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Francesco Rossi
Le 1045 poesie di Francesco Rossi
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Poltrivo deliziosamente
ascoltando una canzone
quando si spalancò la porta all’improvviso
e, avvolta da
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Un ramoscello spinto dal vento
al mio piede s’avvicina
ed io non lo scalcio via,
grazie sembra che mi dica
con quel suo
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Mangiando, bevendo, ridendo
ed evocando le cose belle della vita
ritrovo sui miei passi
la gioventù fiorita a festa,
è un qualcosa di sublime
che quasi non so dire,
è quel sentore di freschezza
che esalta l’ardore, la speme,
e, più d’ogni altra
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Un sentimento
infuso nel colore del pensiero
vorrei donarvi
e, nel mio quotidiano
continuare ad amarvi.
Di un amore che nasce
dentro di me
e mai si
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placida alla rena frange,
lieve sul mare il vento scherza
che alla prima succede la seconda
e, questa torna e va a lambir la terza.
un andirivieni affascinante
che prende la vista e la conquista.
un moto ondoso
che non conosce riposo.
al mio
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Dalla tua bocca
esce il respiro
della mia felicità;
e, nella nottata
dove il silenzio ristora
le tue labbra sfiorano le mie
sino al far dell’aurora.
Del fruscio della parola
e dell’albore
s’inebria il cuore
per sedurre germogli di tenerezza
e
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Nella continuità della mia e della sua fragilità
esagitati e confusi sono i fraseggi
delle nostre memorie,
“pretesti”.
Incombe il non senso
senza un segno, un suono, un sogno
che consenta il nostro ritorno
all’esserci.
Il grido spesso
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Un pianto fecondo
sopra il manto che divampa
si confonde nel pensiero
e, nel velato innalzato al cielo
sublimando il giardino fiorito del ricordo
si offre in sacra permanenza
a un innocente incontro
in un punto magico
dove la luna diventa
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In un vano della mia casa
ho lasciato un pensiero
scritto su un foglio rosso;
l’arteria soffia sullo stelo d’un fiore.
Una docile primavera
imbandita di colore.
Ho un rifugio segreto
dove mi riparo
e, adornato dalla mia interiorità
ho un manto
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La maestra che mi ricordo
è quella della seconda elementare
rammento pure che era severa
e a ogni nostra piccola mancanza
diceva in tono serio
suvvia ragazzi, un poco di creanza.
Negli a divenire spesso mi son domandato
se la creanza fosse
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Addio ai tramonti dorati
nel loro sbocciare
sull’orizzonte del mare.
Alle vedute che sublimate
dai giochi degli astri
piacevolmente invadenti
agli occhi miei giungete.
Al roseo color dell’alba
che ora tanto mi manca.
Addio a quel brontolio
che
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Quando amoreggi,
mentre amoreggi,
adagia con dolcezza il flauto
umettato dalle tue labbra
e, innocente il fa,
sublime nota,
tra lo sguardo carezzevole
della platea si inebria
dei tuoi urli segreti
e, si dibatte sui fianchi
inarcandosi;
sono i
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Quella notte in mezzo al mare
sul mio gozzo ci siam messi a remare
e del resto che ci stava d’intorno
non più di tanto ce ne poteva fregare.
Dalle mie labbra uscivano parole dolci
a rasentar il tuo cuore,
discorsi audaci i miei
che solo san
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Ci siam baciati
al chiaro di luna,
ci siam spogliati
al lumeggiar delle stelle,
e, le parole più dolci e più belle
dalle
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Dal mio pensiero
son cullato
e dall’onda che frange
sullo scoglio antico
sono svegliato
e osservando il
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Il mio desiderio più importante
che rasenta il bello
è quello di affermare
che un sogno di carità
è ancora possibile
e, di questo io mi cibo interiormente
dando linfa vitale e solidale
al cuore e alla mente.
Camminando
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Indirizzo personale di Francesco Rossi: francescorossi.scrivere.info
La poesia adorna
quel rigirare tra le mani
i grani per recitar rosari.
Bagliori irascibili o benevoli?
Il filo della verità
è nello spazio
dove l’anima
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La mia elucubrazione volteggia
tra una svagata innocenza
e piccante sensazione
che dal basso ventre
sale al cuore.
Un giocattolo d’amore
è tutto quello
che posso donare,
senza rimpianto,
attraverso quella verità
che prorompe dal
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Vorrei essere tra i profumi
di lenzuoli inamidati,
tra gli umori umidi e addensati,
ecco, io vorrei essere un natante
che ondeggia tra i tuoi desideri
guidandoti, sublimandomi, sublimandoci
dei piaceri, dei peccati
golosi dei gemiti
e, inarcandoci
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Supplici gli occhi
e desideri invocati
senza pudori
sciolti e densi
come gli umori
dai quali ne traggo il mio dissetarmi,
è alla fonte dove nasce il rigagnolo
che mi soffermo e d’istinto bevo,
avvinghiato al tuo corpo
vivo l’attimo e mi
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Melograni aperti
sono le tue labbra,
dei colori del frutto si pregiano
e, succose nell’atto
regalano quel piacere infinito
che voglio corrispondere
come se fossimo una unica goccia di succo
e, non mi distacco in nessun modo
dai sentieri che
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il consueto mistero incombente
che proviene incessante
dal basso ventre
dove noi ci siamo dilettati
nei nostri passati
nelle letture dei nostri corpi,
prefazioni e rituali
senza nessuna pudicizia nell’amare
e detestandoci vicendevolmente
ci siamo
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Sfiorandoti con lo stelo d’un fiore
ferendo senza voler ferire
scusandomi per la mia intromissione
e, imprescindibilmente dal mio essere uomo
mi ritrovo superfluo
nel tuo fluire di donna
e, nell’espormi senza prezzo
mi presento al tuo
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Corro per inseguire il buio,
impatto nel vuoto universo dell’oscuro,
nella notte m’abbandono
e, sconosciuto nel mio oggi
vago nell’ombra
dove trovo le sequenze del passato:
pensieri brevi,
emozioni accatastate,
commozioni isolate.
Nella notte,
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In quel cincischiare del momento
l’emozione prende il sopravvento
e tanto è lo spavento
per chi non coglie l’attimo propizio
che innesca il sentimento
"Amore".
Quindi attenzione
perché la delusione
diventa tormento
per non aver sfruttato a
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Ho trovato la giusta dimensione
camminando sui sentieri
con tanta passione;
in compagnia o in solitaria
sempre piacevole è
la mia camminata;
è’ lo splendore, è l’armonia
che mi tiene per mano
e mi fa compagnia.
Lo enuncio
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Segreta come l’acqua
è la percezione che avvampa,
limpida, cristallina, naturale
è questa voglia di mare;
e, poter nuotare cavalcando le onde
senza andare a mendicare
la mia diversità nell’osare, nell’amare, nel partecipare
a
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Trasportato dal flusso ventoso
si leva lo sguardo d’intorno
nel percepire un suono
che sa di addio e forse di non ritorno,
quindi nessuna confidenza con la casualità
dove si compiace l’arroganza
esaltata dall’ignoranza
e, la carne umana
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Fiammelle migrate
nelle teatralità del mondo.
Il pensare si disperde
nelle occasioni sprecate;
in ritratti di
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Corro per inseguire il buio,
impatto nel vuoto,
lo sopravanzo.
E' una sequenza
del vissuto
per questo lo precedo
e nego il passato,
mi soffermo sull'oggi
e le sequenze si armonizzano nell'oscuro
di un pensare che avvolge l'inquietudine
in
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1045 poesie trovate. In questa pagina dal n° 361 al n° 390.
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