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Salvo Scamporrino
Le 858 poesie di Salvo Scamporrino
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Densa foschia s’avvolge
su se stessa
celando l’anima sua
al mondo intero
questo son io solivago
in attesa d’un’alba
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Ahi ahi staiu murennu ratimi aiutu
chi duluri di testa ca ma vinutu
mi sta scuppiannu comu ‘ntamburu
nunnu sacciu finu a quannu ruru.
Sugnu rispiratu fati veniri u dutturi
puttatimi uo spitali o muri muri
ma staiu ‘ntappannu ahi chi duluri
ma
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Il mio gridare alla luna storpia
l’essenza della solitudine, s’inerpica
tra le ansie e le paure
per precipitare in un tonfo d’inquietudine.
L’urlo scuote ogni senso di colpa
che, finalmente, si sveglia dal torpore
per riversarsi in lacrime piene di
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Salirò su nubi velate
scandendo amori,
rivestito da sorde parole ed echi:
perfino la luna m’abbaglia!
L’alito tuo m’appanna il cuore
ed il tuo sorriso eccita
ogni mio pensiero d’andare oltre,
verso l’immenso che avvolge.
All’amore
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Mi destai un giorno tra le tue braccia
io, che ti cullai come un bel sogno
per una vita intera nel mio cuore
ed ora, che sono stanco e vetusto,
tocca a te figlio mio accarezzarmi.
Piansi quando il vagito mi scompigliò
la vita intera,
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La sobrietà dell’essenza esprime
ogni tuo candore, oh meraviglia!
Lo sguardo profondo s’appiglia
alle aguzze vette e alle alte cime
dei platonici sentimenti d’animo.
Pane azzimo
per il lungo viaggio
tra le paure,
ma il tuo coraggio
e le
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Il sogno mattutino svanisce
tra pieghe di risvegli increspati
e le intermittenti parole
scompigliano le intenzioni
di allinearsi con il mondo.
Mi sono adagiato con cura
tra i miei pensieri smarriti
e m’assopisco piacevolmente:
scavalcherò
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Quel grido squarciò la notte
frantumando ogni logica,
sciogliendo le stelle ad una ad una
fino a riversarle nell'insana follia
che decise allora d'essere tragica.
E' ostico far tacere la mente
quando le urla e i pianti la
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La Ribellione s’accese come fiaccola vagante per la strada
cercando il perduto Ideale tra pensieri che non hanno pace,
errò tribolante scrutando ogni angolo tra una foschia rada.
In fondo ad un oscuro vicolo al chiarore di luce di brace
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Piovvero rose
sugli attici e sulle tegole,
cascarono a grappoli
su piazze e vicoli,
coprirono di rosa
e di rosso scarlatto
dei vellutati petali
tutto il paese intero,
entrarono nelle case
inondando gli animi
degli stupefatti uomini,
ne fu piena
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Dondola il tempo su mille petali
e sugli steli che celeri invecchiano,
intanto che verdi virgulti nascono
nel paese dell’eterno mutamento,
dove le rose profumano i cuori.
Un bocciolo un dì al mondo s’aprì
spargendo fragranza
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Che senso ha rubarti l'anima
per venderla al mercato delle pulci
e lasciarti senza una lacrima
sulla strada a ricevere calci,
abbandonarti lì, al suolo,
da solo col tuo ultimo sospiro,
quando ti potresti alzare in volo
sospinto da un refolo
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Vissi di poca vita e stracci
e brandelli di pelle e calci
tra la polvere delle dune
d’un deserto di sale e spine,
stetti senz’acqua e pane
a piedi nudi tra le rovine
di poche povere capanne
fatte solo di fango e canne,
partii per non so
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Fulminee ombre
svaniscono nelle tenebre:
fugaci sensi
non le
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Muro bianco
senz’anima
dorme.
Attende il pensiero,
l’idea che crea
e lo svegli alla notte
che non avrà
giorno,
alla mano
che fuggirà
all’apparir del sole,
ai colori
che l’alba rivelerà.
L’esplicito vivrà
negli
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V’è la tenerezza
che accarezza il mio viso
e lo empie di luce riflessa
inducendo lo sguardo
a fissarti intensamente
nei tuoi caldi occhi.
V’è il candore
che imbianca le mie gote
e di purezza m’aggrada
colmando il cuore
di gesti
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Indirizzo personale di Salvo Scamporrino: salvatorescamporrino.scrivere.info
In te il mondo intero
per i tuoi occhi luce
per il tuo cuore palpiti
per i tuoi nervi vento
pulviscolo immerso
in un infinito spazio
altro non sei che ...
metà ali metà radici
grido di muto dolore
che ti scuote dentro
ti lacera
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Contrasto di colori vivi e spezie
che sanno d'acqua salmastra
ed eucalipti ed aghi di pini
e roboanti scoppiettii che fumano
intensi sulfurei vapori
nel rosso tramonto ad ovest
là ove aride colline or dormono
giacendo su aguzze spine
in
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Scivola l'acqua su foglie e rami
e sulla pelle ch'esterna tristezza,
gocce di pioggia, di lacrime,
di sensazioni che tutto finisca.
Un briciolo resta in fondo al cuore,
di speranza d'un lieve bagliore,
d'un raggio ch' appare improvviso
tra
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Partì per mare
verso una guerra,
lasciò l’amore
ed anco la sua terra.
Per un re minore
non è solo orgoglio,
ma pur l’onore:
lo stare con i meglio.
Per un viandante
è sete d’avventura:
il cercator errante
c’ha la
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Minuscoli pensieri sciorinano
il delicato senso delle cose minime
che non vanno mai dimenticate
il troppo poco spesso è abbastanza
l’umile gesto è sempre il più grande
almeno segnano i cuori
e premiano i sentimenti
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Taciturne sere serene
trascorse
su guanciali d’intimi pensieri
che si schiudono alla notte
e muti
rivivono il giorno che fu.
Questo son io nel buio
ove ritrovo le mie verità:
intanto la luna tramonta
nello stesso orizzonte
in cui
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La mestizia d’un paesaggio autunnale
mi entra dentro con vivida forza
assieme al gelido grecale
che potente spira sulla mia scorza
la segreta cura d’un’anima ingiallita
è nella paziente silenziosa attesa
di spogli rami dalla linfa
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E venne il tempo
dei capelli sciolti e delle scarpe
rosse in una piazza vuota.
Ed ecco il tenero sguardo
adesso libero da altri sguardi,
ora il tempo è fecondo
e produce candore e trasparenza,
ora lo spazio è profondo
e si riempie
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Una spolverata di verde e blù
e macchie di rosso
per far sbocciare i fiori
e respirare aria buona
e passeggiare senza fretta.
Due dame e due fanciulli
tra l'erba alta di un mattino
rimasto impresso nella tela
e nuvole bianche ed alti
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Soltanto gelo
tra quest’anime disperse
lungo i campi delle periodiche
mortalità
si ripete il cielo
tra le stagioni immerse
sotto una coltre di metodiche
brevità
fragile stelo
coperto di spine emerse
da sterili pensieri e
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Spensierati, s'abbracciano
ignudi corpi prorompenti vita.
In girotondo danzano
in plastiche figure armoniose
e chiome fluenti scivolano
nel naturale ondulare dei capi.
Avvolti da erba e foglie
godono dell'essere, incuranti
di giudizi e
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Quando tutt'intorno l'aria
emana sensazioni di paura
e un peso enorme schiaccia
ogni singola coscienza,
quando il rosso si mischia col nero
e lingue di fuoco avvolgono
gli umani naturali sentimenti
che si comprimono nel timore
ed esce fuori
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Fluide movenze
d'oggetti fermi
che paiono vibrare
d'animo poetico,
esplode la tela
zuppa di colori
e sguardo la fissa
in assoluto
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Dolce dondolio d'onde eterne
e mormorio di flutti solivaghi,
fan da contorno a canti atavici
d'omeriche sirene, che invitano
il silente marinaio allo sprofondo:
son io perso in un deserto d'acque.
Galleggio lontano d'ogni approdo,
portato
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858 poesie trovate. In questa pagina dal n° 361 al n° 390.
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