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Nicolina Macari
Le 377 poesie di Nicolina Macari
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Seguo il sentiero di un solco
nulla so rimpiangere
sulle mie pagine tonanti
sporche di rumori e virgole desolanti
che tarlano il foglio pronto a disgiungersi.
Per un disguido d'ombra
della parola ho labbra e mani
ne porto il profilo
come una musa
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Di quelle notti ben lo sappiamo
il tempo era nostro nel ventre della luna,
l'accendersi di stelle corteggiavano la nostra pelle
e noi ci nutrivamo della passione di ogni attimo.
Delle tue parole sussurrate
e posate sul grembo del mio corpo
ne
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| Un bacio,
solo un bacio voglio
come solenne nascita immortale
e la bocca unita brezza
a consumare l'amorosa intesa.
Cerco la tua pelle
per possedere il bene,
per nutrirti d'ogni parte
mormorandoti la mia carne,
il mio petto, le mie
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| Una pioggia di sangue
si addensa in ginocchia piegate.
Il cielo tra le macerie è lava che brucia,
guarda l'inferocita terra
di dispersi martoriati corpi
su drappi che non volano
agghiacciati di tombe.
Impotenti giorni d'abissale pena
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| Non curarti del tempo
né dello spazio
portami la bocca con passi di porpora
e quando le dita
avranno sollevato il mento
concedimi la marcia della tua anima
dirò al mio cuore
che si è coronato un sogno
nel suo più
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| Confesso l'inchiostro
alle pendici di una nostalgia
seduta sullo sguardo
di un limite imposto
mi tiene testa aggrovigliata.
Cerco di arrestarla
ho spesso scontato
spumose nubi e sparpagliate
in memoria a graffiarmi
trapelate in oscillante
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Leggi pure quello che ho da dirti
scruta pure tra le righe e scoprirai che senza te
la palpabile lingua non sorteggia labbra per pronunciarti
ferma come un tempio di roccia
immobilizza le corde vocali fino al tacere della voce.
Stai a
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C'è una poesia dalla palese alberatura
che non ha gemme in cielo alto
la primavera cade nido d'illusione
come un amaro accordo.
Quando nuvole donano il capo alla pioggia
l'acqua diviene ignara di ogni legge
il fulmine errabondo
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Il cielo piange
la cattiveria del mondo
l'aria ansima una terra martoriata
come un freddo affiatamento impudico.
Non si rammenda l'orizzonte
di colline dorate
spira nell'illimitato silenzio
di cose mortali
Dov'é finita
la
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E poi l'anima decise di tornare
portandomi lo schermo
del suo viaggio con immagini avvinte
a levarsi di parola vellutandola
perché oltre il tangibile nulla conoscevo.
Il suo messaggio era respiro
che aleggiava sulla mia schiena
le
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Ti ricordi il nostro primo bacio
una meravigliosa arte naturale,
come se avessimo scritto
le labbra al tempo.
Presi il mio cuore
e te lo posi nello sguardo,
quel tuo guardarmi se lo portò via l'amore
nella trasparenza dell'anima.
Ci
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| Questo è il teatro del silenzio
entri malinconico
e bevi l'ennesimo sorso amaro.
Quanto é difficile prendere faville
dal focolaio del cuore
non é grato il palpito che l"accoglie.
Però prosegue ugualmente
la sua
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Dimmi se per te
sono un sorriso che sazia
che ha il garbo di una stella
nella memoria del cielo
o pioggia che gocciola foglie
su freschi respiri
con un crepitio che trema.
Dimmi se siamo una sola anima
di certe cose preziose
una grandissima
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| Ci sono silenzi nella quiete pianura
che bucano spauriti
come sommerse chiavi capovolte
in nidi che giudicano il declivio
e mentre la terra
grida impoverita nel rivelarsi
l'occhio mostra l'appassito vicolo
che ha pena di un barlume.
Qui
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Ricordi di un Carosello
mi hanno riportata bambina
non so come acquietare il cuore,
ci sono ombre troppo lunghe
posate tra le braccia,
una dimora dove segno il gran silenzio
e le provviste di parole muoiono sulle labbra.
Gli occhi sbocciano
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| T'amo nelle mani di carezza
che sono madri di memoria
e intime muse venali.
T'amo dentro il cuore
promessa
e baci senza fine.
E son belli i battiti
pieni, evocati senza posa
a colmare l'estasi.
Possiedine il profumo
in età del
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Nicolina Macari.
Di poche parole l'anima
discende e non sa
che con il suo abbandono
non è più traccia di sentiero.
Ha bisogno che le cerchi un posto
nell'integrità di muta intesa
ed io si, posso trattenerla
quando smarrisce la via
come
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Si spogliò la luna
al matrimonio con il mare.
Fu virtuosa armonia di luce.
Persa nella notte
mi appagò di sinfonia
e mi chiesi
oltrepassando una barca,
come possa elevarsi
di bellissima pupilla
per essere aurea e magia
che si
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La mano diviene isola sul colle dei seni
dove mi vive il fiato,
su un ritornello che sale e scende,
come bocca all'aria tra le dita,
come grembo al petto tra la pelle,
fin'oltre l'anima.
Racconto ai sogni quando la luce
ha di te la conoscenza
e
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Pagine bianche si aprono alle dita
cercano una punta imbevuta d'inchiostro
la forza di esserci con il battito
nè aspettano la fattezza che inghiotte il foglio
la voce al viso di lettere
nell'identità dei lineamenti sopiti
tra mani
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Trinca l'onda sui miei piedi,
si nasconde nel biancheggiare della sabbia
e si dissolve nell'indigeribile stesso.
É idillio qui,
rivelo al vento il mio amore,
m'inginocchio sulla riva,
il cuore indossa l'abito del cielo,
si affratella
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| Il cielo stasera sembra cadere
quasi a voler azzerare la distanza,
condensato da spirali di vento
che hanno troppi occhi
a stravolgere nuvole,
a spumeggiare
l'umida sorgente d'aria.
Il mio profondo effimero
si aggiusta al suolo
la
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Vieni a trovarmi nel nostro silenzio
che fu gravido ventre d'anima,
dove mani di penna hanno scritto
curve perfette di vene
in lievi carezze grate a morsi flebili
innamorati gemiti di rinascita
nel tuo fremente nome,
nel mio nudo nome,
come
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| Silenzi plasmano
spietati urli
al bavaglio,
la colpa
è appesa al cappio
nella spietata morsa
che lecca ferite
di un'anima
e del suo vergine pianto.
Come tortuosa chiacchiera
scava dentro
in battiti di spine
che hanno
rughe
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Saggio fu il destino a farmi incontrare te,
mi amò quando decise di immortalare
la meta sul mio cuore,
come un gran ritratto impetuoso
che l'anima riempì carne di vita,
e ti fui accanto.
Fianco a fianco
senza impedire il
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E' primavera
tra la brughiera nel vento,
l'erba tra i filari soffia alla terra
un ventaglio d'aria che inspira la corda del sole
e al sole l'occhio per riscaldarla.
Un profumo alla vita per ridere dell'inaridito germoglio
per accodarsi
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Che fai ricordo quaggiù
nel ruvido strisciare della memoria
la tua ortica punge ed infetta il fiato
mi riempie dentro e fuori
a sfinire le vertebre fino al midollo.
Ho paura,
incespico i nervi ad uno ad uno
fino ad esserne figlia
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Prendilo tu questo cuore
non importa di quale colore sia
o a quale miserabile catena sia avvolto,
sai le croci
aggrappate ad una faccia disgraziata
cercano un amabile liberatore
che abbia l'età di un gesto dignitoso
e se l'impotenza
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Interrogo l'amore e trovo te
nella sua sacra bellezza è un dono
ed immenso avvento della perfezione
in tutto ció che il cuore dimora
evocato profondamente...
come un forte arbusto
da radici infilate nella gola della terra
calde e
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| Sposami nella mitezza nuziale
di ogni giorno,
nel dono eccelso della vita,
nel firmamento scarlatto dell'amore,
e il mio cuore non avrá più paura.
Atterrami nel respiro dell'anima
come invocata meraviglia
e maturo ventre.
Tu,
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377 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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