché la spirale è infinita
come il numero profondo
dei
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l'olfatto
più di ogni altro senso
mi soccorre
solo nel letto annuso
l'altra metà del mondo
se ora tu bussassi alla mia porta
se ora tu vedessi amore
coi miei occhi
il popolo del sogno impara a scrivere ogni giorno
'seguo
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ti sogno
sogno l'allegria temeraria
che da amore a amore
naviga
quando guardiamo con due occhi
quando guardo i tuoi
seppur piove
la voce amore mio, la voce tua
è brezza
è carezza
è fonte
nessun pensiero distorto
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i bambini
oh i bambini
verità
è che ogni uomo
è stato un bambino
verità
è che
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echeggia nello specchio
difforme
del giorno concreto
l'umano impregnante sibilo
del lupo
addormentato
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se un giorno
tu vedessi
tra le piaghe dei miei occhi
se un giorno
tu vedessi
tra le urla del mio pene
se un giorno
tu
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non v'è canone
nel ritmo che addormenta
l'animale uomo
non v'è conoscenza
nella storia
che cammina
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cresce, continua
si estende
dalla cucina alla sveglia
dal giardino al tavolo del soggiorno
traspare
nel
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ovemai
OVEMAI
O V E M A I
aggredire il tempo
per succhiar linfa
la quotidiana e luccicante stalla
la condizione
di vivente pensante agente
dio di se stesso
egli attraversa il giorno e la notte
ovemai
sapessi
ovemai
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e se domani guarderò il tuo viso
di gioia perfetto
di sorriso elegante
di fierezza brillante
l'acqua che mi compone
cederà via,
alla d'amor supremazia
perché seduce e folgora
l'essere e l'avere
guardare te -
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la tua assenza
ormai
non danneggia
ormai
non erode
la tua assenza
non è più ombra
bensì luce
che giunge
a me
ogni giorno
come il sole
in ogni angolo
del nostro mondo
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riflette
la luna
e sogni la notte
riflette
lo specchio
e entri negli occhi
riflette
la mente
e trovi sentieri
talvolta
un cuore selvaggio
rianima
il circolo dei soci segnati
talvolta
la ricerca
del sonno lenitore
è la
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Alessandro Di Marino.
Io so lasciare al tempo
scarti e rimasugli.
Io so scrutare il senso
dell'ultimo futuro
fremito mio.
Io so camminare
ogni scala
che giunga in ogni dove
di me.
E so perché scende
quando scende
e so perché sale
quando
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in te mi guardo, oh lago
immagine
tenuemente fulgida.
un tutto - specchio e riflesso -
che è misura di vita,
dove misura non necessita
ed è funzione d'ali
ed è fusione estrema,
estremamente nostra
...e
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un albero
cresce sempre in due direzioni,
l'una vita dell'altra.
La meraviglia della chioma che mostra - la sua,
era
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Indossi malinconia come un maglione
quello a cui tieni tanto
quello che pensi/speri/vuoi/
ti faccia più bella.
Mostri malinconia nei tratti del viso
nell'inclinare la testa quando non ci sei
nelle poche sigarette che ti
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decidi che vita
scegli quale persona
pensi quale morte
farai l'amore ancora
solo sugli specchi
dei tuoi pianti
che
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nel ricciolo di fumo
male e compagno
di notti e pensieri indiscreti
il male di vivere
s'insinuava si mostrava
come nuda
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non ami
è bisogno d'amore
quello che mi tiri
come faresti con dei piatti
- dopo una soave litigata -
non sono panni stesi al sole
né viscerali parole d'amore
gocce impazzite di un temporale
nulla che possa vedere
nulla che
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l'amore acceca
- sole e luna lì a perdonare
ad incitare e riflettere -
l'amore mio è lì
a far
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scrivi per qualcuno
che forse non vorresti
alla tua tavola
scrivi nell'accademico
porcile
sporco ma profumato
scrivi sedotto dalla razionalità
dai manifesti pubblicitari
dalla sconfitta che porti dentro
scrivi e ti leggi
scrivi e
leggi
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rammarico e nebbia
come spine di fiori senza spine
ti offuscano corpo e mente
ti rinchiudono corpo e mente
nessun senso di colpa
nel tuo piano marketing
le palpebre grandi
fino a vestirti di buio
io io io io io io io io io io io io io io io
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spegni! le luci,
le candele, il sole
spegni tutti i gemiti di cui sei capace
va' in giardino
strappa la pianta più bella
guardala odiala
portala con te
smetti! di cucinare,
di girare per casa
saltare su divano e su me
come una
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da est
un vento che puzzava
di guerra e di fame
di pianto e di morte
- perché la sofferenza puzza -
senza
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vieni
vieni
sferra i tuoi colpi
grondanti odio
traboccanti!
di falsa vita.
male
colorato a festa
di melliflui e penetranti sorrisi
mi spegni e m'accendi.
Ti conosco un po' di più
oggi.
Ti so guardare
dritto in viso.
Uccidimi
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nuda
sei l'immagine del mondo che vorrei
e lo specchio
degli anni che vivrò - con te.
nuda
gattoni nella mia speranza
- limpido cielo -
facciamo l'amore, ridendo
ah, femmina mia
non v'è formula magica
non
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146 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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