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SANTORINO Carmela
Le 113 poesie di SANTORINO Carmela
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Scompare il sole
oltre la frontiera
precipita nell’abisso il tempo
immoto resta il viandante stanco
accucciato sotto un cespuglio
piedi nudi sulla terra arsa
l’ultima orma sotto la sua testa
Laggiù
diventa cupo
lo stagno rosso vermiglio
lui
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Danze frenetiche
nelle stanze del Tempio
sogni sulle montagne russe
ritmi impressionanti
oceani d’emozioni
turbano il destino
d’un vecchio saggio
In una notte libera
si cimenta a contar le stelle
tra nuvole ribelli;
sulle ali del vento
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Apparve all’improvviso
in tutto il suo fulgore
per espandere la visione del mondo
verso nuove mete.
Il Figlio Spirituale
seguì la sua scia di luce
immerso nella profondità
d’un sogno ispirato.
Timidi sussurri
narrano ancora le sue gesta
si
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Ora
sulla scogliera
il pensiero si attarda
analizza le parole
che mai si son dette.
Nelle acque profonde
lacrime silenziose
scivolano instancabili
accarrezzano il dolore
Poi una forza travolgente
annienta gli ostacoli del cuore
i
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Mi cullo ancora
nelle voci della memoria
carpite nel bosco
tra fremiti senza tempo
Pronta da secoli
accolgo la vita nella sua vera essenza
m’inebrio di aurore e tramonti
li dipingo di rosa e scarlatto
respiro piano
per non far rumore
Sotto
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Vago desiderosa
alla scoperta del mio domani
seguendo i riflessi marcati
della mia vita
Laggiù, in fondo
verso l’orizzonte
ancora un bivio
poi sfuma la via
nell’accecante luce
d’un caldo tramonto
Al lume del crepuscolo
incerta e stanca
mi
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Riflessi d’immenso
e perle di cristallo
sugli occhi e sulla pelle
rivoli d’argento tra i capelli
traboccar di sentimenti
nel tuo candido sorriso
Donna!...
Nello sciabordio dell’acqua
lavi ed abbandoni le tue scorie
liberi spazi immensi nella
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Echeggia nell’Elisio un pianto
realtà nascosta
al di là della luna
oltre i miseri schemi del tempo
Nuove tenebre
ripercuotono abissi
ripristinano i dannati
alimentano religioni
miti, credenze tribali
sotto un falso sole
E non c’è più cielo
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Custode del tempo
si volta indietro
vagheggia assorto
sulla marea immota del passato
Ricordi congelati
si schiudono al suo pensiero
vite trascorse ritornano in scena
sciogliendo ondate d’emozioni
Gonfia il vento
la sua vela bianca
lo
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Ispirazioni fuggevoli
tra le stanche del tempo
imbiancano il cielo
sul nascere e morire;
nubifragio cifrato
di divina proporzione
rigurgita nell’infinito
in sintonia profonda
Nuovi germogli
tra gli arcangeli
sublimano il pianto di un uomo
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Colpevoli intrecci del destino
innocenti memorie
emergono dalla sua anima
rincorrono un aquilone
nell’azzurro avvincente del cielo
Sospinta da un complice vento
raggiunge vermiglie aurore
danza felice sulle onde del mare
sorvola orizzonti
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| Va il pensiero
a quel che non ritornerà più
senza speranza, ne delusione
ecco la Vita...!
sopra di me le stelle
e la faccia della terra intorno
Lampi illuminano la notte
lasciando un’oscurità profonda
come uno schermo illogico
di virtù
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Una folla incuriosita
dietro un canto struggente;
graditudine, desideri
ego infranto
Nell'intimo sentire
s'eleva il Santo
sboccia la gioia
il fiore dello scambio
Attimi senza tempo
oceani di saggezza
lacrime di compassione ...
un sol
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Sai chi sei...
nomade
vittima incinta consciamente!
Senza pregiudizi
metti la livella sulle orme dei tuoi passi...
gloria, disonore
angoscia, letizia
fardelli di nascita
nella purezza del tuo sangue
Arcobaleni nel nuovo secolo...
Nel
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Fugaci meteore
piovono
nella fossa dei serpenti;
come lusinghiere chimere
abbrancano l'onda acerba
percorsa da Caino
Sospese d'arcana profezia
intrecciano messaggi astrusi
spandono fumo d'incenso tra i capelli
liberano il pianto
desiderio
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Principessa!...
Nel giardino delle fate
raccogli l'infinito in libertà:
rose, luci, colori
paesaggi incantati
beffe di gatti, pony fatati.
In stupore crescente
incontri e scruti i miei anni
aggiungendo tempo e traguardi
al tuo
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a SANTORINO Carmela.
Abbacchiate fantasie
spoglie sulle neve
papaveri rossi
satelliti spia
ologrammi dell'ultima ora
Fuggi, cacciatore di uomini
dai tempi della speranza
sotterri il tuo sogno defunto
nel profumo d'incenso
sollevi i tuoi rimorsi
con frammenti di
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Terra!
Nell’acme del tempo
risorgi raggiante
in echi schietti del passato
ribellandoti al sistema
rimanendo perplessa dinanzi al fato
Terra!
Mormorii di vana gloria
confiscati dal destino
disonorano la tua veste partigiana
ove annodi l’agonia
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Profumo di fiori
silenzio infittito dal vento
un seme dimenticato
ondeggia fra le dune del deserto
Nè inizio né fine!...
Gravida la terra
aspetta il germoglio
in cielo frammenti
di vagabonde verità
Luci tenue tra la
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| Diamanti sulla neve
leggende in taciti scrigni
ambasciatori in murmure lamento
amaritudine, affanno
Sulla riva dell'Eufrate
notti tenere di mano all'ira
nè v'è scampo o perdono
nella culla della sposa
trama inusuale
ritmo
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Nella savana corre
emigra nel vento
narrante battelli sconsacrati
rotte stracciate
inseguono sogni rammentati
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Quanti fiori,
quanti calorosi pensieri
e nobili promesse
per te!
Ma non si colmano
i vuoti del tuo tempo,
l'attesa del domani;
diventa solitudine l'assenza,
miraggi le tue speranze.
Al volgere d'ogni giorno
affondi le mani nelle tue
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Sorge
pallido il sole;
come cavallo
imbizzarrito
corre senza meta
tra veli di nuvole nere
Chimere stanche
intessute su spicchi di cielo
si sfilacciano
cadono lente
abbracciate a lacrime di pioggia
Specchiato su un'onda placida
il viso di
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Corre il mio sguardo
dietro il sasso
dado gettato
nel fondo del pozzo.
Un tonfo sordo
un'eco tonante
cerchi infiniti
un mare in tempesta...
S'infrange
il mio piccolo specchio di cielo segreto!
Fra trame e magie
vascelli di nuvole
tinte
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Un manto di stelle vibranti
ed uno spicchio di luna
dentro la cornice della mia finestra
spalancata sul mare di Settembre
E scivolano i miei pensieri
giù, per la scogliera d'argento;
s'infrangono fra le onde
risalgono in schiuma
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Nelle notti insonni
sospinti dall'onda dei ricordi
emergono dal profondo
i miei sogni infranti
Si sbriciolano più finemente
contro gli scogli della mente
e dal tumulto del passato
ancora sabbia e sassi
su ciò che di me ho
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Palpiti segreti
di gioia e di passione
guizzano nel mio seno;
s'infrangono
contro il muro di ritegno
eretto dal mio orgoglio
Cadono
doloranti e tremanti cadono
implodendo
nel fondo del mio cuore
Dal tonfo sordo
della mia
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Sfugge
al mio abile e tenero silenzio,
emerge dalla marea dei ricordi,
si materializza la sua immagine;
torna a turbare i miei sogni
in tenue veste di luce e volto di fantasma
Di rabbia e pianto
scintillano i miei occhi
nel sentire le sue
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Si schiude l'orizzonte
dietro il temporale;
nitidi pensieri
e timidi sorrisi
s'abbozzano
sul volto d'una donna
Scende il sole sulle sue chiome
un alito caldo sulle sue gote;
e corre
corre fluttuando leggera
sospinta dall'onda
che le si
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Giovani vite
corrono unite
dietro un'inafferrabile speranza;
si piegano stanche
tra gli aridi meandri del destino;
si effondono confortanti parole
sigillate in stille d'amarezza
per i tanti sogni infranti
Sale
sale e s'addensa la bruma
nei
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113 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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