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Salvo Scamporrino
Le 858 poesie di Salvo Scamporrino
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Dalle mammelle della notte
suggo il latte del sogno infinito
ogni goccia m'inebria
di velate atmosfere oniriche
e mi
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Potessi rubarti il cuore
palpitante e colmo d’amore
ed esporlo con gelosia
tra gli occhi e l’anima mia
così d’averlo accanto
ogni piccolo momento
per conforto supremo
dei giorni in cui ci saremo.
Potessi parlarti col cuore
per dirti di
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Ti rinnovi ogn’alba ancor,
e appari
fra l’ombre della notte
e il dì che s’appresta,
sospinta
dai venti d’un mattino
che presto morirà:
Aurora d’ogni giorno
dei miei giorni,
dai destrieri trainata
su per l’arco
d’un cielo di luce
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Non scende per caso
la pioggia,
cade
e non penetra i corpi,
fina e leggera
la goccia
sfiora appena
e s’appoggia.
Rimane sospesa:
galleggia.
Pozzi o fossette
non crea,
l’assenza di vento permette
perpendicoli
certi e precisi:
scende a
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Sinuoso è il sentiero
che s’inerpica s’un fianco,
il mulo da soma nero
sale su lento e stanco.
Va verso l’umile mèta:
fresco d’ombra e fonte,
con acqua che disseta
e lava il sudor di fronte.
Poi riprende il passo,
con in groppa
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Volumi rigidi d’enorme proporzione
ospitano immense folle rumorose
individualità fuse in unica soluzione
ammasso informe d’uomini e cose
vetri lucidi
riflessi di luci
poligoni e solidi
brusio di voci
tentazioni mortali riempion le
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Luna Piena si riflette
su Pozzanghera lucente
di mirarsi mai smette
gioiosa e gaudente
finché s’intromette
Nuvoletta biricchina
che davanti si mette
a coprir la poverina
che iniziò a lacrimar
triste e corrucciata
non potendosi
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Mille papaveri danzano
melodie dal vento soffiate,
in rosso mare ondeggiano
i flutti di leggiadri petali,
movenze da etoile sinuose
costrette, in breve tempo,
a mostrarsi virtuose,
veloci come un lampo,
prima che il tramonto
spenga le luci sul
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Trasparenze eteree e rintocchi
di tenui scampanii echeggianti
rivivono nell’istante preciso
della reale percezione suprema
dentro ogni muta solitudine
rivolta in se stessa con volontà.
Nebbie grigiastre di opachi fumi
si diradano a mostrar
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L’astro nascente rischiara
di soffusa luce la notte,
partorendo un’alba chiara
laggiù verso oriente,
al risveglio d’ogni istante
di nuova vita a venire,
si fa più abbagliante
il cerchio di luce che sale.
Ogni respiro s’illumina
di
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In un’alba rosa antico,
che uccide il buio profondo,
le verdi foglie di eucalipto
brillan d’umida rugiada,
svaniscono le cupe ombre
alla luce del nuovo giorno,
dissolvendo le fluide forme
dentro il relitto d’un sogno.
L’astro nascente,
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La rugiada scivola
s’una foglia
a rivoli di linfa
l’impura polvere
lava via
non più detriti
la intossicano
nè parassiti
otturano i pori
la rugiada bagna
sfiorando
accarezzando
amando ciò che tocca
rinfresca
rinnova i
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Perché ognun è solo
sotto quest’azzurro cielo,
solo come uno sparviero
che vola in alto fiero?
Oppur solo soltanto
ad ascoltar il pianto
dell’intimo lamento
che sibila come il vento?
Oh solitudine beata
che rafforzi
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I rami secchi,
coperti di neve
s’una distesa
di candore,
stanno in attesa
d’un calpestio
d’orme fresche:
lo scintillio,
lucente, cristallino,
come stelline
rivive di nuovo,
in quest’inverno
di triste quiete,
ove, un sol respiro
speranza
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Il vuoto soltanto rimarrà alla fine,
quando la vita varcherà il confine
e non vita sarà.
La sua pienezza si dissolverà con leggerezza,
il volo prenderà.
Sarà solo vuoto,
il nulla assoluto colmerà ogni
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Chi lo sa se alcun dirmi saprà
come fa una rosa d’inverno a sbocciar
o bella farfalla a pois
tra piante spinose a volar?
Saprò e un giorno lo dirò
il perché certe cose son fatte così
cos’è che sarà
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Indirizzo personale di Salvo Scamporrino: salvatorescamporrino.scrivere.info
O paisi miu
c’è ciauru di zagara
ca grazziaddiu
inchi sempri l’aria
‘nta sta primavera
ca mai finisci
ca tuttu l’annu rura
e friddu nun canusci.
Inchi tutti i strati
stu ciauru finu
i naschi arricriati
s’arricciunu sinu
a rispirallu
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A notte fonda
il chiaror di luna bianca
riflette
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Penetra.
S’insinua.
Accarezza leggero
il debole stelo.
Soffio lieve.
Consola.
Nell’attesa che giunga
primavera,
le gialle
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Come vento
nell’erba secca
scivola e penetra
e ondeggiar fa
i ciuffi ingialliti,
scuotendoli
nella speme ultima
di veder un virgulto
esporsi al sole .
...come vento
tra canne e gramigna
e terra secca
d’arsura spaccata,
nell’attesa
di vivida
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Verso la fine
il tempo si riduce,
s'assottiglia, infine
al nulla conduce
o all'immortalità
del non esistere.
Cos'è la realtà
se non fugace avere?
Verso la fine
lo spazio s'accorcia:
labile è il confine.
Ogni voce
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Sparse tra le vite semoventi
dei corpi animati
sono le energie annodate
in fragili sincronie
corrose dal tempo coesistono
negli spazi delle emozioni
librandosi in fantastici voli
o precipitando nelle tenebre
comunque vivendo
comunque rubandosi i
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Il rifiugio
d’un’anima in pena
è il poetar,
lo scriver silente.
L’intima solitudine
trova fertile:
e
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Non sempre il cuor
ispira poesie
spesso
son vuote parole
o solo fantasie
ecco ancor la mente
prevale
assale
soffoca l’istinto
limita il sentimento
riduce il cuor
ad anatomico elemento
sol di rado
le muse bisbigliano
sillabe magiche
che il
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Sintesi
brevità di sillabe
Intuito
celere e abile
Oggetto
prezioso e semplice
Cadenza
danzante armoniosa
Costanza
logica imperiosa
Unità
di idee e concetti
Processo
di unione di parti
Il tutto
in versi variabili
Con
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Tra i quadrivi e i vicoli
le aiuole e i veicoli
un’intenso frastuono
violenta l’uomo
fra la terra e le nuvole
gli alberi e le tegole
uno stormo in volo
e un passero da solo
tra le case e gli alveari
i lampioni e i fari
le luci della
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Rosso vermiglio
di vellutata sostanza
incanta al risveglio
dei sensi l'apparenza
Luccican gli occhi
nel guardar la beltà
pria che si stacchi
la foglia per vetustà
Sublime è il decoro
nei giorni di festa
accanto al
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Avvolta di nero
e coperta di tormento,
hai solo un pensiero
che hai dato al vento
ed esso l’ha portato
in giro per il mondo,
su tutti l’ha soffiato:
ti stanno lapidando!
Il tuo esser donna,
che mai s’arrende,
è la tua condanna
che da
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L’ultimo cenno
di vita felice
alla fine dell’inverno,
quando per poco giace,
ancor sotto il suolo,
il
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Io sono qui
immerso
tra terra e cielo:
questo è il mio presente.
Alzo all’insù il capo
cerco il responso della sibilla.
Tra grigie nubi
pezzetti d’azzurro.
Tra aridi deserti
oasi di verde.
Tra acque fangose
spruzzi d’acqua
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858 poesie trovate. In questa pagina dal n° 811 al n° 840.
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