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Gentiana Marika
Le 287 poesie di Gentiana Marika
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Anima mia
velata del silenzio
di questo Vuoto
che smaschera
ogni inganno della mente
Di questo Vuoto
che colmo di compassione
accoglie la vera Luce
Colei che sconvolge
nella quiete apparente
ogni particella del macro cosmo
Colei che
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Tutto è, come da sempre è stato e per sempre sarà.
Questo sogno svanisce e si perde nel gioco dell'illusione,
dove ogni realtà è soltanto un'invenzione dal Nulla,
dove ologrammi di stelle creano un cielo che
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Io canto le nenie smarrite
che tintinnano sorde
negli abissi profondi
del dolore taciuto
dove, latitante,
l’amore si consuma
in cerca della verità perduta,
e gocce di sogno
lambiscono il biancore di un angelo,
che candido mi bacia
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E ti amai
perdutamente
nell'oblio delle mie incertezze
Ti amai
In ogni volto dei tanti amanti
dove, occhi ammaliati,
sprigionavano la luce dei miei
Ti amai follemente
nel turbinio della dannata passione
come celeste benedizione
Ti amai
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Pioveva lentamente,
e il giardino delle rose s'inzuppava adagio di malinconia
Le fragili radici lottavano per penetrare la terra,
le spine guardavano il cielo in cerca di risposte
Mentre, dai petali vellutati, scivolavano gocce,
pregne di
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E voglio svanire lentamente
in soavi vibrazioni
che mi cullano l'anima
in un dolce ricordo
di epoche sospette,
per ritrovarmi qui catapultata
nello spazio ondeggiante,
dove la luna,
riflette obliati baci
sospesi
nel cielo della
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M'attanaglia le viscere
questa notte di malinconia
e tra stretti morsi
mi consuma i palpiti,
mentre brividi di calde emozioni
trafiggono e raggelano
l'amara passione nel sangue,
fino a suggellarne un sogno,
in quel punto d'incrocio,
a cui,
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Lascia che il mio grido
catturi il vento
e peregrino percorra
quest’anima solitaria
fino a raggiungermi le viscere
Lascia che il mio urlo
s’innamori perdutamente
dell’abissale inferno
fino a raggiungere
le vette del paradiso
Fa che il mio
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E la notte fu eterna
quando ti accarezzai l'anima
in quel lungo amplesso
dove in ogni respiro
mi fosti un caldo brivido
che non riconobbe tempo
ma soltanto un errare randagio
fino a consumarsi
sulla cresta di una magica risacca
per poi
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Sono un alito di vento
e m’intrufolo prepotente
tra le virgole del mio tempo
Laddove i pensieri cessano
e le parole si perdono inghiottite,
azzannate da obliati tormenti
che mi erodono in pause non concesse
E sopravvivo con sorrisi
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| Muore il giorno
tra passi sconnessi
e la notte rinasce
in vicoli ignari
ad occhi bendati
Nascosta
in un cono d'ombra,
spio il mondo
che s'affanna
nell'illusione
di una perfetta geometria,
mentre, lentamente,
mi perdo
in
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| Trine di pensieri
incorniciano la notte
E il riverbero
di questa luna piena
scandisce i miei battiti
a ritmo di nenie perdute
in vicoli incogniti,
dove le emozioni
si frantumarono
senza rumore,
e in miriadi di stelle
cosparse nel
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Gocce di sorriso
cospargono l’anima
e l’amore è latitante a se stesso
in estranei meandri obliati
Avviluppato nel silenzio del nulla,
il cuore accarezza
l’evanescente desiderio
Mentre, dagli abissi della memoria
spunta quel bacio
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E saprei ascoltarti
silenzio che fendi
il mio solitario vi- andare
tra fulgidi raggi di sole
che
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Sentirti pulsante
nelle parole che ingannano questo tempo
e come ebbra illusione,
dirompere gli argini del mio essere,
scorrermi tu, passione dentro.
E nella nostalgia,
(tremante)
per non poter lambire pelle,
sentirti presenza
nel limbo
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Rubami il sogno
e svuotami da ogni desiderio
Resterò spoglia
al solo chiaro di luna
nella notte in cui mi prenderai la mano
e baciandomi il cuore
mi porterai là, dove spazio e tempo
non hanno misura;
ma misticamente le anime si
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Invia un messaggio privato a Gentiana Marika.
| Sciolgo l’ennesima ombra
a cospetto del mio cuore,
mentre a passo fiducioso
cammino
lungo questo viale,
dove la Memoria mi riporta
inconsciamente;
ed ogni incertezza
diventa reale illusione,
dove imparo a discernere
ad ogni angolo
la
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| Fievole crepuscolo
agli argini del giorno,
dove la luna è apparsa
avvolta nel suo stesso chiarore.
Testimone d’un lento andare,
un fermo immagine si riflette
allo specchio d’una sottile illusione
che svanisce dentro a questa fredda
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Avrei voluto giulive carezze
da spalmare ancora
sulla corazza di questo provato cuore
Ma nel vuoto della stanza
proietto e scandisco su lisce pareti
respiri rallentati, presi in prestito
dal riflesso appannato,
in uno specchio arcaico e
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| Sotto quale cielo
ti sei nascosta tu stasera,
luna!
In quale oscuro viaggio
hai portato
anche le mie stanche parole?
Come cerco ora
i miei passi smarriti tra sentieri
che mi confondono i sensi
Come riavrò ancora
i miei solitari
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Sognarti tra spezzoni
di limpide memorie,
sentir salire il desiderio
ai lembi della bocca
e, baciarti perdutamente
nel tormento della passione
Vibrando all'unisono
con le melodie del cielo,
che la luna,
come un diapason
trasmette ai
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Delle sembianze di questa luna
che zittisce il cielo di stanotte,
ne ho fatto rifugio
dei miei mille bagliori,
che frementi,
occultano paure e timori
smentiti alle falde del cuore,
superstite alle maree,
le quali sventrarono
rive selvagge
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Anelli di respiro
fendono la notte,
e incandescenti spettri
avvolgono la pelle.
S’abbandona il cuore
in silenti sguardi;
Zingara l’anima
non mette radici,
erra e si smarrisce
tra le pieghe di questo destino,
laddove il tuo odore
riconosco,
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Nella cavità dei giorni amorfi
La notte vi costruì dimora
E quel sogno premonitore
Ci vide espanderci l’uno nell'altra
Nell'amplesso delle nostre anime
Il bagliore della misteriosa luna
Scoprì l’anello del tempio
In cui
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| Famelica io
Di parole
Sovente sospese
Al ciglio della gola
Fili intrecciati d’ignote paure
In tessute trine
Di discolpato dolore
Coraggiose ali
Che s’innalzano col vento
Per raggiungere
Cangianti vette in libertà
Laddove
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Respiro nel respiro
Si sciolgono gli sguardi
Nell'avvampante rogo dei sospiri
E parole sussurrate
Come arroventate lame
Perforano e poi raggelano la carne
S’inabissa la notte
Nel silenzio più intimo delle anime
E l’oblio suggella
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Prendimi per mano
e portami lontano
Laddove il tempo
sa arrendersi ai nostri respiri
Laddove il miraggio
è il nostro stesso silenzio
vibrante all'unisono con le melodie del cielo
Laddove il mare
è espansione di gioia che
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Piove
Rivoli di pioggia
Cadono rumorosi sulla terra
Le foglie s’inzuppano
Perdendone leggerezza
E in questo puntuale autunno
I colori dipingono ancora una volta
Il palcoscenico della vita
Le piante restano spoglie
Sotto un cielo che
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Ventri ostili
Covo di serpi velenose
Lingue bifide
Vomitate da perfide bocche
Laddove il male
S’attorciglia al desto demone
Ma lapilli di fuoco nero
Sbrogliano e muoiono
Al cospetto della Luce
Che tocca e riflette ogni fulgore
Da sorrisi
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Sono nomade
Cos'è la mia terra
Se non un’isola di sorrisi, sole e mistero
Sono nomade
Cos'è la mia anima
Se non un vascello in balia alle maree
Sono nomade
Cos'è la mia vita
Se non la danza gitana del mio cuore
Sono
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287 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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