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♦ Adriana Bellanca | |
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Luglio 2025 |
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Salvatore Mendolia
Le 10 poesie di Salvatore Mendolia
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Dopo il sangue versato,
dopo il misero vivere
di un amore sbagliato,
dopo le lacrime spese
per non decidere
Stasi dell'animo,
pena scontata.
Segni nell'umido
della pelle squarciata
Senza fame
e senza sete,
tra il dire e il fare
del fiume
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L'ultima goccia di sudore
Scendeva giù dal mento lenta
Mista al sangue del viso ferito
La sconfitta che disegnava
Il nuovo volto della paura
Avevi finalmente vinto
Usando le tue finte verità
Per squarciare le mie ragioni
Come le
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Grigio tempo di ore così vuote
flebile fremito di ciò che resta
ancora inerme e non ti scuote
come il limbo di una vita mesta
Immobilità pressoché perenne
aspettando il sole di domani
per sperare di passare
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Vagare per paura di aver distrutto un disegno altrui.
E scappare credendo di aver strappato quei ricordi
che non ti appartengono
E correre verso l'oblio
Verso gli abiti lacerati dai rovi
Verso il freddo che rende i corpi immobili
Diciannove
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Umore di nero caffè
della mattina
Sapore di indicibilità
della mente
contorta
Un bagliore di luce
d'un tratto
che si staglia lontanissimo
sui
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Identità dai contorni confusi
s'insinuano indefinite
con veemente dolcezza
con discreta violenza
Intersezioni casuali
colte da una luce oscura
che si alimenta
che man mano inonda
Pensieri morbidi
trafitti da uno spasmo
di misteriosa
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Salvatore Mendolia.
Spiegami perché le cose
sono sempre come non le vuoi
Spiegami il dolore di tutti
le storie tristi di ognuno di noi
Spiegami la gioia flebile
di chi è sensibile davvero
Spiegami perché delle cose fatte
non ne vado mai
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Ultimi spasmi d'irrealtà
di un disincanto intenso
Fine primo tempo d'un film
di cui non colgo il senso
Goccia su goccia
il nulla lambisce ogni certezza
Giorno dopo giorno
il gelo vince sulle brezza
Forse è la
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Commedia è il nome della vita
E' un travaglio dell'anima,
a volte impietoso tormento,
a volte esigua luce di speranza
Infinito intreccio di
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Adesso scelgo me stesso per ritrovare tutto
Recido la mano che reclama brama,
che cancella anche l'autostima
Pago col sangue il prezzo del passato
Resto in ginocchio ad assaporare
il gusto amaro delle cicatrici,
cercando la forza di rialzare il
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