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Diletta Morani
Le 74 poesie di Diletta Morani
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Dove il ruscello canta
l'armonia della sua grazia,
dove l'Acero devoto, dimora
il suo solitario pudore,
dove la goccia cade silenziosa
e nella luce che si specchia
ci contiene il mondo,
dove la foglia s’abbandona
accogliendo, in gioia, il
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Abitata mi rivelo
residenza d’Amore.
Lì dove solo la carezza ci addentra,
nell’intimo dello sconcerto,
nella
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Io amo quell'ora
che acquieta le ombre,
e
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Risvegli. (Prima d'ora in poi)
Prima,
eri l’ombra alta sul cammino incerto
e il lato oscuro dell’anima informe
lo sguardo ostile sul tremito inerme
e l’eco ambiguo del grido distorto
Ora,
sei la crepa sul muro della logica
e il varco occluso
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Così ti appartengo,
- e ti tengo
il posto di una mia parte-
se scopro nei miei gesti
un tuo movimento, sia
pure solo un ruotare del polso.
Una Primavera in sordina,
la tua, se affiori
dalla nebulosa che mi trascino,
come nel buio una
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È col pontile che si culla ubriaca
la chiatta come grondante gru
di quel rosa intenso e liquefatto,
di quel tramonto - raggio a raggio -
spento a vita dentro il Kamo;
mentre versa lei a te sakè
e seta rossa, cadenzata,
volta a
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A Primavera,
il vento con dolcezza canterà sulle persone,
cancellando in un respiro,
tutto il rancore, il buio, il male e la ragione.
Le lacrime del cielo, sempre attente alle parole,
scriveranno versi e cuori
sopra i muri del
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Nel mio blu un plico di lettere bianche,
un sogno svestito e splendente,
e un amore
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Nei giardini sfioriti,
lungo i viali del pianto,
cio' che la neve non ha cancellato.
Le notti addormentate sui cuscini del dolore.
Dentro le gabbie vuote,
si sono imprigionati
anche i respiri.
Soltanto e sempre fumo,
l'inverno che si scalda
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La notte mi compone,
allunga i miei pieni,
stordisce i miei vuoti,
mi coglie dispersa,
mi lascia accudita
e una sono e
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Innamorati, perduti
sperduti o amati,
risalgono correnti di dolore
per ricordarci quanto vale un sogno...
Hanno la luce fioca del ricordo
e la risacca dolce del ritorno,
ma tagliano il destino come lance
e abbracciano miliardi di parole.
Quando li
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Scostato il velo
appena appena addormentato,
l'essenza calda, tremante, viva
del palpito rubato alla parola.
Di me per te, solo l'incanto,
nascosto lungo il tramestio del tempo,
di un bacio consumato a piedi nudi.
Come un unisono di voci
a man-
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Il giorno vivo accende il suo sorriso
fra oceani e parole senza un nome,
la pelle mia rubata dai tuoi occhi
nel cerchio d'acqua della nostra stanza.
E piovono carezze sui ricordi,
e nevica l'Amore dell'attesa,
nell'angolo ferito dalla
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Un cerchio d'acqua ancora,
questo e'il mio tempo.
Con le parole che si allagano smarrite
nella dolcezza smemorina alla deriva.
Dietro gli specchi il cielo,
dipinto con la neve dei ricordi,
protetto dalla luce sotto il cuore.
E nell'infrangersi
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Questa dolcezza dispersa nell'aria
ricade come neve
sulle bianche sculture di parole
che provo ad inventare
per
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La Notte si e'eclissata fra i sospiri,
giochi di Luce, sul levar del Sole.
Il Mare, quieto, abbraccia l'Orizzonte
al cuore del suo Sacro ritornare...
Dolce la vita che si tinge fra gli scogli,
di un battito di cielo che respira,
e il Cormorano
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Installazioni di dolore negli occhi acerbi
di una lacrima esule
troppo stanca di parole.
Si staglia l'orizzonte caldo
nel candore antico,
di un inchino al sole della Terra.
Che possa la dolcezza infranta
raccontare al vento
quanto vale
il peso
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E lei si sfila il cuore,
dai sogni dei suoi occhi silenziosi,
e lui le sfiora il tempo,
di piccole parole consumate.
Anche la notte si raccoglie allora,
tremando
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Eccolo il calpestio
sui marmi freddi
ed ogni anno ancora
fra i passi frettolosi di chi cerca
e quelli silenziosi di chi manca.
E guardo al cuore di una lacrima,
al tempo addormentato,
al bacio di un sorriso,
del tuo respiro sempre vivo
nel mio
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Dammi parole da cullare accanto,
un angolo di luna per ninnarmi il cuore,
che si addormentino tutti gli spaventi,
di questo tempo,
che non sa
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74 poesie trovate. In questa pagina dal n° 41 al n° 60.
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