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Demetrio Amaddeo
Le 647 poesie di Demetrio Amaddeo
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Ad inseguire la bellezza
nel giardino dell’amore
e vedere spegnere le luci
in un cuore d’airone.
A che serve tutto questo?
Ad inseguire l’onda
nel mare di passione
e ritrovarsi negli occhi il sale
di un’anima
che brillava come il sole.
Qual è
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Sono un assassino
ho ucciso l’amore
ho ucciso mio padre su un letto d’ospedale
ho ucciso mia madre per non farla soffrire
ho ucciso un sogno
ho ucciso Dio
e ho ucciso me stesso nel nome di Dio.
Sono un assassino
ho ucciso la vita per non vedermi
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Non guardarmi con occhi increduli
proverò ad alzarmi in volo
lo so è difficile, ci provo.
Segno il mio confine e torno
rimango in quota
solo per un momento
il tempo esatto per capire
se si tratta di un sogno
o di un imbroglio.
Lo faccio
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Il fiore, il canto, l’inutile parola
e ci affanniamo.
Dov’è il Paradiso padre
in quale imbroglio, nuvola o amore?
La strada, l’eremita, il labirinto
e ci perdiamo.
Dov’è la felicità madre
in quale istinto, giglio o santità?
L’albero, il mare,
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Non mi appartieni piu’
e non ti sento;
l’amore è un marinaio
che attracca nel suo porto.
Non mi appartieni più
e non mi devasti dentro
pensavo fosse eterno
come il libeccio
che scuote la mia onda
i miei capelli e il mio cervello.
Non mi
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Il tempo ha due ali
come i gabbiani
che inseguono un aquilone.
Senza perdere tempo
e senza pensare
avvicinarmi alla luna
mordere i seni
e poi scappare
prima che la notte
oscuri il mio canto.
Senza perdere tempo
e senza più fiato
chiudere gli
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Se potessi intonare un canto
come gli uccelli
sul ramo del coraggio
Se potessi lasciarmi andare
come l’usignolo
nel cielo dell’amore
Se fossi soffice e leggero
come le piume
di un passero in calore
Forse avrei più cognizione
e non sarei
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Mio padre piegava il ferro
schiena dritta e polmoni al vento
respirava fumo di brace dalla forgia.
Mia madre rammendava calze
schiena curva e intonata voce
cantava sempre la stessa canzone.
Mio padre mi diceva:
"Impara un mestiere
un giorno ti
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Domani
parla del mio amore
dillo alla gente
di come un uomo riesce ad amare
quali angoli sconosciuti di noi
riesce a toccare
a scuotere
con la forza e la dolcezza
di un mare che non conosce confini.
Parlane ai tuoi amici
a conoscenti e pure a
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Vivo in un posto strano
dove tutti reclamano legalità
dove tutti si chiedono se
“La legge è uguale per tutti”
e poi taglierebbero la mano
a chi ruba per mangiare
senza dare un’altra opportunità.
Vivo in un posto strano
dove tutti siamo amici
e
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Mi tengo fuori dai vostri bordelli
da cataclismi deliri ed estremi crismi
mi tengo fuori dalle vostre chiacchiere
pettegolezzi, sotterfugi e caste
mi tengo fuori dalle sbirciatine
ammiccamenti e sfracelli da cortile
mi tengo fuori dallo scambio di
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Non sono venuto qui per rubare amore
di quello sono pieno in ogni fessura
non ho attraversato questo deserto
per dissetarmi di parole e ubriacarmi d’incenso
non ho affrontato il mare in tempesta
per portare in salvo la nave e le mie umili vele
non
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Non invaghitevi di me
sono un uomo
senza più ideali
ne’ ali.
Non amatemi
ne’ perdonatemi
scivolo ogni giorno
nel pozzo del peccato
ogni passo avanti
sono dieci indietro.
Non credo agli angeli
anche se dietro le mie spalle
qualcuno mi
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Quando e se risorgeremo
saremo omini così piccoli
che non ci accorgeremo
nemmeno d’esser nati.
Per adesso
con la Passione degli idioti
qua e là conficchiamo chiodi
appagando il nostro vuoto
colmo di veleno.
Ed io vi dico
che anche gli
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E tu sei
quello che mai sarai
l’altro continente
il sole sulle mie labbra
un segreto
la linea verticale che demarca
il sogno con la luna.
E tu sei
quello che è stato
un’isola nel mio fondale
lo spartiacque
tra me e l’indefinito.
E tu
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Tutti li jorna quandu mi virivi
u cafè nta lu bar mi pavavi,
i luntanu già mi salutavi
ti mbicinavi e nta facci mi baciavi,
i mia cchjù nun ti sciuppavi.
Eri n’amicu u pozzu propriu diri
e di tia mi putivu propriu fidari,
eri n’amicu difficili a
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Invia un messaggio privato a Demetrio Amaddeo.
Indirizzo personale di Demetrio Amaddeo: demetrioamaddeo.scrivere.info
Verso sera
quando a capo chino faccio ritorno
con il sudore mischiato alla polvere
vestiti lerci e umiliato nel mio destino
guardo dietro e vedo il buio
guardo avanti e la strada è in salita.
Verso sera quando cerco vendetta
mi chiedo che senso ha
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Datemi una casa
una casa per dormire
una casa per pisciare
una casa dove fare l’amore.
Datemi una casa
una palafitta
una baracca
una soffitta
insomma qualsiasi cosa si sorregga
anche su pilastri di cartone
una casa dove posso
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Cercavo in uno specchio
il mio tramonto
e più mi avvicinavo
e ancor meno mi riconoscevo.
Cercavo in uno specchio
la mia bellezza
il mio amore e la destrezza
di campi sconfinati sotto la pioggia.
Ma gli occhi tradiscono
come il nemico dentro la
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Ho comprato un pesce rosso
che bello!
Ho comprato un acquario e l’ho messo dentro!
Finalmente qualcuno ascolterà le mie parole
senza arrossire o fare facce strane.
Finalmente qualcuno
condividerà il mio modo di pensare.
Ancora non ci credo...
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Non so più dove cercare
se tra i fiori
o nell’acqua da bere
oppure nei colori
di cangianti aurore
o addirittura nell’inferno
tra le fiamme della sera.
Non so più dove adagiarmi
cullarmi e violentarmi
se negli spasmi
d’effimeri orgasmi
o tra
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È stata mai scritta una poesia
sull’adrenalina?
E sull’aspirina?
Non vi chiedo sulla cocaina
quello lo so bene
droghe e canne
esaltano ispirazione
e immaginazione
anche bere
confonde le idee
anestetizza
e diventiamo d’incanto
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Se tu non fossi canto d’uccello
e occhi di cerbiatto impaurito
Se tu non fossi suono di violino
tango e sole del mattino
Se tu non fossi tana d’inverno
e caverna per il mio letargo
Se tu non fossi unguento
acqua, rosa e falena
Se tu non fossi
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Ho imboccato ancora
la strada del delirio
là dove si tocca il fondo
nel precipizio del falso infinito.
Qualcuno per dispetto
lascia sempre la porta aperta
ed io ingenuo mi ci infilo
come l’ago nella ferita infetta.
Sarà per solitudine
o forse per
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Una poesia?
Ma come adesso su due piedi?
No vi prego, non mi chiedete questo
adesso non mi va
non mi va di scrivere baggianate
ho solo voglia di farmi due risate.
No e poi no, non mi va
non mi va di scrivere della luna
dell’amore, del dolore
del
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Nel tragitto verso l’infinito
purtroppo
ci sono state delle perdite
corpi innocenti e utopistici ideali
sogni, amori
e braccia protese al cielo.
In quel tragitto
ad esempio
io e te
abbiamo seppellito il mare
affogando tra le
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Di tutto quel che abbiamo
ci sputiamo sopra
dopo averlo conquistato
con estenuante attesa
e troppo presto dimentichiamo
delle lacrime e l’aria tesa
della rinuncia alla vita
per un sogno legato alla catena.
Dove siamo
è terra senza approdo
e ci
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Chissà se torneremo ancora ad amare
vivere di cose semplici
aprire la finestra
e respirare la luna e il mare.
Chissà se torneremo a baciarci
di nascosto nei portoni
sentire il profumo del pane
e invecchiare in modo naturale.
Chissà se torneremo a
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Nei prati della luna
spontanee crescevano le rose
nei fondali dei nostri cuori
i gigli e le maree.
Adesso invece è tutto quieto
il mare, il vento e le parole
e appassiscono le azalee
su queste palizzate.
Eppure
mi ero aperto il petto
per fare
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C’è ancora un nonostante
che spezza le distanze
e mi tiene legato al cielo
come un matto, un cieco
un prigioniero.
Dovrei frantumarmi il cuore
la dignità e gli occhi
o quanto meno far tacere
quest’anima assassina
che come sanguisuga
succhia il
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647 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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