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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’417Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
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Dicembre 2024 |
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rita iacobone
Le 272 poesie di rita iacobone
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Mendicante d'approvazione
così spesso mi sento
con te a cui ogni rilievo va stretto,
avida giovinezza cieca
la modestia non contempla,
e in una commedia sempre uguale
m'arresta come donna sconfitta.
Con quanta presunzione
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Attraggo l'emozione e
del tuo respiro vivo,
ascrivo sguardi ai tuoi spazi
per perdermi in orizzonti
assieme sognati.
Quell'Amore
che sempre ha un senso
me lo dedichi
destando certezze, e
nella notte,
come cigno in te reclino il capo,
la
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E' un infimo tramonto,
dell'anima il rigurgito,
quel corpo di Dea e non solo...
nell'eco un'inutile supplica.
Come nastro la vita sfilata
da un passo di furore carnale,
soggiogarla alla cupidigia
legittimo appare,
dissimulato biasimo
tra
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In un altro tempo,
con garbo spiccavano
indossando bei valori,
gente del popolo e signori,
abiti pesanti da portare...
fiutando l'aria nuova
che attorno già girava,
il tempo d'una luna, e
il menefreghismo imperava.
Come tanti
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Quella naturale
recondita esuberanza che
scaturiva,
ricordo,
nel gioco bambino
in un cortile nel vespro,
freddo d'inverno,
scaldava
il rincorrersi tra amici
intorno,
in un fervore d'anni freschi,
non sentire il rigore
nelle piccole
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Non dei tuoi modi pungenti
ho bisogno, io donna,
ma di mani grandi
colme d'amore.
Non di sguardi celati
ho bisogno,
ma di sorrisi sinceri.
Poche cose vorrei da te,
soltanto
zampilli di fresche parole
che come acqua di fiume
scorressero verso
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Mi vieni incontro
nel delizioso verde vestitino,
ti fermi a me accanto,
mi guardi dal basso
con occhi freschi e maliziosi,
ondeggiano i bei capelli
color dell'avena,
sembri la corolla
di un incantato fiore
appena dischiuso
agli albori della
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Perso tra le bianche lenzuola
stai disteso,
si stempera il tuo pallore
in quel chiaro sudario.
Come petali di tulipano alla sera
l'essere tuo si sta chiudendo.
Declina in te il sole della vita,
neppure il fervore che alberga in me
riuscirà
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Fra una parentesi, posa il Tempo,
di stelle ha il manto l’Inverno
ma i suoi passi lasciano gelo.
Sospeso l’algido cielo terso,
in ogni dove, tanti abeti,
d’auspici e di lusinghe ornati.
Voci di canti, suoni di campane,
dal vento portati.
C’è
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Fratello,
come si fa a seminare sorrisi
se le bocche sono aride
per il deserto di sentimenti
Guardo intorno,
solo brandelli d’amore,
fra grovigli di avversione.
Su suoli grigi
fiori non nascono,
ma arrocchi d’uccelli
sfidano la vita,
e cadono
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Giorni s’avvicendano
nel vuoto pieno di te,
pale di mulino il tempo
ininterrotto gira,
lo spinge il vento del ricordo,
macina grani d’attimi,
cumuli di polvere
su di un’anima ringrinzita e vecchia.
Ecco, nel grigio andare,
improvviso si desta
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Sono fiore
fra gli anfratti della vita.
Fermati uomo, guarda,
fra i petali, custodisco vita.
Sfiorami dolcemente,
inebriarti volgio di me,
della mia freschezza
segnata dai sospiri delle stagioni.
Se mi cogli fallo dolcemente,
tienimi fra le
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Giorno che affoghi
in un orizzonte nebuloso,
nel lamento lento delle ombre.
Tanto inutile io,
come bambola di pezza,
in un ‘angolo dell’anima
rannicchiata.
I tuoi colori nel vuoto cercai,
in un timido abbandono,
per trovar poi,
una realtà
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Lentamente dondolano
nell’aria fredda
petali di neve
nel silenzio che prepara
l’incanto del pensiero,
tacciono parole,
ora s’ascolta solo il cuore,
danzano danzano
negli attimi
lievi cristalli
per posarsi poi
su aride coperte
stinte
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Quante lacrime dal cielo,
accompagnano lenti passi
di chi ora è sola,
smarrita senza una meta.
Troppe voci riempiono le vie,
e sorrisi agli angoli, attese d’amore.
Soffrirò domani sotto una volta
che di stelle saprà brillare,
ed io, solitaria,
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Mi basta sfiorar la tua pelle,
carezze che ti accendono per me,
fra i segreti della notte.
Fervida s’insinua
l’ebbra atmosfera,
un fascino aggressivo
per l’amore intenso,
forte e accaldato,
inebriante come il vino
e rosso come un sole
che si
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Indirizzo personale di rita iacobone: ritaiacobone.scrivere.info
Scende l’oscurità sui monti
lasciando sulle acque del fiume
un tenue bagliore ferrigno,
dalle campane della pieve
il
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Somma nello stesso calore
nell’unisono battito del cuore,
in un tempo dilatato
di un’eternità che rende immortali
e amarsi sulla Terra,
sotto un cielo di baci,
toccare il volto della Luna,
nello stesso respiro,
oltre l’impossibile
sopra ogni
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Diafane lingue di nebbia
le paure mie di perderti,
nel sentiero interiore
inseguo ricordi d’amore, di canti,
rimbombano sull’anima
flebili tuoi silenzi,
così assordanti, tanto dolorosi,
un sospiro di luna
crea un raggio che forse ti
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La tua vicinanza
trasmette emozioni,
io ostaggio del destino,
oscillo nell’estasi
stordita da un senso di vertigine
sotto una volta
punteggiata da infiniti palpiti.
Vibrazioni intense
distolgono dalla paura
d’un capriccio che umilia
sogni e
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Quando t’ho vista
reclinare il capo sul seno
seduta su una fredda sedia
con le ruote che affondavano
nelle sabbie essicate dal tempo.
Quando t’ho vista
sorda alla voce della vita,
mentre le ore si dilatavano
nel cono di vuoti silenzi.
Quando
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Vorrei giacer con te
quando le stelle stendono un tappeto
non quando il vento di parole
scompagina le mie farfalle,
mentre decise volerebbero lontane.
Ti vorrei accanto, come ombra buona
che rigenera,
dopo il calore della passione.
Salice
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Solcherai il mio tormentato mare,
tu, nocchiero della mia anima bianca.
Saprai resistere alle mie tempeste
gettando l’ancora ai confini del sole.
Vento si raccoglierà fra i miei capelli
con tante lune spettinate e ribelli
e nebbie di lacrime
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Alito tiepido d’un raggio
rischiarante il giorno,
aperto all’Autunno incombente,
sguardo dilatato all’ultimo sorriso
d’un sole che sta per lasciare.
Danzano con le foglie i miei passi,
in un vento che sfrasca
gli ultimi alberi vestiti
di illusi
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In ossequioso timore della morte
su cammini di breccia c’inoltriamo.
Marmi gelidi come l’eterna pace
allineati nel tempo senza visione.
Nell’umido di lacrime e di bruma
fra rintocchi lenti s’aggira più forte
nell’eternità un’ombra che dimora
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Ossidiana nobile i tuoi occhi
riflettono il mistero della tua anima
quando in essi mi specchio
mi par di veder tanto lontano,
giorni nostri d’un futuro felice.
Schiuse le tue labbra di fiore
lasciano sfuggir la dolce voce
ed io mi perdo, mi
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Gocciole grigie
d’un Autunno smorto,
tetti che annaspano
mostrando solo i camini,
come mani che implorano
prima d’affogare.
Quiete d’anime smorte
inzuppate dalla pioggia d’indolenza.
S’è rotto ogni silenzio
dal brusio di mille richiami
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Io sono come lento rivo quieto
oppure come torrente che ribocca.
Faccio fiamma come uno zolfino
di pioggia la prima goccia poi mi smorza.
Corro incontro al giorno con fiducia
rallento per farmi preda della notte.
Sogni accendo prima di dormire
ma
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Nel bosco l’aurora scolorita,
fronde e suolo a lei intrecciate
tra mille toni smorzati
tutto par respirar in quella luce.
Leggeri i miei passi
in un cuore incantato,
lente vengon via foglie arrese
come sospiri tristi e sottomessi.
Solitaria una
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Guarda com'è bella la sera,
s'è arresa, come noi,
a questo prestabilito tempo.
Il sole, china il capo,
preda ancora una volta,
delle labbra di un'altra aurora.
A cosa pensi cuore inquieto,
ora che l'azzurro insolente si cela
fra
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272 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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