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Antonio Filippelli
Le 36 poesie di Antonio Filippelli
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Il peso specifico del male
altro non è
che l’incoerente leggerezza
d’una lacrima,
che abbandonando gli occhi,
tradendo pelle e sensi
con un falso tepore,
si vanta di quel suo
bruciore di sale,
quando invade e nutre
le larghe ferite del
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Il morso grondante di saliva
delle mie dita
sulla tua superficie di pesca,
le fauci spalancate
delle mie mani
sul tuo corpo bianco
di friabile meringa.
La fretta nel toglierti
le vesti, donarle alle terre,
lasciando nel cielo
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Paion festanti
l’anime dei grilli
incastrate
nei loro corpi di salti
su vasti teli d’erba.
Il sole
gli illumina i percorsi
facendo brillare il verde
come smeraldi.
Noi qui in gabbie di cemento
dove scintillan solo monete
e dorsi
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Processioni isteriche
di portafogli, inginocchiatoi
affollati sotto croci luminose
in vetrine pescatrici di facili branchi,
che seguon la corrente calda
di pubblicità sirene d’Ulisse.
E il parroco ricama il Natale
con ben fatte
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Ti ho pensato all’alba
libertà,
crescevi lenta e nascosta
come grano sotto la neve,
pane sotto tiepide coperte.
Ti ho pensato all’alba
libertà,
lievitavi da dietro la notte
come l’occhio diurno del cielo,
quello
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Trascinare l’anima
nei labirinti improvvisati
di distratte e rapide automobili,
che si fermano solo
per un convenzionale rosso divieto,
che ne farebbero a meno
se ci fosse soltanto l’obbligo
di regalare un sorriso, un aiuto.
Vita negata
da
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Le vene,
che dal cuore
portan preghiere
al cielo,
son rami d’acero sardo,
delta del grande fiume che intersia Polesine,
lunghi capelli in disordine su spalle lisce,
d’infinita portata,
d’esagerato getto.
Ma che rigagnolo inutile
versiamo
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Non posso che scorger
la tua essenza
quando, rapito dal mistero
del creato e di chi creò,
m’abbandono a contemplar
la meraviglia del cielo notturno.
Ti vedo in tutto ciò
che ad intermittenza brilla.
In tutto quel brulicar di
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Quella verticale ambizione
di raggiungere il leggi
L'autore non ha inserito la nota che collega la poesia al fatto di cronaca.
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Prendi del cuore
la parte più scura
e gettala via,
nel funestar di onde
impazzite,
che a riva sbarcan per far male,
per ridurre in polvere
ciò che pare eterno,
roccia e scogli,
muscoli antichi e forti
del mondo di
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Un imbrunire di occhi,
non è una notte che andrà via
con la facilità delle ore,
con il girotondo allegro dei secondi,
con il passo deciso dei minuti.
Un tramonto di sorrisi,
non è un sole che tornerà,
ogni
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Antonio Filippelli.
Uno schiaffo di sole
su una pallida guancia invernale,
che non offende il volto,
ma leggero tepore assesta.
Un solletico di pioggia fresca
su testa e braccia nude
nel mentre di giornate ferite
da torride e pesanti estati.
Stessa sensazione
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A cosparger corpo
d'eternità con unguenti
miracolosi, a tirar pelle
come fosse un tamburo,
per arrestar il fiume del tempo
che detriti di rughe e acciacchi
si trascina dietro,
a fingere giovinezza
mostrando inutili abbronzature
che
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Amo,
inciampar
distrattamente innamorato,
nel respiro caldo
che viaggia tra porte socchiuse
di labbra carne e anima.
Amo,
spedir
delicatamente ispirato,
le mie dita lungo i sentieri rosa
d’un corpo profumato e infinito.
Amo,
suggerire
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Latte scuro
di seni d’uva
pendenti su
preghiere
di buona riuscita,
che non sia l’aceto che Cristo offese.
Aspettare i momenti propizi,
lavorare, lavorare…
per vedere fatica
riempir bianche e verdi bottiglie,
pria corazze d’altre meno
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Scrutando in lassi
di riflessioni
la mia e la vostra vita,
fratelli di mondo,
vedo il volo cieco
del pipistrello
passare veloce
negli spazi angusti
che la notte dedica
ai fasci lunari.
E poi col passeggiar del giorno
in sentieri
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36 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 36.
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