Soggezione, schiavitù, oppressione, incombenza ...
Suddetti esseri, nel divenir chiavistelli d'una essenza,
nel sordo inganno fermar dovran.
Sprangata soglia, scagliata chiave,
indubbia voluttà d'emigrare mostreran
i molteplici,
leggi
|
|
|
|
| Aperte le gelide e offuscate lenti,
che disgiungono ininterrottamente
mura familiari e quinte invisibili,
Entro nel tunnel di lampi incancellabili.
Sottili scaglie di ghiaccio
Precipitano in silenzio,
Infangando acqua ovunque
E annerendo la
leggi
|
|
|
|
Dall'arroventato all'agghiacciato, i sogni miei debordano.
Di lontananza è imbastito, codesto incantevole ordito,
bensì frizzante, la tua brezza, il silenzio armonizza,
nell'incanto tuo offuschi lussuose ali di fatati boschi.
Non vi
leggi
|
|
|
|
| Dischiusi occhi nell’illimitato dubbio,
caligine imbastita, d’allegria ardente,
sospiri di ghiaccio dal silenzioso fischio,
consuete eufonie infilzano lente.
T’invoco eterea ombra del mio essere,
misteriosa tra i riflessi di nerastre
leggi
|
|
|
|
Che ritmo ha il silenzio?
Ne percepisco il suono,
ma non avverto il suo tempo.
Che frequenza ha la mia esistenza?
Alpha o Delta non abbranca,
purché in ascendenza mi sorprenda.
Dove sarai, nube mia di glorioso amore in festa,
che in
leggi
|
|
|
|
Non vi erge pensiero alcun che il nonnulla,
da tale ibrida cella mentale.
Non vi sono note da accordare,
in codesto blocco di giri armonici.
Vi è solo un immane tormento,
che in assenza di latenti tasselli,
mostra adagio il plausibile
leggi
|
|
|
|
Chi sei anima?
Petalo di vita, da illusa, mi mostrai,
ma bocciolo mio ancor non compresi.
Denuda te, identità anonima!
Preclusioni altrui, da boriosa, discostai,
ma erede di nessuno, sempre sia io l'antitesi.
A chi aspiri ominide?
Folata
leggi
|
|
|
|
| Ovattata estraneità, d’amor mio, impadronisti,
in quel dì beneamato da reminiscenza odierna.
D’un figlio nascituro, manto latteo tu vestisti,
fosti gioia in mio fosco, fosti energica lanterna.
Mio Amore!
Gran trionfo in mie risa,
leggi
|
|
|
|
Tu, vita additata, ribatter vorresti,
se di nero giocondo, mozioni dolesti?
Felicità intagliasti, da tormalina illustre,
nel principio prossimo a una fine che distrusse.
L’abbandono tuo vestì di corvino il successor,
perì
leggi
|
|
|
|
Tu, seni lirici artigliasti, malvagio, fosti schermato,
di procreato battito inerme, terso uomo privasti.
L’Iddio giudice, chi considerasti, valutò condannato?
Pena alcuna rendesti abbuonata, freccia selvaggia in omertà vagasti.
Ove
leggi
|
|
|
|
Strofe, d’un occhio sfuggente, dall'aspro barcollio,
In acque d’opera, mutaste i silenzi d’addio.
Turacciolo d’inganno, l’erotto saper condannò,
di Scribacchiato Veleno, cratere rincuorato pompò.
Fui cacciator di tal fruscio,
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Raffaella Fiore.
| Voi, Crucci avversi, d'acrobati in fuga camuffati,
in mondo scontrato, luce chimerica, incanalaste.
Voi, spiragli, di comprensione d'epoca, spiantati
incolti di giudizio, fiuti umoristici gradiste.
Smaniaste ruscelli in turchina tregua
leggi
|
|
|
|
Sguardi piombati di passo servi,
inondano addii con fuoco inerme.
Scheggiano note dall’ ordinario soffio,
imbrogli sconfitti in marachelle ovvie.
Graffi protetti, di peccato, mai spenti,
silenzi spianati, scortan urli in falsi verdi.
Intolleranza
leggi
|
|
|
|
Pungente stridio, ciondolante in potenza,
di fumo e stille scontente, passeggero cibasti.
Con zanne anguste, da ghigni in mal prudenza,
su viali e viadotti, d’ armamento unto svignasti.
Dalì in pitturato mostrasti me, oh Psiche,
dai volti
leggi
|
|
|
|
| Barlume d’esultanza
straripante in cuor alato
mutò acqua in fuoco d’oro.
Auguri …
Oh istante incantato!
Il Sol d’infanti in sorrisi sorse,
doni in festa, cadauno porse.
Stucchevoli sapor dal termine celebre, afflitto,
augurio donarono
leggi
|
|
|
|
| Narcotici martelli, dal conforto in chiassi d’oro,
contro macigni mansueti franarono in ritmo.
Paziente distinse Fato Spirito d’un suono
finché uncino d’impeto, istanti immise, in tal mirino.
Figurò albume in sfogo, la giacente terra
leggi
|
|
|
|
| Istanti…
Frammenti di luci, custoditi in memorie,
giungono radiosi, appassionati e festosi
in capanna d’amore, denominata Cuore,
dapprima tempestata con docili parole.
Travolgenti e romantici Istanti di Passione
ornano veli dal toccante
leggi
|
|
|
|
Aeroplano aspirò, da ritaglio cartaceo,
in fruste di luce soave dipinta
su dita aspirate, mai carcerate,
su vento veritiero d'immensa grinta.
Appare girandola, il divino calore raggiante,
rapinatrice innocua di giulivi colori in
leggi
|
|
|
|
| La mia sicura e affezionata campana di vetro
è lì salda che mi aspetta,
la considero volgendomi indietro.
Salutandola ho flash nella mente,
mille sorrisi, frammenti piangenti,
indimenticabili, commoventi,
brandelli, di una storia,
leggi
|
|
|
|
Vorticoso flutto di acque, scheggiato su prestanti massi influenti,
macchiasti bozza alcuna d'inganno agghindato
scartando geli in pietra, su sponda oscillante e prudente.
Eluso felino moro, primario attore di malesorti e tormenti,
demolisti
leggi
|
|
|
|
|