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Demetrio Amaddeo
Le 647 poesie di Demetrio Amaddeo
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Forse un giorno ci rincontreremo
io non sarò più io
e tu sarai mio padre
che fuma e beve la disperazione.
Forse ci rincontreremo al bivio
della mia e tua confusione
tra la follia e la ragione
uomini di carta con un cuore di leone.
Forse ci
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La luce chiara si disperde
ed è illusione
per i miei occhi stanchi
la luce scura mi confonde
e mi trascina a largo tra le onde
dove il silenzio è legge
e la natura mi porta il conto.
La luce chiara entra ed esce
come la lucertola nel muro
la
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Sono perplesso
ma non reo confesso
sicuramente un poco fesso
quando commosso e genuflesso
seduto sul cesso guardo il riflesso
che traspare dal fosso.
Sarò forse lesso
ma non un depresso
la verità è che sono all’osso
e cerco nel dosso
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È nel sonno che mi riconosco
dove tutto è nero, giusto e profondo
la parola è un canto di silenzio
e tutto si ricongiunge al sogno
di un bambino che corre sulla spiaggia.
È il sonno il gesto più sincero
ed io sono pietra che respira desiderio
sono
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Se la vergogna non avesse il sopravvento
avrei avuto un altro atteggiamento
e senza ritegno avrei sfidato anche il vento.
E invece nella gola ho scaglie di cemento
braccia pesanti come fossero di marmo
e nello stomaco pugni dilanianti
che
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Prima di andare e forse poi ritornare
e rinascere cane, verme o primavera
vi racconterò di me
di come ho raschiato la terra con le unghie
il cielo con lo sguardo
l’amore con le ali
per cercare l’altro me, Dio e il carnefice
per dare una risposta a
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Brilla la luce della notte
nel disonesto vivere
e la terra apre le viscere
lì dove le tombe sono stelle
e ci mostra la nostra origine.
Splendono gli occhi all’imbrunire
come diamanti incastonati nelle pietre
il violino suona l’Ave Maria
nei
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Sugnu fattu di terra
e profumu di mari
sugnu lacrimi
chi non sannu nesciri.
Sugnu fattu di fangu
e suduri mpastato
cu sangu e duluri
chi mi scula ru nasu.
Sugnu nu cani
chi sbanda pi strati
sbavandu e baiandu
nte persiani chiusi.
Sugnu
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Ho la luna negli occhi
e con la luna negli occhi non riesco neanche ad alzarmi
a muovermi e fare i soliti gesti
camminare, annuire, parlare
dimenticare, svolgere le mansioni dell’uomo
sottostare al volere di Dio
alle responsabilità quotidiane .
Ho
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Ogni strada è sbagliata
e te ne accorgi quando sei quasi alla fine.
Ogni pensiero è sbagliato
ogni gesto
ogni parola che s’imbroglia
tra la saliva e il cuore.
Ogni poesia è sbagliata
ogni tramonto alla foce del fiume
e te ne accorgi
quando
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I figli di nessuno
sono stati i primi a conquistare il cielo
poi i disadattati, i meticci a seguire gli illusi
ma nel cuore dei nostri padri
batte ancora un cuore di pietra
che non frantuma l’odio e l’ovvieta’
ma spera come il minatore alla
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Quando sarà per me
in bilico tra la terra e l’infinito
staccatemi la spina
e buttatemi nel fondo
del più profondo mare
dove dormono i coraggiosi
bambini che volevano giocare
anime senza nome
e pesci stralunati
che ingoiano il dolore.
Quando
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Non c’è più spazio e tempo
per il vibrar di foglia
e la luce chiara
che filtrava dalle persiane
adesso è polvere di luna
sui fiori vicino al
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Belano le pecore fuori dai recinti
come lupi assetati di sangue
il cane lecca il padrone
il pastore picchia il cane
e da lontano la iena sorride.
Rientrano nei recinti le pecore
il cane abbaia
il padrone sorride
accarezza il cane
e morde il
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C’è un’altra vita
al di là della mia immaginazione
vecchi che escono di Chiesa
e barcollano sulle scalinate
cosi come i miei pensieri
vecchie utopie e ideali
sventolati nel porto degli illusi.
E ci sono bimbi
che giocano nelle piazze
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Io sono un clandestino
vivo camuffato
brucio sogni e bevo aria
sono un malfamato.
Io sono un clandestino
fuggo via dal mio destino
e chi mi dice “legalizziamo”
sputo a terra e non ci credo.
Io sono un clandestino
e mai rinuncerò
a questo
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Indirizzo personale di Demetrio Amaddeo: demetrioamaddeo.scrivere.info
Non per il mio pensare
non per il mio canto stonato
non per il mio arrampicare
sugli alberi e nel cielo dell’amore.
Non per la mia anima
non per quel che ero
per quel che sono
e per quello che mai sarò
e nemmeno per il cuore di bambino
che ancora
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Stasera finalmente
uscirò con il mio amore
gli farò una sorpresa
l’aspetterò inginocchiato
con in mano una rosa
declamando versi d’ardore,
solo così capirà quanto l’amo!
Mi preparo, mi faccio carino
davanti ai suoi occhi sarò un figurino.
E’
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Nel buio della mia intimità
lontano da occhi indiscreti
ritrovo te
ritrovo me
ritrovo il mio corpo libero
e la mia fantasia.
Un cavallo impazzito
che galoppa verso l’impossibile
e corre con la bava alla bocca
su spiagge deserte
mentre con le
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È facile
troppo semplice
navigare l’azzurro
e poi perdersi
nella carne e nell’istinto
nel mare piatto di un orgasmo
come fosse un alibi
a tutto questo non senso.
È facile
trarre conclusioni
quando un cielo mistico
mette paura
e ci induce a
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Cosa si nasconde tra quelle nuvole?
Forse uno sciame d’amore
o un amore inutile
forse un intrigo, una bugia
una trappola o la follia.
Cosa si nasconde dietro quella nube tossica?
Forse l’idiozia o la morte
che in punta di piedi
bussa alla tua
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E adesso cosa dovrei fare
ammainare le bandiere
arrampicarmi sui rami
e aspettare la mia luna?
Magari farci all’amore
per scongiurare la paura
e perdermi nei labirinti
di una notte scura.
O forse annichilirmi
in orgasmi spasmi
dementi
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M’incammino
verso la mia solitudine
dove tutto è greve
la mia penna più non scrive
e i poeti hanno smesso di aspettare
annusano i gerani alla finestra
il tempo è pioggia
l’aria è fresca
e il sole sgrana nella mano inferma.
M’incammino
senza più
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Ventuno e trenta
di una sera piatta di Maggio
l’ora più difficile per me
e se non bevo è peggio
perché le lacrime scendono
come un fiume sul mio deserto.
Ventuno e trenta
di una sera tiepida, primaverile
profumata ma inutile
e i pensieri sono
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Scrivo per fottere la morte
per fottere me stesso
nell’incesto tra anima e cuore.
Scrivo per sanare la mia malattia
un misto tra follia ed equilibrio
eterna pubertà
rimasta incastonata tra le foglie
quando un taglio di smeriglio
ha reciso le mie
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Il tempo si misura anche con la morte
e te ne accorgi quando giri il capo per cercare
una mano, un amore, un fiore
tutto quello che è appassito
sotto il sole.
Il tempo inganna il tempo
e scorre via come un fiume nel mare del deserto
e te ne accorgi
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Semplice
come gli occhi chiusi
nel bacio sulla fronte.
Trasparente
come acqua di sorgente
d’innocente sogno.
Ti stringo a me fratello
di sangue e d’amore;
lo senti il calore?
E’ seme di madre
filo sottile
che unisce due cuori
lontano da questo
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E’ questione di luce
di angolazione
di attimo
di giusto errore
fotogramma rapito
prima che il tutto
si trasformi in dolore.
E comunque
è questione persa
comunque vada
è lisca nella gola
spina nell’anima
ingarbugliata matassa
alle pendici di
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Un treno non porta mai dove vorresti
lo prendi per disperazione
per necessità, per speranza
per fuggire dalla realtà.
Un treno non porta mai verso l’infinito
c’è sempre una stazione d’arrivo
e il cielo mente
così come mentono i binari
l’itinerario
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“A vent’anni si è stupidi davvero”
cantava Guccini
quando ancora io credevo
all’idea, all’amore
al pensiero sincero di cambiare il mondo
all’utopia che mi faceva respirare
aria pulita di mare e di luna
e mi faceva sentire stupido davvero
ma vivo a
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647 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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