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Laura Chiarina
Le 213 poesie di Laura Chiarina
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| Vorrei trovare
tra mille,
quale sia l'azione
meno inutile
- volevo dire, stupida -
Un susseguirsi ovvio,
percorso produttivo:
fossi almeno
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| Rena,
impalpabile ruvidezza,
- sgranata -
in te brillando:
smerigliate parole,
solitudini, silenzi
in
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| Sapessi sospirare
in questa notte greve,
nel secco rabbrividire
di betulla spoglia,
non cercherei
oscurità,
né silenzio
che mi accolga.
Infinito attimo,
tenebra:
dal verosimile
realtà separa.
E poi
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| Parrebbe
il loro,
immobilismo
ascetico.
Se:
meritori
ritenendo
gli agi,
tronfi, paghi
di fasulle
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| Spoglie mortali,
Resti, Trapassati.
Passati a
miglior vita.
Defunti,
Anime in
purgatorio.
Anime Sante.
Semplicemente:
Morti;
semplicemente:
Anime.
Nulla è più
semplice
del definitivo,
senza appello.
Sorella
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| Ricomponimi,
livelli d'ovvietà
celano resti
d'un mosaico.
Il mogano del ciglio
adombra
la mandorla acerba;
sulla valva diafana
l'ellissi di un ricciolo
freme tra le tue dita.
Blu pulsa un pensiero.
Presto...
Prima che un
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| Pensiero razionale,
carnefice:
una scure le ciglia
stanotte.
Inghiotto vento:
non riconoscerò
le dune del mio deserto,
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| Senza nome,
Anima in cammino
costretta
in carne reietta.
Quanta vita
dovrai srotolare
dagli stracci, aspettando
il cigolio del giorno.
Ogni notte,
stesse mute stelle;
- ala d'Arcangelo ti protegge? -
Non tarderà l'inverno,
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| Che abbia memoria
di gemma,
il fiore di cactus?
Splendore
d'un tempo breve
d'insidie deturpato.
Sa il pettirosso,
che per sacra spina,
sanguinerà
melodioso canto?
Melanconia m'è
sempre stata cara:
la bimba correva
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| Scosti l'ala
dal tuo sguardo
l'angelo ribelle.
Possano raggiungerti
le mie ciglia, raccogliere
ceneri e
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| Posso vivere senza rimmel
scoprire che una lacrima
è rivolo trasparente
brilla come diamante
se...
il fondotinta non l'assorbe:
posso vivere senza trucco!
Posso esistere
senza molto altro.
Trema!
Tutto il mio superfluo
sotto lo
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| Mai diritta allo scopo
snodo passi laterali,
quanto pesa il carapace!
Amo e temo l'onda,
Tenera, troppo...
la mia interiore
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| Tu, nervatura
su lisa trama di foglia.
nota melodiosa
nel mio ramato silenzio.
In polifonia
con venti, piogge
e dolci
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| Demolisci notte quel faro!
folle nocchiero
senza stelle guida
voglio dannarmi.
Squarciare la barca di croci
contro sommersi
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| Sfuggono gocce,
una ad una:
essudato - ansia -
un singhiozzo, incrina
dei nembi il costato.
E' pianto disgregato:
lente
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| Chiedono conto
i passi,
si allontaneranno
lasciandomi qui.
Un'ombra;
pagheranno fio
falangi d'ossa,
strette al cencio
delle
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Invia un messaggio privato a Laura Chiarina.
| Che io possa amarti?
Sofferenza m'è sorellastra;
Giustizia è frutto mai sbucciato;
Libertà m'ha spezzato le unghie;
Uguaglianza s'è smarrita sottopelle.
Ma...
Sole s'accanisce alla fucina;
Diogene sta
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| Luminosa!
mentre ostenti
l'ovale calante
stanotte non m'imbrogli.
Vedo, sento...
l'apoteosi del nulla
l'agonia senza fine
del mare che fu, se fu.
Della gola, il rantolo
del magma ghiacciato;
della bocca Il terrifico
silenzio
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| Ti distrarrai un istante.
Autunno afferrerà le tue dita,
affonderà lo sguardo
nelle tue iridi stanche
e
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| S'inerpica la sera
piantando chiodi
sul fianco del pensiero.
Orfane - retoriche
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| Conscio,
sorprende l'inconscio:
c'è convergenza.
Siamo invalicato silenzio,
pre- pensiero;
lembo estremo della notte
l'alba sfiora:
così che il tempo,
è anello perfetto.
Lì ti tocco, amore,
dove carne
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| Sul tuo sospiro
solitudine
s'è distratta.
Scoria - nel tuo abisso -
sigillami, nutrimi
di abbacinanti
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| Portami via dal profano
dei lini, profumi, parole
pareti, suoni...
intermittenze.
Navata d'opale
la notte
Cattedrale l'Universo.
Stillami silenzio
mentre muta,
ti raggiunge
la mia origine.
Aprimi - aborigeno seme-
sul cuore vibrante
leggi
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| Immobile:
di fronte allo scempio
alla meraviglia
dell'Universo dato.
Vivo il paradosso
forse il non senso
certa è l'angoscia
la nausea esistenziale.
Rifugio è la gabbia
delle mie ossa
delle mie vene:
l'azione sembra
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| Non trova voce
il giallo stinto
di queste giornate.
Lento, cola
raggrumando,
non c'è slancio.
Calore, monocolore:
torpore.
Tace il fiume
lo sguardo attonito
cercando un fremito.
E' vita sospesa
quella che rimane
fuori
leggi
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| Ho tra le mani
veli stracciati
di sette cieli.
Soffia amore
su ognuno
la tua musica.
Lenta la tua danza
mi conduca
dove vita
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| Il buio non
m'inghiotte
estenuante
luminosità
il dolore.
Non rimane
che lasciare
il corpo
inchiodato
alle certezze.
Raggiungere
il lembo estremo
osservarmi da li:
smorfia grottesca
asservita, servile.
Non si
leggi
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| Un tocco di
diapason
il tuo sguardo.
Sono ora:
nota amplificata.
L'acuto.
Pietra levigata
a pelo d'acqua:
ti
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| Di notte:
La casa è un vascello
nel turbine;
agli oggetti
l'oscuro potere.
Di notte:
mi turba, l'autonoma
vita delle cose
il loro respiro
gli sguardi... il giogo!
Di notte:
è ammutinamento:
al superfluo,
al
leggi
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| E' un sussulto
il pensiero:
sorprende
l'attimo anarchico,
affrancato dal tempo;
fluttuando
s'insinua dardeggia
sconquassa
bussa alle porte del sonno;
si sperde
sabbia e sale
all'angolo estremo
del ciglio.
Su scorticate
leggi
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213 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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