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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Oriella Del Col
Le 59 poesie di Oriella Del Col
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 | Morbidamente sciolta
le lenzuola umide
lavate
non stese
apparecchiate nel talamo
madido di promesse
pregno di fluidi ricordi
Chiusi gli occhi
lenti i movimenti
docile il corpo
alle audaci mani
Sale un'onda tiepida
fluisce aulente il
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 | Siamo semi in una mano
seminati piano piano
Seppelliti in nuda terra
senza scudo senza serra
Spaventati anche dai sogni
strangolati dai bisogni
Speranzosi nel germoglio
separati dall'orgoglio
Sordi al battito del cuore
sbrindellati dal
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di raggiungere la morte
che hai scelto
senza alcun debito
a sbarrarti la strada
Abbandonando
la tua
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 | Nel vagheggiare sonnecchioso
del meriggio sospeso
egli sta
Siede saggio
tra l'uscio e la finestra
attende
sereno
immoto
Il silenzio
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 | È lieve la carezza
del lemma desueto
ch'a dirlo pare lieto
il fato che s'appresta
Non morte prematura
che toglie la favella
la falce si fa bella
s'è detta premorienza
Giuridico è il linguaggio
parole sempre
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 | La Tuia che vedi ha salde radici
che hanno percorso terra ostile
scavando passaggi in sterili spazi
per giungere a gocce di vita
Accanto a lei nella dura crescita
stava un abete grasso dal tanto amore
La Tuia cresceva dimenticata
ma
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Sapevo
non eri una gran forza
vuoi vincere,
ma contro una scamorza
Bleffare
è stato il tuo diletto,
per anni
tutti me l'hanno detto
Ma io
che arrendermi non posso,
pensavo:
“è con me che salta il fosso”
Ho detto:
“di te
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Ti sorride dolce
mentre lacrime internamente la corrodono
Ti aiuta a camminare
mentre la cancrena divora le sue gambe
Ti dona il suo tempo
e tu non sai che è tutto ciò che ha
Ti lascia andare
mentre artigli roventi le arpionano
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Fragili corpi
e deboli cuori.
Piccoli involucri
assediati dal nulla.
Anime pavide
senza vigore,
prive di forza,
smarrite.
Soccombono
a un tempo
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Credo che tu non abbia ancora misura del perduto tempo,
né percezione d'intensità della fallita creazione.
Mentre la soffice neve dell'oblio,
sta andando a lenire il dolore,
lentamente.
Al disgelo sarà un campo
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Potrei mangiarti
saresti parte di me
Avrei gustato
il tuo sapore denso
Nella memoria
le tue carni pastose
L'amabile sentore
di ogni goccia di te
Ma non mi basta
voglio di più
voglio oltre
ed oltre ancora
Voglio respirarti
Il
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Oriella Del Col.
Ho udito il battito
del mio cuore ferito
Ho toccato il dolore
di un sogno spezzato
Ho annusato il profumo
di un'illusione bastarda
Ho gustato il veleno
del falso amore
Ho visto l'apice
dell'angoscia feroce
Ma oggi è il mio
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Sferica essenza
custode di angeli e demoni,
fluttuante
nella densità delle opposte passioni,
crudelmente limitata
dal contenitore esibente.
Ecco la
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Sono strani sapori di vita,
che lasciano gocce di un tempo,
che
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 | Ci sono
e non sono sola
mentre aspetto un nuovo inizio
conservo ogni mia fine
Ogni passo
ogni sforzo che ho fatto
sono state le mie gocce
nell'umano mare
Ora indomita e selvatica
mi siedo un attimo
guardo ogni mia fine
mentre aspetto un
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Se vuoi allenare
il tuo grigio cervello
rinuncia a colpirlo
con scure e martello
Massacra una rima
minaccia un sonetto
se spremi del sangue
puoi farne un sorbetto
L'assurdo e l'orrore
invitali a corte
se tentan la fuga
li acchiappa la
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 | Venite Signore
io vendo l'amore
se amore si chiama
Do tutto il mio corpo
ma il cuore non ama
Venite Messere
volete sapere
che cosa mi spinge
che cosa mi preme?
Non certo il denaro
o ladra farei
se di ghelli m'abbondo volessi.
Io cerco
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 | Con le ovattate pantofole
di chi sa
che già troppo rumore c'è stato
Col sorriso malinconico
di chi sa
che non tutti saranno felici
Con la forza serena
di chi sa
che domani sarà finita
Con la dolcezza infinita
di chi
leggi

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Non conosco l'intensità del tuo sguardo
non ricordo l'armonia dei tuoi gesti
non conservo il sapore delle tue labbra
Perché sei solo il mio sogno
perché non ti ho ancora vissuto
perché tu sei la mia chimera
Desidero
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59 poesie trovate. In questa pagina dal n° 41 al n° 59.
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