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stefania giacarelli
Le 218 poesie di stefania giacarelli
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| Invidio le farfalle
e chi ne segue il volo
invidio chi si vive questa parentesi
leggero come un fiore,
sfoglia parole d'amore per il mare
sotto la luna
e disegna piroette tanto lievi
ed impalpabili
e come api sugge il miele
senz'avvertire il
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| Poco più d'un sentiero
e ogni dosso
è ricordo
e accumulo del tempo.
La terra s'abbraccia al mare
che appena s'increspa
ad allungare labbra
per baciare rovi e timo.
Percorro con le dita
la traccia d'un cielo lontano
smarginato
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| Ora ignoro
l'armonia d'una stagione
che rallenta
dentro un sole che segna il passo
ora è meglio
gettare calce pietosa
è bene che la polvere si posi
per non destare
imprevedibili fantasmi.
Non so più gestire
questo
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Sogna!
Apri le braccia
lungo i fianchi del cielo
fino a toccare l'ovatta di nuvole
fino a guardare Dio.
Nell'oblio
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| Sento la fatica
di questo vivere al margine
quando il foglio dei giorni
finisce bruciato
nel cesso
senza un senso.
Mi vivo addosso
solo nel respiro
e l'inutile tempo
è una lebbra
che logora le carni
e deturpa la mente,
giacché
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| Dormi sul fondo del lago
nei tuoi panni di luce
coi monti a cornice
in mezzo a campagne
rigate d'amore e fatica,
per sempre dai ricordi cullata
tra le braccia.
Solo ti muove
lo spruzzo del vento
e la direzione mutata
del tempo scappato
nella
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L'alba
strappa il buio
alla notte,
una lingua di luce
lambisce l'incavo
tra i seni dei monti
e regala cristalli dorati
al mare
immobile
come in attesa-
Una risacca delicata
mi accarezza
e tra le garze insanguinate del tempo
riappaiono i
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Il buio cade
da un soffitto di stelle
già morte
e mai ci sarà un'alba
a raccontare le spoglie
di una terra che rantola
e che ruzzola
lungo un versante senza sole.
E sorge la luna
spettinata
e ammutolita
dall'assenza di
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| S'allentano le ore
e i giorni
abbarbicati a un cielo di speranza.
Forse ero io
che sgambettavo
e che ora la notte sorprende
insonne
a lucidare sogni
ornarli
di lustrini e nastri
e poi riporli
tra i fogli sgorbiati d'un quaderno.
Oggi ho
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| Il sole s'è spento
straziato
dall'universo crollato.
Nelle mani
restano brani sparsi.
Io zingara
betulla senza ceppo
e senza solco
giro col vento
nel cielo finto
di stagioni senza luce.
Il sole s'è spento
e caduta è
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| Sono qui
sul bordo del tempo
gli occhi frizzati sulla nuca,
stringo tra le labbra anelli di fumo
chiusi
dentro cerchi di rabbia triste
e non so più camminare.
Scivolati via
i giorni
come saponette
tra le dita
e adesso
che dovrei
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| E' ancora oggi
dalla mia finestra,
oggi sbeccato
rattoppato
oggi di lacrime di sole
di girasoli già sfioriti.
Il sorriso
schiva le labbra
- oggi -
ancora un oggi
glabro di gioia
avaro di vita
come colpa da evitare.
Avvito la
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Appesa
come la luna
sul filo del cielo
che muta
sordo e cieco
al tempo che migra
fra un nembo
ed un cirro.
E l'estate
è
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| Non tornerà
il suono dei passi perduti,
quell'arco di luce
tra le garze del tempo.
Non torneranno i sassi
nei cerchi dell'acqua
e le bucce di sole nel mare.
Questo buio di sale è veleno,
l'urlo dell'alba
si sfalda di nebbia
e
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| S'incatenano le ore
il tempo è una prigione
che si tende
si distende
che si fonde
offende i giorni
nelle notti si diffonde
e mi confonde.
Confusione senza senso:
prima e dopo
forse adesso
forse mai.
E mentre immobile rimango
il tempo
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| Il buco nella tela del tempo
scricchiola sotto i passi pesanti,
si consuma nei panini fugaci
si sgretola come gomma
sull'asfalto quotidiano.
Sui fogli giornalieri
si racconta la speranza dei ciechi
e si tace la realtà luminosa dei
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Invia un messaggio privato a stefania giacarelli.
| E' finita l'estate dei sorrisi
se anche muore tra le braccia
la speranza d'una vita,
se dal cielo piove fuoco
se la riga d'orizzonte
è una traccia nera
di confine senza valico
e la terra è un piatto sporco
di giorni strappati
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| Uno schizzo di luce
si lingua sul davanzale
rimbalza nella stanza,
s'annega sul volto.
Ancora un giorno
senz'àncora,
senza una meta
e il mare in burrasca
come questa vita lasca,
stracciata
e rabberciata.
Da un buco nel muro
l'estate
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| Forse tornerò
- un giorno -
a contare le stelle
a cantare
sulle creste del vento,
a bagnarmi gli occhi
con le gocce di luna
a passare
- ancora -
come un filo
nella cruna d'un sogno.
Forse avrò
- di nuovo -
spruzzi d'estate
e
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| Abbassa la voce.
Le luci sono spente,
ho tirato le tende
i miei occhi sono chiusi
sul mondo in fiamme
percosso da tempeste,
dove scorrazzano lupi
dagli occhi come vetri opachi.
Entra in questo cerchio
e abbassa la voce,
che non vacilli
la
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| Il ghiaccio galleggia
sulla schiuma del tempo.
La tempesta
ha infine travolto il mondo,
la terra s'è capovolta
in ogni sua zolla:
non più fili d'erba
niente più fiori a scaldare il sole,
i frutti senza più
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| La luna giace capovolta
colpita a morte,
il mare urla di tempesta
e la schiuma lorda il cielo.
Hanno occhi di vetro gli uomini
e parole di cera,
intanto locuste devastano i campi
volano sulle città,
s'affollano negli orecchi
tracimano
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| La testa ruzzola
sul pavimento,
una mano cerca il polso
una gamba
scomposta
senza piede
scalcia.
Guardo gli occhi tra le mani
e intanto nuoto
nello tsunami
che già mi travolge.
Solo ieri
ero gambe e braccia
ed ero capelli e
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| Una crosta di tempo
scende dal viso
mentre cerco il sorriso
dei tempi bambini.
La luna
ormai curva all'orizzonte
s'adagia sui gradini.
Spengo la
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| Era la primavera,
erano spruzzi di luce
e sbuffi di fiori e colori
sul mondo spalancato.
Era una corsa nel vento
coi capelli di sole
e gli occhi stupiti.
Ed era profumo di cena
tra i fogli di scuola,
era uno sguardo rubato
un sorriso turbato
e
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| Forse non lo sai
ma qui la vita trema,
ogni goccia di tempo
una goccia di sangue
e io mi sto dissanguando.
Forse non lo sai,
ma la notte
ha spesso più luce dell'alba
che temo,
come il giorno che fuggo.
Ma i giorni non tornano.
E non
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| Vento di tempesta
picchia forte sui vetri.
Le porte della notte
sbattono
sulla faccia dei fantasmi
mentre conto le ore
che arrancano
- faticose -
fino al giorno.
E si squarcia
infine il cielo
nell'eco del mio grido
- arrochito -
che si
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| Ti sei arresa ad un fiore
un giorno di marzo.
Il tramonto sbocciava
laggiù tra i palazzi,
nei tuoi occhi solo quel fiore
nato come per caso
tra i sassi.
E mentre dalle tue mani fredde
dalle unghie nel fango
scivolava via il
leggi
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| Non resta che cadere,
spegnere tutto e dormire
finché tutto sia altrove.
O sorvolare questo mondo angusto,
polveroso e buio
smembrato
rattoppato e finto.
Ho visto alberi
non avere più linfa da piangere,
ho visto dal cielo ferito
leggi
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| Lapidi bianche e immote
sui sogni tumulati nella notte
senza pace.
Non più occhi
per l'orbite vuote,
sorda ormai la voce
di chi non ha più fiato.
E il buio avvolge il mondo,
il sole sceglie l'oblio siderale
nel silenzio
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218 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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